venerdì 28 luglio 2023

ROGER CORMAN i film - Parte 10

VON RICHTHOFEN AND BROWN 1970 / IL BARONE ROSSO - LE BARON ROUGE

Durante  la prima guerra mondiale,  nel 1916, il barone Manfred von Richthofen raggiunge nella Francia occupata la  squadriglia  del maggiore Oswald Boelcke, mettendosi ai suoi ordini. Ben presto il barone si crea una fama leggendaria combattendo secondo  le regole della cavalleria, anche se sono i nemici più che  i compagni ad ammirarlo.  In particolare un suo sottoposto, Herman Goering, mostra di non gradire affatto la sua signorilità e i suoi modi aristocratici. Da parte inglese, la palma del migliore spetta al canadese  Roy   Brown, che al contrario di von  Richthofen ignora ogni  nozione  d'onore e cavalleria, combattendo  senza  osservare alcuna  regola. Il suo rifiuto di brindare alla salute del nemico che ha appena  abbattuto un  suo  commilitone imbarazza  profondamente gli  ufficiali inglesi. Morto Boelcke, è  von Richthofen a prendere il comando della squadriglia: la sua prima direttiva riguarda il colore degli aerei, che dovranno essere dipinti tutti a vivaci colori. In seguito a ciò, la squadriglia viene soprannominata il «circo volante» e  von Richthofen guadagna l'appellativo di «Barone  rosso»  per il colore  del suo aereo. Tra gli inglesi, intanto, Brown  va  assumendo un'influenza sempre  maggiore, ed è sua  la decisione di attaccare a tradimento la base tedesca: l'operazione riesce, ma oltre agli aerei viene anche  bombardato un ospedale con medici e malati, pochi dei quali  possono salvarsi. Adirato per la slealtà nemica, von Richthofen sottopone i suoi uomini a un durissimo sforzo per rimettere in sesto la squadriglia, e organizza una spedizione punitiva a tempo di record. Goering si segnala mitragliando un gruppo di inermi infermiere e von Richthofen, resosi conto che  una   nuova concezione della guerra sta prendendo il posto dei suoi antichi  ideali, lascia la squadriglia. Intanto la Germania vede le sue possibilità di vittoria assottigliarsi di ora in ora, e un gruppo di alti ufficiali progettano un complotto per impadronirsi del potere e studiare immediatamente i piani di  una nuova guerra: von Richthofen, consultato al riguardo, rifiuta di prender parte all'azione e torna alla sua squadriglia. In un ultimo duello aereo, Brown  riesce ad abbatterlo. Il comando viene assunto da Herman Goering. «In  partenza, volevo raccontare  solo la storia di von  Richthofen, ma la United Artists rifiutava di finanziare un  film su un asso  tedesco. Per salvare il progetto, proposi loro di includere il canadese Roy Brown, che l'aveva abbattuto, e allora accettarono. Mi decisi a girare in Irlanda perché gli aerei utilizzati per The Blue Max (La caduta delle aquile) si trovavano li e potevano essere presi in affitto per una somma relativamente modesta. Don Stroud doveva interpretare von  Richthofen e  Bruce Derri, l'asso canadese. La United Artists mi impose John Phillip Law  per il ruolo di von Richthofen, e Don Stroud diventò Roy  Brown. Volevo fare il film a tutti i costi, il tema mi stava  molto a cuore. Von Richthofen,  un aristocratico, era l'ultimo dei cavalieri, mentre Roy Brown,  cosiddetto eroe,  meccanico  in un garage, moriva  di paura all'idea di volare, al punto da ammalarsi  d'ulcera ed essere costretto a scolarsi una bottiglia di latte prima di poter decollare. Ecco l'uomo che ha abbattutto il Barone rosso. Poi la United Artists avrebbe sabotato il mio film. Ero talmente  nauseato che decisi di smettere di fare film. Finché   giravo  con piccoli budget, mi lasciavano tranquillo, pensando che  in fondo non avevano niente da  perdere. Ma, con l'aumentare dei  capitali, cominciarono  a mettermi i bastoni tra le riuote, imponendomi questo o quell'altro, cambiando il mio film con un nuovo montaggio, ecc. Mi sono detto allora che  era tempo di  riposarmi qualche mese, e di fondare  una compagnia tutta mia in modo da  poter controllare personalmente i miei film». (R. Corman).

