Mikhail Kalashnikov Timofeyevich è nato 10 novembre 1919, in Kurya, un villaggio nel centro-sud della Russia. Era l'ottavo di 18 figli, solo otto dei quali sono sopravvissuti fino all'età adulta, è morto il 23 dicembre 2013 all’età di 94 anni.
Mikhail Kalashnikov è il generale sovietico che ha progettato l'arma automatica onnipresente che oggi porta il suo nome Il Kalashnikov automatico - Avtomat Kalashnikova, o AK-47, apprezzato dai governi e ribelli allo stesso modo per il suo basso costo, facilità d'uso, leggerezza e resistenza alla corrosione e inceppamenti.
L'uso dell'arma si diffuse prima lungo linee ideologiche marxiste, proliferando tra eserciti e milizie alleate con l'Unione Sovietica.
Compare in Vietnam nel 1960 e ha fatto il giro del mondo nelle insurrezioni in Africa e America Latina. La bandiera del Mozambico, un vessillo adottato dopo la lotta vittoriosa dei guerriglieri di sinistra contro il dominio coloniale portoghese, ancora oggi ha un AK-47 armato con una baionetta.
Il Kalashnikov è diventato sinonimo delle attività dei gruppi militanti. Nel 1980, mujaheddin armati di kalashnikov si sono scontrati con l'esercito sovietico di occupazione dell'Afghanistan.
Durante la guerra del Vietnam, i soldati americani avrebbero buttato via i loro M-16 pagando non so cosa per avere tra le mani un AK-47.
“Abbiamo lavorato per la società socialista, per il bene del popolo,quindi non ho mai avuto rimpianti per avere costruito un'arma micidiale” (Mikhail Kalashnikov)
Non conosciamo altra bellezza, altra festa che quella che distrugge l'abuso delle banalità quotidiane e dei sentimenti truccati, basterebbe un colpo di vento per trasformare questo delirio permesso nel più grande incendio che la storia conosca.
domenica 29 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
Pont St. Esprit
Un mattino di sole dell'agosto 1951 un villaggio del distretto francese della Gard, cambiò pianeta. Il panettiere locale aveva fatto il pane con una partita di farina segale infestata dall'ergot. L'intero paese sperimenta una settimana di passione e di delirio, c'è chi zappa il pavimento di casa per piantare le patate, chi bagna le begonie con la macchina da cucire, chi fa omini di neve impastando il letame dei cavalli, chi credendosi un jet si leva in volo dal pagliaio (una gamba rotta), chi vede struzzi nel carburatore della macchina, chi armato di picozza e corde scala la parete nord del proprio frigorifero, chi vede dei pterodattili in fiamme travestiti da infermieri, chi marcia nudo per le strade, chi fa il pesce nel Rodano, chi batte il record del mondo di velocità lanciato sulla propria bicicletta, persino gli animali domestici si comportano stranamente. La saga del panettiere psichedelico provoca cinque morti e trecento persone fuori di testa per una settimana (fortunatamente senza strascichi). Gli avvenimenti di Pont St. Spirit sono l'esempio più vicino a noi di quelle tragiche epidemie di ergotismo comuni nel medioevo nei paesi in cui si coltivava le segale.
domenica 22 dicembre 2013
Il Rifiuto del Lavoro
Nell'esaltazione del lavoro, negli instancabili discorsi sulla benedizione del lavoro, vedo la stessa risposta intenzione che si nasconde nella lode alle azioni impersonali di comune utilità: la paura, cioè, di ogni realtà individuale, in fondo, alla vista del lavoro - e con ciò si intende sempre quella faticosa operosità che dura dal mattino alla sera - si sente oggi che il lavoro come tale costituisce la migliore polizia, che tiene ciascuno a freno e riesce a ostacolare validamente il potenziarsi della ragione, dei desideri, del gusto dell'indipendenza. Esso logora straordinariamente una gran quantità di energia nervosa e la costringe a riflettere, al meditare, al sognare, al preoccuparsi, all'amare e all'odiare. Esso pone costantemente sott'occhio un meschino obiettivo e procura facili e regolari appagamenti. Così una società in cui di continuo si lavora duramente, avrà maggior sicurezza: e si adora oggi la sicurezza come la divinità somma. E ora! Orribile! Proprio il lavoratore si è fatto pericoloso! Gli individui pericolosi brulicano! E dietro a essi, il pericolo dei pericoli - l'individuum!
mercoledì 18 dicembre 2013
FELCE MASCHIO
Pianta erbacea perenne alta 100-140 cm; rizoma brunastro, biancastro all'interno, orizzontale, spesso, lungo fino a 20-30 cm, di cui si dipartono radici nere; fronde a ciuffi, durante il primo stadio vegetativo ripiegate a ricciolo, diviso 2 volte in pinnule ottuse, poco dentate, lanceolate, terminanti a punta; sori sulla pagina inferiore, disposti a 2 ranghi, vicino alla nervatura.
Maturazione degli sporangi da luglio a settembre. Cresce in boschi, vallette, in zone ombrose e su terreni umidi e freschi.
In Germania, la felce maschio è nota come Walpurgiskraut (pianta di Valpurga). Esiste infatti una credenza secondo cui le streghe, nella notte di Valpurga, le utilizzavano per rendersi invisibili. In Boemia, Bretagna e Tirolo si pensava che la felce, o i suoi semi, rivelassero la presenza di tesori.
In Russia, i contadini eseguivano con la felce un rituale nella foresta, prima della mezzanotte della festa di San Giovanni Battista (24 giugno). A mezzanotte in punto, sarebbero apparsi tre soli, la foresta sarebbe stata illuminata a giorno e si sarebbero udite risate e voci femminili. La persona che avesse assistito a tutto ciò, avrebbe acquistato il potere di prevedere il futuro.
Nella fitoterapia moderna, si usa per parassiti intestinali e gotta. L'estratto del rizoma era utilizzato in medicina umana e veterinaria contro la tenia.
Causa nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, allucinazioni con predominanza del colore giallo, depressione cardiocircolatoria, aritmie, depressione del Sistema Nervoso Centrale, cecità temporanea o permanente.
Maturazione degli sporangi da luglio a settembre. Cresce in boschi, vallette, in zone ombrose e su terreni umidi e freschi.
In Germania, la felce maschio è nota come Walpurgiskraut (pianta di Valpurga). Esiste infatti una credenza secondo cui le streghe, nella notte di Valpurga, le utilizzavano per rendersi invisibili. In Boemia, Bretagna e Tirolo si pensava che la felce, o i suoi semi, rivelassero la presenza di tesori.
In Russia, i contadini eseguivano con la felce un rituale nella foresta, prima della mezzanotte della festa di San Giovanni Battista (24 giugno). A mezzanotte in punto, sarebbero apparsi tre soli, la foresta sarebbe stata illuminata a giorno e si sarebbero udite risate e voci femminili. La persona che avesse assistito a tutto ciò, avrebbe acquistato il potere di prevedere il futuro.
Nella fitoterapia moderna, si usa per parassiti intestinali e gotta. L'estratto del rizoma era utilizzato in medicina umana e veterinaria contro la tenia.
Causa nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, allucinazioni con predominanza del colore giallo, depressione cardiocircolatoria, aritmie, depressione del Sistema Nervoso Centrale, cecità temporanea o permanente.
venerdì 13 dicembre 2013
Cottin Emile
Un mese dopo la comparsa del Libertaire nel 1919, un anarchico francese di ventitré anni, Emile Cottin, tentò di assassinare Clemenceau Primo Ministro francese (il 19 febbraio). Autodidatta appassionato e convinto libertario, Emile Cottin è anche vegetariano, astemio, e fautore dell'amore libero. Ha deciso di uccidere Clemenceau perché questi ha recentemente vietato le riunioni anarchiche, ma soprattutto per esasperazione contro tutto quanto rappresenta quel vecchio barbogio. Cottin viene processato dal consiglio di guerra il 14 marzo, e condannato a morte. Le Libertaire basa la sua campagna difensiva sul paragone con un'altra sentenza: Raul Villain, l'assassino di Juarès, il fondatore del giornale L'Humanité, è stato assolto. La sproporzione è veramente troppo scandalosa. Dietro intervento dello stesso Clemenceau, la pena di Cottin viene commutata, l'8 aprile, in dieci anni di reclusione. La campagna del Libertaire però continua. Lecoin assilla i poteri pubblici e finalmente Cottin viene liberato. Si arruolerà, nel 1936, nelle file della colonna Durruti e sarà ucciso in combattimento.
