giovedì 7 novembre 2013

NORWEGIAN WOOD the Beatles

Presunibilmente ispirata a una relazione che Lennon stava in quel periodo coltivando con una giornalista, la canzone attira l'attenzione in parte all'ambiguità del suo testo, e in parte grazie al suo inusuale timbro strumentale, fornito da Harrison che raddoppia col sitar la frase principale discendente: un suono che probabilmente Lennon aveva immaginato fin dall'inizio. Nel corso del loro tour americano del 1965, i Beatles avevano preso in affitto una villa sulla Mulholland Drive di Los Angeles: e fu qui il 24 agosto, che incontrarono due dei byrds, Roger McGuinn e David Crosby. Nel corso di una giornata trascorsa viaggiando in acido, Lennon e Harrison sedettero con McGuinn e Crosby, suonando la chitarra a dodici corde e discutendo della musica del suonatore di sitar indiano Ravi Shankar. Harrison aveva provato interesse per questo strumento fin da quando l'aveva sentito impiegare per insaporire la musica della colonna sonora di Help!, ma il sitar era una novità per Lennon: il quale, reso particolarmente ricettivo dall'LSD, fu affascinato dalle esotiche frasi musicali raga che Crosby gli faceva ascoltare.

Una volta avevo una ragazza
o forse sarebbe più esatto dire che lei aveva me.
Mi mostrò la sua camera:
"Non è bella?
Legno norvegese"
Mi chiese di restare e mi disse di sedermi da qualche parte,
così io mi guardai attorno e mi accorsi che non c'erano seggiole.
Allora mi sedetti su un tappeto ve mi misi a bere il suo vino
per passare il tempo.
Parlammo fino alle due,
e alla fine mi disse:
"E' ora di andare a dormire."
L'indomani mattina doveva lavorare e cominciò a ridere,
io dissi che non lavoravo, mi trascinai fuori e andai a dormire nel bagno.
E quando mi svegliai ero solo,
l'uccellino aveva preso il volo,
allora detti fuoco a tutto quanto.
"Non è bello? 
Legno norvegese."

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