martedì 27 gennaio 2015

ERBA GATTAIA

Pianta erbacea perenne alta 40-100 cm; fusto eretto, con densa e corta pelosità; foglie triangolari-dentate, lungamente peduncolate, grigie, feltrose inferiormente; fiori con calice spesso macchiato di violetto, corolla bianca o rossastra, infiorescenza terminale composta da molti verticilli florali, addensata superiormente; frutto formato da 4 acheni ovoidali, lisci, bruni; semi piccoli, ovoidali, bruni.
Fiorisce da giugno ad agosto. Cresce in comunità di erbacce, lungo sentieri, su pareti e ai bordi degli argini (0-1200 m). Da localizzata a rara, spontanea, anche coltivata a scopo medicinale, poi sfuggita alle coltivazioni.
Gli Indiani Cherokee del Nord America impiegano l'infuso di foglie come stimolante. E' stato riportato che la pianta sarebbe psicoattiva per l'uomo (foglie essiccate e fumate). Le foglie essicate sarebbero fumate da sole, o in miscela, come sostituto della canapa (così come le foglie di altre specie di Nepeta), oppure si cosparge un estratto della pianta su altri preparati vegetali da fumare. Il thè di erba gattaia e damiana (Turnera diffusa) è euforizzante. la pianta è inebriante per i gatti, che la ricercano attivamente per odorarla. Nepeta longibractteata si usa in Ladakh (India) durante l'attività di adorazione in cerimonie religiose.
Diverse etnie di Indiani del Nord America usano la pianta in medicina contro freddo, disturbi intestinali e come sedativo.Nepeta hindostana e Nepeta elliptica sono ingredienti del shankhapushpi, un preparato della medicina ayurvedica contro l'epilessia. Nella fitoterapia moderna, si usa per spasmi delle vie digestive e respiratorie, pertosse, ittero e isteria.
Stimolante, euforizzante e inebriante.

mercoledì 21 gennaio 2015

Frammenti di rivolta

"Mi portò in bagno
con delle rudimentali manette
mi fissò i polsi ad un tubo delle condutture. Poi mi tolse i pantaloni lasciandomi mezzo nudo sul pavimento freddo".
Il discorso delle luci e delle ombre; il colore della notte sui sentieri metropolitani del desiderio; scritture delle rivolte clandestinizzate dalla cecità dei ghetti aromatizzati delle città; il sesso, la penetrazione; lo scodinzolare nelle sale illuminate, alla ricerca di sindaci ed assessori; il profumo dei soldi caduti dal cielo; i computer nevrotici che ti accarezzano con i loro schermi luminosi ...
NELLA RIBELLIONE E' NECESSARIO USARE STRUMENTI DIVERSI DA QUELLI DEI PROPRI NEMICI.

(Tatto da ROMANZO IN POLVERE di Gepy Goodtime, edizioni La Paz , Caracas 1977)

giovedì 15 gennaio 2015

NOI VOGLIAMO

Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli essere umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza.
E per raggiungere questo scopo supremo noi crediamo necessario che i mezzi di produzione siano a disposizione di tutti, e che nessun uomo, o gruppi di uomini possa obbligare gli altri a sottostare alla sua volontà né esercitare la sua influenza altrimenti che con la forza della ragione e dell'esempio.
Dunque espropriazione dei detentori del suolo e del capitale a vantaggio di tutti, abolizione del governo.
Ed aspettando che questo si possa fare: propaganda dell'ideale; organizzazione delle forze popolari; lotta continua, pacifica o violenta secondo le circostanze, contro il governo e contro i proprietari per conquistare quanto più si può di libertà e di benessere per tutti.

(Conclusione - dal programma anarchico di Errico Malatesta)

venerdì 9 gennaio 2015

LA NOTTE DI SAN SILVESTRO di Lupu-Pick

L'ultimo giorno dell'anno un oste riceve la visita della madre la quale, dopo cena, ha un acceso contrasto con la nuora. L'oste prima abbraccia la madre, poi insegue la moglie che è fuggita con il loro bambino, e la riporta a casa: non sa come riconciliare le due donne, e come conciliare l'affetto che sente per entrambe. Gli avventori dell'osteria, a mezzanotte, irrompono nella casa dell'oste, e lo trovano impiccato suicida, mentre le donne piangono.

Carl Mayer ha voluto svelare splendori e tenebre della profondità dell'anima, quell'eterno alternarsi di luce che caratterizza le relazioni psicologiche fra gli esseri umani.
(Lupu.Pick, in Siegfried Kracauer, 1947)

La carica ideologica del cinema espressionista tedesco e probabilmente più debole di quella della pittura e della letteratura dei primi decenni del secolo; però l'elemento fantastico è assai più sviluppato. L'immaginazione creatrice non rappresenta più un'evasione; al contrario è volutamente carica di scopo e di finalità. non è certamente per caso che troviamo, all'origine di questa trasformazione di struttura, non un regista, ma uno scenarista come Carl Mayer; e cioè un artista che agisce dall'inizio stesso dell'opera e la cui influenza viene esercitata su tutti gli elementi che compongono il film e su tutte le fasi dell'elaborazione.
(Giulio Carlo Argan in AA.VV. Carl Mayer e l'Espessionismo da Atti del Convegno di Studi su Carl Mayer, Bianco e Nero Roma 1969)

sabato 3 gennaio 2015

Henry Thomas "Ragtime Texas"

Il folklorista Mack McCormick aveva scoperto, consultando la Bibbia di famiglia, che Henry Thomas era nato a Upshur County, nel Texas, e aveva più o meno otto fratelli. I suoi genitori erano stati schiavi, e anche da liberi erano presi nel meccanismo semi-feudale dell'economia del cotone texana. Tutti ricordavano che Henry stesso odiava il cotone: lasciò la sua casa appena poté, guadagnandosi da vivere con la chitarra, o facendosi mantenere da una donna; a volte si sistemava in una delle cittadine del Texas, o si dirigeva verso il mondo molto più attraente di Dallas, o di Shreveport, nella Louisiana. Ma poco a poco scivolò verso una vita da hobo, su e giù per la linea ferroviaria della Texas and Pacific Railroad, attraverso il Texas orientale su verso l'Oklaoma, verso Kansas City, fino a Chicago. Il tema ricorrente delle canzoni di Henry Thomas è il viaggio; persino in uno dei due gospel che incise, When Train Comes Along.

When the Train Comes Along,  
When the Train Comes Along,
I'll meet you at the station when the train comes along.
I my be blind, I cannot see,
I'll meet you at the station when the train comes along.

(All'arrivo del treno, / all'arrivo del treno, / ci vediamo in stazione all'arrivo del treno, / magari sarò cieco, e non potrò vedere, / ci vediamo in stazione all'arrivo del treno.)