Modalità dell'attentato di Cottin al primo ministro Clemenceau |
lunedì 9 dicembre 2013
Manifesto degli eguali di Babeuf
"La proprietà è la sorgente più importante di tutti i mali che pesano sulla società ... Il sole brilla su tutti, e la terra non è di nessuno. Orsù, dunque amici miei, turbate, sconvolgete, buttate all'aria, questa società che non è per voi. Prendete, dove che sia, tutto ciò che vi abbisogna. Il superfluo appartiene di diritto a chi non possiede nulla".
"Sgozzate senza pietà i tiranni, i patrizi, il milione dorato, tutti gli esseri immorali che dovessero opporsi alla nostra felicità comune!"
"La Repubblica degli Eguali, il grande asilo aperto a tutti gli esseri umani. Sono giunti i giorni della restituzione generale. Famiglie gementi, venite a sedervi alla tavola comune eretta dalla natura per tutti i suoi figli."
"Sgozzate senza pietà i tiranni, i patrizi, il milione dorato, tutti gli esseri immorali che dovessero opporsi alla nostra felicità comune!"
"La Repubblica degli Eguali, il grande asilo aperto a tutti gli esseri umani. Sono giunti i giorni della restituzione generale. Famiglie gementi, venite a sedervi alla tavola comune eretta dalla natura per tutti i suoi figli."
mercoledì 4 dicembre 2013
Metzner Ralph
Sovente associato ai nomi di Alpert e Leary coi quali in effetti ebbe molto a che fare negli anni mitici del movimento psichedelico, dei tre è senz'altro quello che più si è mantenuto fedele a se stesso nella prosecuzione della ricerca scientifica sugli psichedelici e sugli stati non ordinari di coscienza.
Nato a Berlino nel 1936, nel 1962 ottiene ad Harward il Ph.D in psicologia clinica. Qui conoscerà Leary e Alpert e con loro le prime sperimentazioni con la psylocibina. Psicoterapeuta e docente al California Institute of Integral Studies, nell'ultimo decennio ha cominciato a occuparsi di ecopsicologia e di ecologia ed è cofondatore della Green Earth Foundation, un'organizzazione che si occupa di armonizzare il rapporto tra l'uomo e la terra.
Notevole la sua produzione scientifica e la sua letteratura, purtroppo poco conosciuta in Italia, che ne fanno uno dei grandi nomi della comunità scientifica americana nell'area della psicologia e della ricerca sugli stati di coscienza.
Nato a Berlino nel 1936, nel 1962 ottiene ad Harward il Ph.D in psicologia clinica. Qui conoscerà Leary e Alpert e con loro le prime sperimentazioni con la psylocibina. Psicoterapeuta e docente al California Institute of Integral Studies, nell'ultimo decennio ha cominciato a occuparsi di ecopsicologia e di ecologia ed è cofondatore della Green Earth Foundation, un'organizzazione che si occupa di armonizzare il rapporto tra l'uomo e la terra.
Notevole la sua produzione scientifica e la sua letteratura, purtroppo poco conosciuta in Italia, che ne fanno uno dei grandi nomi della comunità scientifica americana nell'area della psicologia e della ricerca sugli stati di coscienza.
domenica 1 dicembre 2013
IL BLUES SINGER
La chiesa e la religione come istituzioni sociali e come sistemi di credenze forse fornirono alla comunità nera un contesto globale e universale in cui inserirsi, una struttura che per alcuni era una difesa dagli aspetti più crudeli della realtà, per altri un rifugio e una sorgente di forza: questo contesto dava autorità e dignità agli anziani e ai capi, e il contenuto emotivo e l'esuberanza delle sue funzioni sacre e della sua musica dava uno sbocco ai sentimenti repressi, alle gioie comuni. C'era comunque un universo parallelo di divertimento laico che lo costeggiava non senza difficoltà e con frequenti tensioni; era il mondo del blues. Poiché questa musica era considerata "peccaminosa", "diabolica", il blues singer era continuamente chiamato a redimersi, e i genitori tenevano lontano i loro figli dal blues. Il blues singer poteva difendersi accusando il predicatore di essere un ipocrita, di blandire e di sfruttare vergognosamente la superstizione degli altri. Ma nonostante i conflitti, i due mondi spesso si sovrapponevano, molti blues singers "si convertivano" e qualche predicatore si dava al blues. Il blues singer era in grado di dare forma a sentimenti e atteggiamenti che la chiesa raramente toccava: la visione globale fornita dalla religione era completata dal mondo interiore dei sentimenti personali, delle emozioni vissute a livello individuale ma condivise col gruppo. Quando si chiede ai blues singers di definire il blues, molti rispondono:" the blues is a feeling" (il blues è un sentimento).
lunedì 25 novembre 2013
I BAULS
I menestrelli folli di Dio, I seguaci della Via dell'amore, i mistici trovatori che vagano per le campagne dell'India orientale diffondendo il messaggio che l'unione col divino può essere compiuta all'interno stesso del nostro corpo. Con canti e danze esaltano l'armeggio amoroso tra Radha e Krishna. Liberi dai dogmi, nemici di ogni integralismo, profondamente spirituali, seguaci del tantrismo, non seguono alcuna dottrina stabilita, il loro sentiero verso l'estasi passa attraverso la sacra ironia, la musica, l'anarchia sociale, le pratiche di yoga sessuale. In una società profondamente maschilista, le donne bauls hanno gli stessi diritti degli uomini. L'adorazione del principio femminile, della Dea (Vergine, Seduttrice, Puttana, Madre Benevolente, Distruttrice Terrifica) è parte delle loro pratiche. Portano felicemente alla gente dei villaggi le loro conoscenze esoteriche, una sintesi di sufismo, tradizioni tantriche e induismo, mascherandole da canzoni piene di doppi sensi sessuali, giochi di parole e satira sociale. Malvisti dai bramini per la loro libertà, dagli indiani occidentalizzati per la loro bizzarria sono molto rispettati dalla gente delle campagne. E' rassicurante sapere che oggi continuino a vagabondare per le strade dell'India come hanno fatto da secoli. Le loro liriche hanno ispirato il grande poeta Rabidranath Tagore, Bob Dylan (che li ha celebrati nella copertina del suo album John Wesley Harding) e soprattutto Allen Ginsberg (il desiderio di incontrarli è stato il propellente nel 63 per il suo primo viaggio in India).
giovedì 21 novembre 2013
Roux Jacques
Rivoluzionario francese, precursore degli anarchici moderni. Vicario della parrocchia di Saint Nicolas des Champs a Parigi, soprannominato il predicatore dei sanculotti, membro del consiglio generale della Comune nel 1791 (e redattore del suo Bollettino Ufficiale), anima il movimento degli arrabbiati. Commissario al Tempio, condurrà lui stesso Luigi XVI al patibolo. Nel 1792 e 1793 si batte, con le parole e con gli atti, contro la miseria del popolo e la speculazione, attaccando frontalmente la borghesia commerciante, approfittatrice della carestia e accaparratrice della rivoluzione. Qualifica delle semplici restituzioni i saccheggi delle merci nei negozi e nei magazzini (nello stesso ordine di idee, un secolo dopo, i fautori dell'illegalità parleranno di ripresa individuale). Partecipa alle giornate del 31 maggio e del 2 giugno e pronuncia il 25 giugno 1793, un violento discorso alla Convenzione, attaccando deliberatamente, attraverso la borghesia commerciante intesa come classe (senza che evidentemente la parola sia pronunciata), la direzione montagnarda e il suo autoritarismo giacobino. Dopo la morte di Marat, il 13 luglio 1793, continua egli stesso le pubblicazioni dell'Ami du peuple fino al 5 settembre, data in cui la Montagna riesce a farlo accusare e arrestare. Dalla sua prigione di Bicetre (in cui si pugnalerà il 10 febbraio 1794, per non essere condotto al patibolo), riesce ancora a far pubblicare un giornale, Le Publiciste.
domenica 17 novembre 2013
Nessuna autorità
Noi (anarchici) ci rappresentiamo una società in cui le relazioni fra i suoi membri sono regolate non più dalle leggi, eredità di un passato di oppressione e di barbarie; ma da impegni reciproci, liberamente conclusi e sempre revocabili. Questi costumi però non devono essere pietrificati e cristallizzati dalla legge e dalla superstizione, ma conviene abbiano uno sviluppo continuo, adattandosi ai bisogni nuovi, ai progressi del sapere e delle invenzioni, e al crescere di un ideale sociale sempre più razionale e sempre più elevato. Quindi, nessuna autorità che imponga agli altri la propria volontà. Nessun governo d'uomo per l'uomo. Nessuna immobilità nella vita: una evoluzione continua come nella vita della natura.
mercoledì 13 novembre 2013
Il Vino
Possiamo constatare come il vino determina ogni sorta di comportamento, qualora si osservi come gradualmente muta i bevitori: se li coglie freddi di sobrietà e silenziosi, bevuto in quantità modesta li rende più ciarlieri, ma parlatori abili e arditi se la dose aumenta; conferisce baldanza nelle opere a chi continua a bere, ma se la quantità è eccessiva rende sfrenati ed esaltati, e quando è decisamente troppa toglie ogni inibizione e fa impazzire, come se si fosse epilettici dall'infanzia.
