Pianta erbacea perenne alta 100-140 cm; rizoma brunastro, biancastro all'interno, orizzontale, spesso, lungo fino a 20-30 cm, di cui si dipartono radici nere; fronde a ciuffi, durante il primo stadio vegetativo ripiegate a ricciolo, diviso 2 volte in pinnule ottuse, poco dentate, lanceolate, terminanti a punta; sori sulla pagina inferiore, disposti a 2 ranghi, vicino alla nervatura.
Maturazione degli sporangi da luglio a settembre. Cresce in boschi, vallette, in zone ombrose e su terreni umidi e freschi.
In Germania, la felce maschio è nota come Walpurgiskraut (pianta di Valpurga). Esiste infatti una credenza secondo cui le streghe, nella notte di Valpurga, le utilizzavano per rendersi invisibili. In Boemia, Bretagna e Tirolo si pensava che la felce, o i suoi semi, rivelassero la presenza di tesori.
In Russia, i contadini eseguivano con la felce un rituale nella foresta, prima della mezzanotte della festa di San Giovanni Battista (24 giugno). A mezzanotte in punto, sarebbero apparsi tre soli, la foresta sarebbe stata illuminata a giorno e si sarebbero udite risate e voci femminili. La persona che avesse assistito a tutto ciò, avrebbe acquistato il potere di prevedere il futuro.
Nella fitoterapia moderna, si usa per parassiti intestinali e gotta. L'estratto del rizoma era utilizzato in medicina umana e veterinaria contro la tenia.
Causa nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, allucinazioni con predominanza del colore giallo, depressione cardiocircolatoria, aritmie, depressione del Sistema Nervoso Centrale, cecità temporanea o permanente.
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