L'indole di individui diversi corrisponde così a quei mutamenti di carattere provocati nel singolo dal bere e dall'ingerire una data quantità di vino. Si può essere dunque ciarlieri, agitati, facili al pianto, per natura o per un passeggero stato di ebbrezza: tali infatti, alcuni vengono resi dal vino, come secondo la rappresentazione omerica:"e dice che, appesantito dal vino, versò lacrime copiose."
C'è chi diviene compassionevole e selvaggio e taciturno: quest'ultima, in particolare è la caratteristica precipua del "melanconici", che finiscono con l'uscire di senno. Il vino rende anche espansivi: ne è indizio che chi ha bevuto è indotto anche a baciare chi, per l'aspetto e per l'età, nessuno bacerebbe da sobrio.
Il vino, tuttavia, non rende eccezionali per molto, ma per poco tempo: la natura, sempre, finché si viva; arditi, taciturni, compassionevoli, vili, lo si è, infatti, pure per natura; è allora evidente che il vino e la natura determinano il carattere di ognuno con lo stesso procedimento, che consiste nel regolare con il caldo ogni funzione dell'organismo.
L'indole di individui diversi corrisponde così a quei mutamenti di carattere provocati nel singolo dal bere e dall'ingerire una data quantità di vino. Si può essere dunque ciarlieri, agitati, facili al pianto, per natura o per un passeggero stato di ebbrezza: tali infatti, alcuni vengono resi dal vino, come secondo la rappresentazione omerica:"e dice che, appesantito dal vino, versò lacrime copiose."
C'è chi diviene compassionevole e selvaggio e taciturno: quest'ultima, in particolare è la caratteristica precipua del "melanconici", che finiscono con l'uscire di senno. Il vino rende anche espansivi: ne è indizio che chi ha bevuto è indotto anche a baciare chi, per l'aspetto e per l'età, nessuno bacerebbe da sobrio.
Il vino, tuttavia, non rende eccezionali per molto, ma per poco tempo: la natura, sempre, finché si viva; arditi, taciturni, compassionevoli, vili, lo si è, infatti, pure per natura; è allora evidente che il vino e la natura determinano il carattere di ognuno con lo stesso procedimento, che consiste nel regolare con il caldo ogni funzione dell'organismo.
domenica 10 novembre 2013
Graves Robert
Complessa ed eclettica figura, scrittore geniale e prolifico (ha scritto oltre 130 opere, spaziando dalla narrativa alla poesia, dalla mitologia alla filosofia). Graves fu soprattutto un Poeta, l'erede dei menestrelli e dei bardi celtici, uno straordinario interprete del linguaggio poetico del mito, anticamente usato nel Mediterraneo e nell'Europa settentrionale. A lui si deve la raccolta dei miti greci e la loro strutturazione in un corpus coerente e lineare, come mai nessuno prima di lui era riuscito a fare.
Ma fu anche attento psiconauta e un vero e proprio pioniere della ricerca psichedelica. Pochi sanno infatti che fu Graves a indirizzare le ricerche messicane di Wasson e ipotizzare, forse per primo, che la maggior parte delle religioni fosse nata grazie all'uso di piane allucinogene. Ad esempio fu il primo a sostenere che molti elementi della mitologia greca suggerirebbero metafore fungine e riporterebbero a un antichissimo culto basato sull'assunzione rituale di funghi allucinogeni presente anche nell'area mediterranea. Arditamene Graves suggerì che la ricetta dell'ambrosia, "il cibo degli dei", nascondesse un ingrediente segreto, celato all'interno della ricetta stessa, quasi una sorta di "codice segreto" analogo all' ogham irlandese.
Prese così le iniziali greche degli ingredienti dell'ambrosia: Meli, Udor, Karpos, Elaios, Turos e Alphita, ottenendo una nuova parola: muketa.
Altrettanto fece con la ricetta del nettare, "la bevanda degli dei": Meli (miele), Udor (acqua) e Karpos (frutta), ottenendo muk.
Infine lo stesso procedimento lo applicò con la ricetta del kikeon eleusino: Minthaion, Udor, Kukumenon, Alphita. La parola che ottenne fu mika. Tutti questi vocaboli hanno come radice il termine greco arcaico di fungo, mukes.
Personaggio schivo e modesto, Robert Graves non amò mai la luce dei riflettori, per cui il suo ruolo nella comprensione delle religioni primitive e dell'etnobotanica è ancora oggi misconosciuto o sottovalutato.
Ma fu anche attento psiconauta e un vero e proprio pioniere della ricerca psichedelica. Pochi sanno infatti che fu Graves a indirizzare le ricerche messicane di Wasson e ipotizzare, forse per primo, che la maggior parte delle religioni fosse nata grazie all'uso di piane allucinogene. Ad esempio fu il primo a sostenere che molti elementi della mitologia greca suggerirebbero metafore fungine e riporterebbero a un antichissimo culto basato sull'assunzione rituale di funghi allucinogeni presente anche nell'area mediterranea. Arditamene Graves suggerì che la ricetta dell'ambrosia, "il cibo degli dei", nascondesse un ingrediente segreto, celato all'interno della ricetta stessa, quasi una sorta di "codice segreto" analogo all' ogham irlandese.
Prese così le iniziali greche degli ingredienti dell'ambrosia: Meli, Udor, Karpos, Elaios, Turos e Alphita, ottenendo una nuova parola: muketa.
Altrettanto fece con la ricetta del nettare, "la bevanda degli dei": Meli (miele), Udor (acqua) e Karpos (frutta), ottenendo muk.
Infine lo stesso procedimento lo applicò con la ricetta del kikeon eleusino: Minthaion, Udor, Kukumenon, Alphita. La parola che ottenne fu mika. Tutti questi vocaboli hanno come radice il termine greco arcaico di fungo, mukes.
Personaggio schivo e modesto, Robert Graves non amò mai la luce dei riflettori, per cui il suo ruolo nella comprensione delle religioni primitive e dell'etnobotanica è ancora oggi misconosciuto o sottovalutato.
giovedì 7 novembre 2013
NORWEGIAN WOOD the Beatles
Una volta avevo una ragazza
o forse sarebbe più esatto dire che lei aveva me.
Mi mostrò la sua camera:
"Non è bella?
Legno norvegese"
Mi chiese di restare e mi disse di sedermi da qualche parte,
così io mi guardai attorno e mi accorsi che non c'erano seggiole.
Allora mi sedetti su un tappeto ve mi misi a bere il suo vino
per passare il tempo.
Parlammo fino alle due,
e alla fine mi disse:
"E' ora di andare a dormire."
L'indomani mattina doveva lavorare e cominciò a ridere,
io dissi che non lavoravo, mi trascinai fuori e andai a dormire nel bagno.
E quando mi svegliai ero solo,
l'uccellino aveva preso il volo,
allora detti fuoco a tutto quanto.
"Non è bello?
Legno norvegese."
lunedì 4 novembre 2013
La vendetta
Possiamo dire che la vendetta non è un fine in sé? Certo che non lo è. Ma è umana, e tutte le rivolte hanno avuto e conserveranno a lungo questo carattere. In realtà, noi, che non abbiamo sofferto delle persecuzioni di cui essi, gli operai, sono stati vittime; noi che ci isoliamo in casa nostra dal grido e dalla vista delle sofferenze umane, non siamo giudici di chi vive in mezzo a quest'inferno ... Personalmente odio le esplosioni dinamitarde, ma non posso impancarmi a giudice di uomini che sono spinti alla disperazione ... C'è una sola cosa: non bisogna erigere la vendetta a teoria. Nessuno ha il diritto di istigarla in altri; ma chi sente in tutte le sue fibre quest'inferno, e compie un atto disperato, abbia come giudici i suoi affini, i suoi eguali che hanno subito sofferenze da paria.
sabato 2 novembre 2013
IPOMEA PURPUREA
Conosciuta anche come Bella di giorno, è un pianta erbacea annuale alta fino a 3 metri, fusto rampicante, ramificato alla base, peloso, fiori a forma di tromba per lo più blu, fino a porpora o bianco, frutto come capsula incospicua, non vistoso; semi neri o bianchi. Fiorisce da giugno a ottobre. Cresce in discariche, incolti e ai bordi delle strade. Spesso inselvatichita, coltivata.
In alcuni ambienti alternativi italiani, si è registrato l'utilizzo di semi a scopo psicoattivo. Infatti stando a diverse sperimentazioni avrebbe proprietà psicoattive. Con 100-150 semi, l'effetto è simile a quello di una dose media di LSD, con distorsioni spaziali, allucinazioni visive e uditive e sinestesie, per una durata dell'esperienza di 1-4 ore. A dosi 200.500 semi, compare narcosi, nausea e torpore.
Tra le altre specie di Ipomea presenti in Italia, ricordiamo Ipomea acuminata (campanella perenne), Ipomea batatas (patata americana), Ipomea stolonifera (campanella marina). La campanella marina potrebbe contenere derivati dell'acido lisergico.
In alcuni ambienti alternativi italiani, si è registrato l'utilizzo di semi a scopo psicoattivo. Infatti stando a diverse sperimentazioni avrebbe proprietà psicoattive. Con 100-150 semi, l'effetto è simile a quello di una dose media di LSD, con distorsioni spaziali, allucinazioni visive e uditive e sinestesie, per una durata dell'esperienza di 1-4 ore. A dosi 200.500 semi, compare narcosi, nausea e torpore.
Tra le altre specie di Ipomea presenti in Italia, ricordiamo Ipomea acuminata (campanella perenne), Ipomea batatas (patata americana), Ipomea stolonifera (campanella marina). La campanella marina potrebbe contenere derivati dell'acido lisergico.
martedì 29 ottobre 2013
Pensiero e linguaggio
Il ruolo caratteristico della lingua di fronte al pensiero non è creare un mezzo fisico materiale per l'espressione delle idee, ma servire da intermediario tra pensiero e suono in condizioni tali che la loro unione sbocchi necessariamente in delimitazioni reciproche di unità. Il pensiero, caotico per sua natura, è forzato a precisarsi decomponendosi. Non vi è dunque né materializzazione dei pensieri, né spiritualizzazione dei suoni, ma si tratta del fatto per cui il pensiero-suono implica divisioni e per cui la lingua elabora le sue unità costituendosi tra due masse amorfe. Ogni lingua crea dunque il proprio repertorio di significati articolando arbitrariamente la massa di per sé amorfa del pensiero. In questo senso il significato è linguistcamente autonomo: non esistono significati prima, al di fuori o indipendentemente dalla lingua; il significato nasce all'interno del sistema linguistico ed è un'entità tutta linguistica.
domenica 27 ottobre 2013
Modificazioni del corpo
Che la natura modelli il corpo non è certo una novità e senza andare a scomodare ricordi etnologici basta pensare a quante vittime continuano a mietere le riviste di moda con i loro improponibili canoni di bellezza. Certo esiste una differenza tra un cambiamento dettato da rituali magici e gli interventi da palazzinari sui nostri tessuti. Siamo abituati alla colonizzazione del corpo: cementificazioni, buldozerate, nasini alla francese, tette siliconate, liposuzione,cambi di sesso, raggi UVA. Alle facili ironie verso le usanze degli altri popoli dettate dallo sciovinismo eurocentrico si va sostituendosi un formicolante rifiorire di pratiche corporali sino ad oggi condannate come primitive. Se il tatuaggio ha ormai assunto lo status di moda, per altre pratiche hardcore di modificazioni del corpo, come scarnificazioni o foratura indiscriminata delle parti molli, la strada per essere accettate sembra ancora lunga. Ma paiono di godere di grande favore presso le avanguardie creative, i cosiddetti primitivi moderni che hanno riscoperto il fachirismo. Certo l'idiozia è sempre in agguato e qualche flippato potrebbe avvicinarsene come ad un hobby, giusto un pò più impegnativo della filatelia. Le società tribali hanno sempre usato le modificazioni del corpo sia per vanità, sia per aumentare il piacere sessuale, sia per simbiosi con il proprio animale totemico, sia per controllo nazista sulle femmine ma soprattutto, ed è questo che ci interessa, per ragioni esoteriche, per una spinta verso il soprannaturale.
Il corpo è il nostro schiavo più fedele e può condurci ovunque, modificandolo si modifica anche la mente. Il piccolo chimico che ci portiamo dietro geneticamente, è assolutamente democratico, stimolato nel modo giusto è programmato per farci connettere con la Dinamo Celeste. Niente sostanze strane per accedere alle Visioni Cosmiche, ma posture e respirazioni adatte, esercizi fisici, vibrazioni, digiuni e mortificazioni, e innamoramenti.
mercoledì 23 ottobre 2013
Song Book, I.W.W.
Siete poveri, negletti e affamati?
V'è un sacco di cose che vi mancano?
La vostra vita è fatta di miseria?
Allora scrollatevi di dosso i padroni!
I vostri vestiti sono a toppe e brandelli,
vivete in una catapecchia?
Vorreste scomparsi i vostri guai?
Allora scrollatevi di dosso i padroni!
Siete quasi fatti a pezzi?
Carichi come un somaro orecchiuto?
Bah, perché non vi impennate di colpo?
E scrollatevi di dosso i padroni!
A tutte le angosce che patite,
potete metter fine con una buona legnata.
In piedi, voi, gente da nulla,
scrollatevi di dosso i padroni!
V'è un sacco di cose che vi mancano?
La vostra vita è fatta di miseria?
Allora scrollatevi di dosso i padroni!
I vostri vestiti sono a toppe e brandelli,
vivete in una catapecchia?
Vorreste scomparsi i vostri guai?
Allora scrollatevi di dosso i padroni!
Siete quasi fatti a pezzi?
Carichi come un somaro orecchiuto?
Bah, perché non vi impennate di colpo?
E scrollatevi di dosso i padroni!
A tutte le angosce che patite,
potete metter fine con una buona legnata.
In piedi, voi, gente da nulla,
scrollatevi di dosso i padroni!
domenica 20 ottobre 2013
Tesi sul potere
Il potere è prima di tutto economico: chi controlla i mezzi di produzione e la terra controlla tutto.
Ciò vuol dire semplicemente che la base di una società è il suo modo di assicurare la vita dell'uomo.
Il potere si presenta come esercito, governo e capitale. L'esercito è l'espressione militare della classe dirigente. Il governo la sua espressione politica e il capitale la sua espressione economica. Le due prime forme difendono la terza: la polizia e l'esercito non fanno andare le fabbriche, aiutano la borghesia a costringere gli operai a farle andare a suo profitto.
Il potere militare è rovesciato da un putsch, il potere politico da un cambiamento di regime o da un colpo di stato. I colpi di stato e le rivoluzioni di palazzo cambiano solo il governo, non cambiano la natura della società. la rivoluzione o è economica o non è nulla, vale a dire che essa rovescia i rapporti fra l'uomo e i suoi mezzi di esistenza.
Ciò vuol dire semplicemente che la base di una società è il suo modo di assicurare la vita dell'uomo.
Il potere si presenta come esercito, governo e capitale. L'esercito è l'espressione militare della classe dirigente. Il governo la sua espressione politica e il capitale la sua espressione economica. Le due prime forme difendono la terza: la polizia e l'esercito non fanno andare le fabbriche, aiutano la borghesia a costringere gli operai a farle andare a suo profitto.
Il potere militare è rovesciato da un putsch, il potere politico da un cambiamento di regime o da un colpo di stato. I colpi di stato e le rivoluzioni di palazzo cambiano solo il governo, non cambiano la natura della società. la rivoluzione o è economica o non è nulla, vale a dire che essa rovescia i rapporti fra l'uomo e i suoi mezzi di esistenza.
mercoledì 16 ottobre 2013
Il primo jazz e il primo blues a New Orleans
"Il blues che proprio non posso dimenticare, di quei tempi, lo suonava una donna che era vicina di casa della mia madrina nel Quartiere dei Giardini. Si chiamava Mamie Desdoumes. Le mancavano le due dita di mezzo della mano destra e così suonava il blues con tre sole dita della destra. Sapeva solo questo motivo e lo suonava tutto il giorno, da quando si svegliava:
I stood on the corner, my feet was dripping wet,
i asked every man I meet ...
Can't give me a dollar, give me a lousy dime,
Just to feed that hungry man of mine ..."
(Me ne stavo all'angolo con i piedi bagnati,
e chiedevo a tutti i passanti...
non puoi darmi un dollaro, dammi almeno un diecino
giusto per dar da mangiare al mio uomo che ha fame ...)
Così Jelly Roll Morton, pianista di ragtime, blues e jazz, ricordava una cantante di blues che aveva ascoltato a New Orleans nel 1902.
Verso la fine del 1800 a New Orleans si svolgeva un processo di feconda contaminazione tra diversi generi musicali, marcette, quadriglie francesi, ritmi spagnoli, musica da ballo nera e naturalmente ragtime, con esecutori bianchi, creoli e neri: a un certo punto - nessuno sa dire precisamente quando - il jazz emerse da questo amalgama. Quel che distingueva e caratterizzava questa musica era la funzione dei suoi due ingredienti principali: la musica leggera ariosa del ragtime e le tensioni più corpose, più sanguigne, del blues.
I stood on the corner, my feet was dripping wet,
i asked every man I meet ...
Can't give me a dollar, give me a lousy dime,
Just to feed that hungry man of mine ..."
(Me ne stavo all'angolo con i piedi bagnati,
e chiedevo a tutti i passanti...
non puoi darmi un dollaro, dammi almeno un diecino
giusto per dar da mangiare al mio uomo che ha fame ...)
Così Jelly Roll Morton, pianista di ragtime, blues e jazz, ricordava una cantante di blues che aveva ascoltato a New Orleans nel 1902.
Verso la fine del 1800 a New Orleans si svolgeva un processo di feconda contaminazione tra diversi generi musicali, marcette, quadriglie francesi, ritmi spagnoli, musica da ballo nera e naturalmente ragtime, con esecutori bianchi, creoli e neri: a un certo punto - nessuno sa dire precisamente quando - il jazz emerse da questo amalgama. Quel che distingueva e caratterizzava questa musica era la funzione dei suoi due ingredienti principali: la musica leggera ariosa del ragtime e le tensioni più corpose, più sanguigne, del blues.
domenica 13 ottobre 2013
Sogno di cane
avete visto
il cane di dylan
ha le ali
può volare
se parlate
di questo a lui
è la sola
volta che dylan
non può guardarvi negli occhi
avete impugnato
il serpente di dylan
tintinna come un giocattolo
dorme nell'erba
si attorciglia nella sua mano
ronza e si allunga
quando dylan grida forte
quando dylan grida forte
avete premuto
sulla vostra faccia
l'uccello di dylan
l'uccello di dylan
giace sull'anca di dylan
trema dentro di lui
cade sulla terra
rotola con dylan intorno
è l'unico
che viene
quando dylan viene
avete visto
il cane di dylan
ha le ali
può volare
quando atterra
come un pagliaccio
è l'unica
cosa a cui sia permesso
di guardare dylan negli occhi
il cane di dylan
ha le ali
può volare
se parlate
di questo a lui
è la sola
volta che dylan
non può guardarvi negli occhi
avete impugnato
il serpente di dylan
tintinna come un giocattolo
dorme nell'erba
si attorciglia nella sua mano
ronza e si allunga
quando dylan grida forte
quando dylan grida forte
avete premuto
sulla vostra faccia
l'uccello di dylan
l'uccello di dylan
giace sull'anca di dylan
trema dentro di lui
cade sulla terra
rotola con dylan intorno
è l'unico
che viene
quando dylan viene
avete visto
il cane di dylan
ha le ali
può volare
quando atterra
come un pagliaccio
è l'unica
cosa a cui sia permesso
di guardare dylan negli occhi
martedì 8 ottobre 2013
Celebrazione dell'individuo
Si può comprendere che alle sue origini, quando ancora faceva fatica a formarsi, la società condannasse e perseguitasse gli individui ribelli, tanto più che il ruolo delle individualità forti nella costituzione del gruppo primitivo era allora potente e dominante. Ma una volta costituita la comunità, quali ragioni poteva avere la società per perseguitare ancora gli spiriti liberi, i temperamenti di valore?
La società vuole per natura l'uniformità, mira alla fusione in un gruppo omogeneo che inghiotte gli individui, se ne nutre, li digerisce e rigurgita una totalità rivestita di nuove virtù; dalla tribù del villaggio primitivo alle masse delle nazioni industriali, passando per l'aristocrazia feudale medievale.
L'individuo deve essere totalmente libero, nei limiti in cui la sua libertà non costituisce un elemento nocivo per gli altri.
La società vuole per natura l'uniformità, mira alla fusione in un gruppo omogeneo che inghiotte gli individui, se ne nutre, li digerisce e rigurgita una totalità rivestita di nuove virtù; dalla tribù del villaggio primitivo alle masse delle nazioni industriali, passando per l'aristocrazia feudale medievale.
L'individuo deve essere totalmente libero, nei limiti in cui la sua libertà non costituisce un elemento nocivo per gli altri.
domenica 6 ottobre 2013
OLEANDRO
Pianta arbustiva o piccolo albero alto fino a 4 metri; fusto poco ramificato, prima eretto poi arcuato verso l'esterno; foglie lanceolate, dure, una di fronte all'altra o di 3 in 3 a ogni nodo, con vena bianca centrale, da cui si dipartono numerose piccole vene verdi fino al bordo, che è intero; fiori rosa più o meno vivo, che formano rametti all'estremità dei rami; frutto come doppia guaina coriacea che si apre su un fianco; semi con pennacchio, numerosi.
Fiorisce da maggio a luglio. Cresce in arbusteti, negli alvei, lungo i corsi d'acqua di terre basse e in coltivi ornamentali (parchi, giardini e viali) (0-300 m.). Spontanea in alcune zone, anche naturalizzata.
Anticamente si addizionava al vino.E' un componente del majun.I mieli tossici prodotti da questa pianta sarebbero psicoattivi, con effetto tossico-inebriante.
Nella fitoterapia moderna, si usa per iposistolia, miocardite senile, dermatite pruriginosa e contusioni.
Contiene glucosidi simili a quelli della digitale, come adinerina, cortenerina, neriatrina, oltre a oleandrina, salicina, scopoletina, e un alcaloide (nel succo lattiginoso).
Cardiotossica. Può causare la morte. Le proprietà psicoattive non sono ancora state compiutamente dimostrate.
Fiorisce da maggio a luglio. Cresce in arbusteti, negli alvei, lungo i corsi d'acqua di terre basse e in coltivi ornamentali (parchi, giardini e viali) (0-300 m.). Spontanea in alcune zone, anche naturalizzata.
Anticamente si addizionava al vino.E' un componente del majun.I mieli tossici prodotti da questa pianta sarebbero psicoattivi, con effetto tossico-inebriante.
Nella fitoterapia moderna, si usa per iposistolia, miocardite senile, dermatite pruriginosa e contusioni.
Contiene glucosidi simili a quelli della digitale, come adinerina, cortenerina, neriatrina, oltre a oleandrina, salicina, scopoletina, e un alcaloide (nel succo lattiginoso).
Cardiotossica. Può causare la morte. Le proprietà psicoattive non sono ancora state compiutamente dimostrate.
giovedì 3 ottobre 2013
LA BARRE Weston
Richard Evans Schultes,Kiowa shaman,and Weston LaBarre |
Antropologo ed etnologo statunitense nato a Uniontown in Pennsylvamia il 1911, docente alla Duke University dal 1946. Le sue ricerche antropologiche presso gli Indiani kiowa, iniziate nel 1935 e proseguite fino al 1974, hanno contribuito in maniera determinante alla conoscenza interdisciplinare dell'impiego del peyote e di altri allucinogeni nelle società indiane del nord America.
Autore di The Peyote Cult, un libro che vide la sua prima edizione nel 1938 e che nel corso degli anni fu più volte ampliato e aggiornato, fino al 1975, rimane un ineguagliabile classico sul culto del sacro cactus. Scompare nel 1996, a 85 anni a Chapel Hill in North Carolina.
lunedì 30 settembre 2013
Violenza e civiltà
La violenza è inerente alla cultura. La cultura viene imposta e conservata con la violenza e mette a disposizione degli uomini i mezzi della distruzione. Lungi dal trasformare il genere umano attraverso un progresso morale, la cultura moltiplica il potenziale della violenza, le fornisce opere e istituzioni, idee e giustificazioni.
La violenza è il destino della nostra specie. Ciò che cambia sono le forme, i luoghi e i tempi, l'efficienza tecnica, la cornice istituzionale e lo scopo legittimante. Questo mutamento formale tuttavia non è uno sviluppo lineare, finalizzato e cumulativo. Assomiglia piuttosto a un andare e venire, a un costante saliscendi. Per breve tempo monta l'indignazione per i misfatti, ma presto scende nuovamente al livello usuale.
La violenza è il destino della nostra specie. Ciò che cambia sono le forme, i luoghi e i tempi, l'efficienza tecnica, la cornice istituzionale e lo scopo legittimante. Questo mutamento formale tuttavia non è uno sviluppo lineare, finalizzato e cumulativo. Assomiglia piuttosto a un andare e venire, a un costante saliscendi. Per breve tempo monta l'indignazione per i misfatti, ma presto scende nuovamente al livello usuale.
sabato 28 settembre 2013
SCIOPERO
Chi non sa quante sofferenze e quanti sacrifici rappresenta ogni minimo sciopero per i lavoratori? Ma gli scioperi sono necessari. Lo sciopero è la lotta, e le masse popolari si organizzano solo durante questa lotta e grazie a essa, dato che toglie dal suo isolamento l'operaio, l'ho proietta fuori dalla monotonia della sua esistenza senza scopo, senza gioia, senza speranza. la lotta lo lega agli altri operai, nella stessa passione e per lo stesso fine; convince tutti gli operai nella maniera più convincente e diretta della necessità di una organizzazione rigorosa per arrivare alla vittoria. Gli scioperi risvegliano nelle masse tutti gli istinti socialisti rivoluzionari che ogni lavoratore ha in fondo al cuore (Michail Bakunin)-
L'anarchismo ha sempre ritenuto che lo sciopero generale sia lo strumento ultimo e decisivo della rivoluzione, e da questo sciopero generale sono state classificate, in passato numerose tendenze socialiste in funzione della loro adesione a questo postulato.
L'anarchismo ha sempre ritenuto che lo sciopero generale sia lo strumento ultimo e decisivo della rivoluzione, e da questo sciopero generale sono state classificate, in passato numerose tendenze socialiste in funzione della loro adesione a questo postulato.
mercoledì 25 settembre 2013
Young Woman's Blues
I primi dischi di blues furono realizzati quasi solo da donne. Esaminando i cataloghi di tre importanti case discografiche che avevano una produzione race nel 1926, i ricercatori di folklore Odum e Johnson commentavano: "La maggioranza di questi blues di maniera sono cantati dal punto di vista della donna, più del 75% delle canzoni hanno questa caratteristica."
Sono una ragazza, e non ho girato un gran che,
chi mi chiama vagabonda, chi mi chiama stracciona,
nessuno sa il mio nome, nessuno sa cosa ho fatto,
io valgo quanto qualsiasi donna qua in città.
Non sono di colorito giallo, sono color nocciola scuro,
e non mi sposerò, non mi sistemerò,
voglio bere del buon moonshine e sganciare questi quattro soldi.
Vedete quello stradone solitario: lo sapete che finirà,
io sono una brava donna e posso avere un sacco di uomini.
Sono una ragazza, e non ho girato un gran che,
chi mi chiama vagabonda, chi mi chiama stracciona,
nessuno sa il mio nome, nessuno sa cosa ho fatto,
io valgo quanto qualsiasi donna qua in città.
Non sono di colorito giallo, sono color nocciola scuro,
e non mi sposerò, non mi sistemerò,
voglio bere del buon moonshine e sganciare questi quattro soldi.
Vedete quello stradone solitario: lo sapete che finirà,
io sono una brava donna e posso avere un sacco di uomini.
sabato 21 settembre 2013
I TROVATORI
Utilizzando un linguaggio in codice un gruppo di musici e poeti s'infiltrarono nelle corti dell'Europa medievale, diffondendo il messaggio dell'Amore Esoterico e il culto del Femminile, reso fuorilegge dopo le sanguinose crociate promosse dalla Chiesa e dallo Stato Centralista. Nel XII secolo fiorì nelle ricche corti occitaniche, Tolosa, Carcassonne, Béziers un modello di vita altamente spirituale, liberale, non maschilista e persino antimilitarista. Sono le province conquistate dall'eresia Albigese e Catara, dove l'obiettivo era la felicità e non l'accumulazione delle ricchezze. Una minaccia per il re di Francia ed il papato, perché dimostravano che si poteva campare egregiamente, e anche cercare la perfezione spirituale, senza scapicollarsi in guerre sensate, e senza opprimere nessuno, né sudditi né vicini di casa. La leggenda di Parfisal nata in quegli anni rende in pieno lo scontro tra due visioni della vita, una tollerante ed una rozza ed intransigente. La felicità ed il successo delle corti amorose venne spazzata via da una delle più sanguinose e bestiali guerre mai combattute sul suolo europeo, la crociata indotta da Innocenzo III contro gli eretici catari e albigesi (1209 -1226). La vittoria della crociata spiano la strada alla nascita di un'Europa materialista, paranoide, baciapile, coll'ossessione della grandeur. Un'Europa che sarà il flagello del pianeta, con i suoi degni rappresentanti da Simone da Montfort a Cortez, da Rodhes a Mussolini in compagnia di Hitler. Ma la musica e la poesia dei trovatori, i campioni de L'Amor Cortese, i gentili cospiratori contrabbandò l'insegnamento spirituale delle corti occitaniche, trovò terreno fertile in Italia (Federico II, Dante e il Dolce Stil Novo). Sono inni ispirati alla Dama celeste. Inni di devoti amorosi illuminati.
mercoledì 18 settembre 2013
Giardinaggio Ribelle
La cultura radicale che emergerà nel prossimo futuro si concentrerà sui valori e sulle esperienze dei cacciatori, dei raccoglitori, dei giardinieri e dei liberi contadini nelle zone escluse, destinate all'incuria o al semplice esproprio da parte del Capitale. Questa cultura coinvolgerà un forte movimento neosciamanico a un livello molto più vasto e popolare di adesso. Contaminerà le persone che desiderano resistere al Capitale in tutto il mondo, compresi molti dei veri produttori (cioè l'ex classe lavoratrice), oltre a tutti gli emarginati, i militanti orfani, i piccoli agricoltori, gli ambientalisti, la gioventù disincantata, i filosofi gastrosofi e gli avant-giardinieri d'Europa, d'America e delle altre zone incluse. Il giardinaggio emergerà tra le importanti forze economiche di questa resistenza, ma anche come punto focale culturale. COLTIVA IL TUO MONDO.
domenica 15 settembre 2013
La lotta contro l'ingiustizia
La lotta contro le ingiustizie ha smesso di dissimulare ciò che è sempre stata: la conquista da parte degli uomini di una merce che li conquista e rimpiazza con una forma umana - un'astrazione - la realtà vivente che esaurisce.
Scendere in strada con le armi della rivendicazione? Per fare che? Per reclamare dei diritti che mi saranno accordati al prezzo di nuove rinunce, mi arricchiranno a mie spese e impoveriranno la mia vita?
La gente si è battuta per secoli per l'uguaglianza e prende oggi coscienza che la sola uguaglianza effettiva è il dovere imposto a tutti di sacrificarsi per lavorare, e di lavorare per niente o così poco, poiché l'avere declina, il potere rende ridicoli e la sopravvivenza si annoia.
Solo mi concerne la creazione di un mondo dove non ci sia più da pagare.
Scendere in strada con le armi della rivendicazione? Per fare che? Per reclamare dei diritti che mi saranno accordati al prezzo di nuove rinunce, mi arricchiranno a mie spese e impoveriranno la mia vita?
La gente si è battuta per secoli per l'uguaglianza e prende oggi coscienza che la sola uguaglianza effettiva è il dovere imposto a tutti di sacrificarsi per lavorare, e di lavorare per niente o così poco, poiché l'avere declina, il potere rende ridicoli e la sopravvivenza si annoia.
Solo mi concerne la creazione di un mondo dove non ci sia più da pagare.
mercoledì 11 settembre 2013
SPRUCE Richard
Nato nel paesino di Ganthorpe in Inghilterra, vicino a York, è uno dei più eminenti botanici che si conoscano. Insegnante, esploratore e poliglotta, conosceva tra l'altro tre linguaggi amerindi, cominciò sin da giovane a interessarsi di vegetali e tra il 1845 e il 46 soggiornò nei Pirenei francesi occupandosi in particolare di muschi e di piante del genere Hepaticaie. Ma il suo periodo più fecondo va dal 1849 al 1863 durante il quale intraprende un lungo viaggio in Sud America, percorrendo spesso zone inesplorate di quel continente.
Nel 1951 conosce e registra molti particolari sulla vita e sui costumi dei Guahibo nel bacino dell'Orinoco, tra Colombia e Venezuela. In una sua pagina di appunti datata 15/6/1855 descrive accuratamente la preparazione della polvere da fiuto allucinogena chiamata yopo ricavata dai baccelli dell'Adadenanthera peregrina, una leguminosa che raggiunge le dimensioni di un albero.
In Notes of a Botanist on the Amazon and Andes, pubblicato postuno nel 1908 a cura del suo amico A. R. Wallace, Spruce descrive l'uso e la preparazione dello yagè nel Rio Negro superiore, ritroverà la stessa sostanza in Ecuador col nome di ayahuasca.
Tra il 1863 e l'anno della sua morte che avverrà a 76 anni nel 18983 per una banale influenza, torna a vivere in Inghilterra dove per i suoi meriti in campo scientifico ottiene una pensione governativa.
In quest'ultimo periodo sistemizza le sue ricerche e cura svariate pubblicazioni, tra cui un volume di oltre 600 pagine in cui descrive oltre 1400 specie di muschio, di cui 254 completamente nuove.
Nel 1951 conosce e registra molti particolari sulla vita e sui costumi dei Guahibo nel bacino dell'Orinoco, tra Colombia e Venezuela. In una sua pagina di appunti datata 15/6/1855 descrive accuratamente la preparazione della polvere da fiuto allucinogena chiamata yopo ricavata dai baccelli dell'Adadenanthera peregrina, una leguminosa che raggiunge le dimensioni di un albero.
In Notes of a Botanist on the Amazon and Andes, pubblicato postuno nel 1908 a cura del suo amico A. R. Wallace, Spruce descrive l'uso e la preparazione dello yagè nel Rio Negro superiore, ritroverà la stessa sostanza in Ecuador col nome di ayahuasca.
Tra il 1863 e l'anno della sua morte che avverrà a 76 anni nel 18983 per una banale influenza, torna a vivere in Inghilterra dove per i suoi meriti in campo scientifico ottiene una pensione governativa.
In quest'ultimo periodo sistemizza le sue ricerche e cura svariate pubblicazioni, tra cui un volume di oltre 600 pagine in cui descrive oltre 1400 specie di muschio, di cui 254 completamente nuove.
domenica 8 settembre 2013
Del sesso in Armonia di Charles Fourier
La civiltà alimenta l'opposizione tra il corpo e l'anima, lo spirito e la carne e la maggior parte delle persone sono tormentate dalla contraddizione fra il desiderio e il piacere, il sentimento e il sesso. Questa lacerazione scompare in Armonia, dove la sessualità, praticata in virtù dell'attrazione passionale e sulla base del principio panteista delle analogie, permette una comunione mistica con lo spirito di Dio. Il piacere degli uomini permea la totalità del corpo mistico del cosmo; il godimento umano nutre gli astri, i pianeti, le anime dei morti, il meccanismo del vivente, dai fiori agli animali.
In base al principio fourierista che nessuna passione è cattiva e che ci sono solo usi cattivi, il nuovo mondo amoroso permette la realizzazione di qualunque fantasia lubrica. La monogamia, il matrimonio, la fedeltà, la procreazione, la coabitazione, questi residui del vecchio mondo possono, ovviamente, continuare a esistere, perché niente è vietato in Armonia; ma non in maniera esclusiva, perché ognuno vivrà successivamente, simultaneamente, e in durate variabili, le esperienze che vorrà scegliere, nessuna delle quali è reprensibile o repressa.
Con Fourier, ciò che comunemente si chiama bordello, scambismo, orge, adulterio, scambi di coppie, lesbismo, esibizionismo, voyeurismo, feticismo, sadismo, masochismo, sadomasochismo, saffismo, incesto, gerontofilia, triolismo, tutti vizi in Civiltà, diventano virtù in Armonia. Questi vizi vengono ribattezzati: celadonismo, angelicato, comunità momentanea, amore potenziale, orge di esibizione o orge dell'indomani, fantasie lubriche, poligamia d'incesto, prova d'amore amicale, fedeltà composita potenziale, amore pivotale, passione farfallante, simpatie onigame, fedeltà trascendente, comaniaca, onniginia; tra le manie erotiche si trovano i gratta-talloni, gioco coi capelli, sculacciatori, vecchi pupu, flagellisti.
Tutto questo rappresenta il contorno di Armonia questo nuovo mondo amoroso - libero.
In base al principio fourierista che nessuna passione è cattiva e che ci sono solo usi cattivi, il nuovo mondo amoroso permette la realizzazione di qualunque fantasia lubrica. La monogamia, il matrimonio, la fedeltà, la procreazione, la coabitazione, questi residui del vecchio mondo possono, ovviamente, continuare a esistere, perché niente è vietato in Armonia; ma non in maniera esclusiva, perché ognuno vivrà successivamente, simultaneamente, e in durate variabili, le esperienze che vorrà scegliere, nessuna delle quali è reprensibile o repressa.
Con Fourier, ciò che comunemente si chiama bordello, scambismo, orge, adulterio, scambi di coppie, lesbismo, esibizionismo, voyeurismo, feticismo, sadismo, masochismo, sadomasochismo, saffismo, incesto, gerontofilia, triolismo, tutti vizi in Civiltà, diventano virtù in Armonia. Questi vizi vengono ribattezzati: celadonismo, angelicato, comunità momentanea, amore potenziale, orge di esibizione o orge dell'indomani, fantasie lubriche, poligamia d'incesto, prova d'amore amicale, fedeltà composita potenziale, amore pivotale, passione farfallante, simpatie onigame, fedeltà trascendente, comaniaca, onniginia; tra le manie erotiche si trovano i gratta-talloni, gioco coi capelli, sculacciatori, vecchi pupu, flagellisti.
Tutto questo rappresenta il contorno di Armonia questo nuovo mondo amoroso - libero.
giovedì 5 settembre 2013
LIBERTA'
Principio fondamentale dell'anarchia, opposto in maniera irriducibile al principio di autorità. Ma gli individualisti ne fanno un valore assoluto, a ognuno dovuto, e che nessuna associazione potrebbe alienare, mentre gli anarchici societari pensano, con Bakunin, che: "La libertà degli individui non è un fatto individuale, è un fatto, un prodotto collettivo". Altro commento di Bakunin: "Io non sono veramente libero che quando sono liberi anche gli essere umani che mi circondano, uomini e donne, in maniera che più numerosi sono gli uomini liberi che mi circondano e più profonda e più vasta è la loro libertà, più profonda, più estesa e più vasta diventa la mia propria libertà. Non posso dirmi veramente libero che quando la mia libertà, o, il che significa la stessa cosa, la mia dignità d'uomo, il mio diritto umano riflessi dalla coscienza anch'essa libera di tutti, tornano a me confermati dall'assentimento generale. La mia libertà personale, confermata così dalla libertà di tutti gli altri, si estende all'infinito".
domenica 1 settembre 2013
LOTO
Nell'antichità classica, era considerato simbolo di rinascita e una delle piante di Venere. Il loto, in pratica il fiore, è venerato da molte culture asiatiche e orientali, presso cui è considerato divino, simbolo di perfezione, immortalità, illuminazione, sviluppo spirituale e potente medicina. Il modo in cui cresce riproduce l'atto primordiale della procreazione.
In India, il fiore è simbolo della vagina cosmica, origine dell'aspetto femminile dell'universo, per esmpio della dea dell'amore, e i semi rappresentano la creazione divina. In Indonesia, sarebbe noto come narcotico, ma forse l'uso più conosciuto è come afrodisiaco.
In Cina, la radice è impiegata come amuleto e per l'effetto tonico, mentre in Indonesia si usa come rinvigorente con i semi e farina della radice. Nella fitoterapia moderna, combatte l'eretismo nervoso.
Contiene: kaempferolo (pianta), neferina (semi), nuciferina (semi e foglie), deidronuciferina, nelumbina e nornuciferina (foglie).
Effett:i narcotica.
giovedì 29 agosto 2013
L'Internazionale Lettrista, linea generale
L'Internazionale Lettrista si propone di realizzare una struttura appassionante della vita. Sperimentiamo comportamenti, forme di decorazione, di architettura, di urbanismo e di comunicazione atte a provocare situazioni attraenti.
E' un argomento di continua discussione tra noi e molti altri, alla fine trascurabili perché conosciamo bene il loro meccanismo e la sua usura.
Il ruolo di opposizione ideologica che manteniamo viene necessariamente prodotto dalle condizioni storiche. A noi spetta soltanto trarne partito più o meno lucidamente, e conoscerne gli obblighi e i limiti allo stadio attuale.
Lo sviluppo finale delle costruzioni collettive che ci piacciono sarà possibile soltanto dopo la scomparsa della società borghese, della sua distribuzione dei prodotti, dei suoi valori morali.
Daremo il nostro contributo alla rovina di questa società borghese perseguendo la critica e la sovversione totale della sua concezione dei piaceri, e anche fornendo slogan utili all'azione rivoluzionaria delle masse.
(per POTLATCH: Michèle Bernstein, M. Dahou, V'era, Gil J. Wolman)
E' un argomento di continua discussione tra noi e molti altri, alla fine trascurabili perché conosciamo bene il loro meccanismo e la sua usura.
Il ruolo di opposizione ideologica che manteniamo viene necessariamente prodotto dalle condizioni storiche. A noi spetta soltanto trarne partito più o meno lucidamente, e conoscerne gli obblighi e i limiti allo stadio attuale.
Lo sviluppo finale delle costruzioni collettive che ci piacciono sarà possibile soltanto dopo la scomparsa della società borghese, della sua distribuzione dei prodotti, dei suoi valori morali.
Daremo il nostro contributo alla rovina di questa società borghese perseguendo la critica e la sovversione totale della sua concezione dei piaceri, e anche fornendo slogan utili all'azione rivoluzionaria delle masse.
(per POTLATCH: Michèle Bernstein, M. Dahou, V'era, Gil J. Wolman)
domenica 25 agosto 2013
Sono anarchica di Louise Michel
giovedì 22 agosto 2013
Von Bibra Ernst
Di origini nobili, figlio del barone di Bibra e titolare del feudo di Schwebheim, studiò prima giurisprudenza, poi si appassionò alle scienze naturale e alla chimica, dopo il matrimonio si stabilì nel castello del feudo e intraprese le prime analisi in un proprio laboratorio che poi trasferì a Norimberga. Nel 1849 andò in Sudamerica portando con se al ritorno una ricca raccolta di oggetti d'arte e informazioni sull'uso dello stramonio rosso, Yerba de huaca. Autore nel 1855 di un classico, recentemente ristampato negli Stati Uniti, Die Narkotischen Genussmittel und der Mensch. Il lavoro rappresenta il primo tentativo di esplorare la storia e il ruolo delle piante psicoattive. Von Bibra prende in esame, sia dal punto di vista sociale che esperienziale, diciassette "narcotici" e "stimolanti" di origine vegetale, con particolare attenzione alla coltivazione e preparazione. Tra le piante descritte: il tabacco, il caffè, l'hashish, l'oppio, la coca, lo stramonio e l'Amanita muscaria.
Von Bibra sperimentò personalmente l'Amanita utilizzando alcuni esemplari essiccati in una bevanda con succo di mirtillo; due ore dopo l'ingestione registrava perdita del senso dello spazio e forza muscolare smisurata. Sull'importanza dell'autosperimentazione Von Bibra riportò come esempio le osservazioni di Moreau de Tours sull'hashish.
Von Bibra sperimentò personalmente l'Amanita utilizzando alcuni esemplari essiccati in una bevanda con succo di mirtillo; due ore dopo l'ingestione registrava perdita del senso dello spazio e forza muscolare smisurata. Sull'importanza dell'autosperimentazione Von Bibra riportò come esempio le osservazioni di Moreau de Tours sull'hashish.
domenica 18 agosto 2013
Compagno e Compagna
Dal XIII secolo fino alla rivoluzione francese, il termine compagno, o compagna, di arte indicava l'artigiano operaio che, dopo aver terminato il suo apprendistato di parecchi anni al servizio di un maestro artigiano-operaio, aveva dimostrato le sue capacità realizzando un "capolavoro". La storia del compagnonnage, lunga e molto confusa, ha ben poca importanza per la conoscenza delle origini del socialismo e dell'anarchismo - salvo per quanto l'anarchismo individualista ha trovato un alimento in taluni concetti (specie economici) venuti direttamente dalla tradizione del lavoro artigianale e della sua organizzazione. L'apparizione delle manifatture, e poi delle fabbriche, facendo nascere prima gli operai proletari e poi una classe operaia, ha respinto il compagno-artigiano o verso la piccola borghesia commerciante, o verso le cooperative di produzione della piccola borghesia commerciante,o verso le cooperative di produzione della piccola industria d'arte e marginale, dato che questi due ambienti si sono dimostrati particolarmente favorevoli a un certo umanesimo individualista. L'operaio artigiano ha dei compagni d'arte, l'operaio proletario ha dei compagni, dei camerati. Questi dividono con lui la sua camera (dallo spagnolo camerada); gli altri dividevano il pane. Bisogna segnalare che la differenza tende a sparire. La compagna è la donna con cui si vive. L'uso di questa parola, praticamente abbandonata dai comunisti francesi dagli anni 30, permette: 1) di negare le categorie borghesi (moglie, amante); 2)di inserire nel linguaggio la nozione di uguaglianza dei componenti la coppia.
sabato 3 agosto 2013
Il lavoro e la morte
Nei tempi andati, si consolavano dei tormenti dell'ingiustizia invocando per tutti, ricchi e poveri, grandi e piccoli, fortunati e sfortunati, potenti e miserabili, l'obbligo comune di morire. Nel trapasso si realizzava il sogno di una giustizia egualitaria.
Ora che il lavoro è sentito come una quotidiana e universale perdita di vita, tra l'uguaglianza davanti alla morte e l'obbligo uguale di sacrificare ogni giorno non sembra esistere altra differenza se non quella tra pagamenti in contanti e a rate. I tempi sono così propizi all'eufemismo che la proroga viene chiamata in questo caso facilità.
La loro giustizia è simile all'eutanasia, l'equa ripartizione dei diritti e dei doveri agisce come una dose letale iniettata a poco a poco. E quale consolazione, per così dire cosmica, nel sentimento che la merce, questa cosa morta che vampirizza il vivente, stringe e spegne simultaneamente l'insieme della specie e la terra che la nutriva!
martedì 30 luglio 2013
I GRUPPI
L'anarchico individualista rifiutando ogni forma di organizzazione, necessariamente autoritaria, anche la più liberale, non appartiene a nessuna, ma frequenta un gruppo, a condizione che sia gli altri compagni che egli stesso abbiano voglia di incontrarsi. Ci si mette dunque d'accordo sul fatto di ritrovarsi tale giorno, a tale ora, in tale luogo, e niente di più. Il gruppo non elegge alcun dirigente, non stabilisce l'ordine del giorno (ma evidentemente non ci si riunisce solo per parlare del tempo, anche se questo non è certo proibito), non chiede alcuna quota sociale, non esige assiduità. E' un punto di libero incontro, più per la reciproca educazione che per l'azione: "dei semplici appuntamenti grazie ai quali degli amici si riuniscono fra di loro ogni settimana per parlare delle cose che li interessano", scrive Emile Gautier nel 1883. A causa della mancanza di organizzazione, e quindi evidentemente di verbali, resoconti, e di centralizzazione, ci sono pochi elementi sull'importanza dei gruppi anarchici. In Francia, il numero dei gruppi anarchici parigini viene valutato nel 1888, da La Révolte, a una decina (14 secondo un rapporto della polizia).
Nella sua Storia del movimento anarchico in Francia, Jean Maitron valuta a 2500 il numero dei compagni che frequentano i gruppi nel 1881 e a 10.000 quello dei simpatizzanti. Per la parte aneddotica, notiamo che a quell'epoca i gruppi si davano dei nomi: c'è stata la Pantera delle Batignolles, gli Uomini di Fatica, la Lega degli Antipatrioti, l'Audace, i Cuori di quercia, la Rivolta- Alla vigilia delaa guerra del 1914, però, un buon numero di gruppi avevano sentito il bisogno di riunire le forze anarchiche, creando così una Federazione Comunista Anarchica, poi una Federazione Comunista Libertaria dopo il 1918.
Nella sua Storia del movimento anarchico in Francia, Jean Maitron valuta a 2500 il numero dei compagni che frequentano i gruppi nel 1881 e a 10.000 quello dei simpatizzanti. Per la parte aneddotica, notiamo che a quell'epoca i gruppi si davano dei nomi: c'è stata la Pantera delle Batignolles, gli Uomini di Fatica, la Lega degli Antipatrioti, l'Audace, i Cuori di quercia, la Rivolta- Alla vigilia delaa guerra del 1914, però, un buon numero di gruppi avevano sentito il bisogno di riunire le forze anarchiche, creando così una Federazione Comunista Anarchica, poi una Federazione Comunista Libertaria dopo il 1918.
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