FRANKENSTEIN OLTRE LE SFERE DEL TEMPO 1990

2031. Lo scienziato statunitense Joe Buchanan sperimenta una tecnologia connessa allo sviluppo di una nuova arma. Involontariamente, apre un "vortice temporale", nel quale è risucchiato, finendo, insieme alla sua automobile dotata di intelligenza artificiale, nel 1817, in Svizzera. Qui conosce sia il dottor Victor Frankenstein, creatore dell'omonimo essere, sia Mary Shelley, la quale scriverà il romanzo "Frankenstein" dedicato ai due personaggi. Joe tenta di allacciare un rapporto con Mary, ma Victor lo coinvolge nei suoi dissidi con il mostro. Lo scienziato americano apre, dunque, un'altra "porta temporale", che varca insieme a Victor e le sue tristi creature. Liberamente ispirato al "Frankenstein Liberato" dell'autore di fantascienza britannico Brian W.Aldiss, e diretto da Roger Corman, prolifico regista statunitense, questo film tratta di personaggi, di fantasia o realmente esistiti, e tematiche, collegati al mito di Frankenstein. Già nei guai nel suo tempo per le sue pericolose sperimentazioni, Buchanan, giunto nel passato, trova un suo simile nel dottor Frankenstein, creatore del mostro cui dà il nome e pertanto responsabile dei dolori del personaggio, il primo dei quali è la solitudine. La creatura uccide con lo scopo di sfogarsi per la sua condizione e per spingere il "genitore artificiale" a prendersi cura di lui, eventualmente donandogli una compagna. Joe ambisce a coltivare l'amicizia e l'amore con l'affascinante Mary Shelley; ma Victor Frankenstein, anche in virtù di una certa affinità con il collega americano proveniente dal futuro non è disposto a lasciare che lo scienziato si crogioli in vicende sentimentali. Preso atto del male presente in tal frangente del XIX Secolo, Joe, avendo la capacità di manipolare il tempo, sceglie di trasportarne tutti i protagonisti in un'altra epoca; giunge in futuro imprecisato ove vede le conseguenze dell'uso della sua arma. In una landa ghiacciata, deserta, nella quale la passata presenza umana è testimoniata esclusivamente da installazioni elettroniche ancora funzionanti, il mostro di Frankenstein vede una potenziale "terra promessa", nella quale vivere per sempre insieme ad un esemplare suo simile, di sesso femminile, generato dal cadavere di Elizabeth, fidanzata di Victor. L'illusione dura poco; Elizabeth, avendo compreso ciò che è diventata, sceglie la morte. Successivamente, tocca al mostro essere ucciso dall'implacabile Joe. Roger Corman affronta con coerenza il tema dell'"abuso" del sapere, il quale, privo del supporto dell'etica, reca conseguenze pericolose, imprevedibili, non controllabili. La trama si evolve lasciando questo tema sempre più in secondo piano; l'epilogo racconta lo scontro finale tra un mostro di Frankenstein all'apparenza più umano di Joe, il quale trionfa e si prepara a regnare su una terra congelata, abitata solo da macchine. La fantasia del regista corre a briglia sciolta; l'intera vicenda è assolutamente inverosimile, anche per come è mostrato l'approccio dei personaggi ad oggetti, situazioni, altre persone che non appartengono alla loro epoca. Joe Buchanan si adatta con estrema facilità alla Svizzera del XIX Secolo, lingua compresa. Mary Shelley sale senza paura su una "carrozza senza cavalli" del XXI Secolo; la vettura pensante di Joe è senza dubbio un elemento interessante : il regista, ad inizio anni '90, immagina come sarebbe stata l'automobile di 40 anni dopo, senza sbagliare di molto. Non ho trovato il livello della recitazione elevato; il doppiaggio è scarso. Joe Buchanan è interpretato dall'attore britannico John Hurt; Bridget Fonda è Mary Shelley. Mi trovo in difficoltà nel valutare quest'opera. Il regista riprende i temi del mito di Frankenstein e li amplia, creando un parallelo tra le azioni di Victor Frankenstein e Joe Buchanan; ma ciò si accompagna ad una messa in scena poco convincente, accompagnata da effetti speciali estremamente "rudimentali" in rapporto all'epoca di uscita del film; divagazioni quasi ingenue, come l'attrazione di Joe per il "mondo romantico" di Mary Shelley; un epilogo violento e nichilista. Un film fantastico curioso ed interessante ... ma con alcuni limiti.







         


venerdì 21 luglio 2023

ROGER CORMAN i film - Parte 9

THE  TRIP 1967 / IL SERPENTE DI FUOCO 

Paul Groves, regista televisivo, attraversa un periodo di crisi professionale, e non lo aiuta a uscirne la separazione dalla  moglie Sally, sorpresa in compagnia di un altro uomo. Per vedere chiaro in  se  stesso  e nelle cose, Paul decide di far ricorso  all’LSD, e chiede a un    santone suo amico, John, di assisterlo nel “viaggio” I due vanno a cercare lo spacciatore Max in un night-club psichedelico e, procuratasi la droga necessaria, tornano a casa di John, dove Paul  prende l'acido. All'inizio, tutto  sembra più bello: colori vivaci, paesaggi meravigliosi, un  senso di   pace. Poi cominciano ad apparire personaggi noti, come Sally e Glenn,  una bionda conosciuta da Max. Quindi i sogni diventano incubi: continuamente inseguito da misteriose figure incappucciate, Paul passa attraverso singolari rapporti sessuali, cupe rievocazioni di riti medievali e una serie di visioni paranoiche in cui egli sembra  prendere su di sé tutte  le colpe del mondo. Spaventato, chiede a John di fermarlo, ma questi lo  convince a continuare: l'incubo progredisce fino alla visione della propria morte e sepoltura. Al suo  risveglio (almeno è quel che  crede) Paul trova John ucciso, e preso dal panico e  lascia precipitosamente la casa, vagando senza meta attraverso  la città  che, con luci e  suoni, prolunga le sensazioni del “viaggio”. Ritrovato Max,  viene a sapere che John  è vivo e vegeto: sollevato, va a casa di Glenn, dove trascorre  gli ultimi spiccioli di influsso  psichedelico facendo l'amore. Svaniti gli effetti dell'LSD, Paul  sente di essere un uomo nuovo, di stare per cominciare una  nuova vita da    vivere all'insegna dell'amore. Ma  Glenn  lo avverte: « Ora tutto ti sembra facile, ma aspetta domattina  ... ». Per avere un'idea precisa di  cos'e un “viaggio”, Corman prese personalmente l'acido. Il film ha una conclusione aperta, e il regista rifiuta di prendere posizione pro o contro  l'uso della droga, ma l'A.I.P., casa produttrice del film, senza avvertire il regista aggiunse un prologo in cui una voce fuori campo avverte gli spettatori dei pericoli dell'LSD. 

DE SADE 1969 / DE SADE - DE SADE

Donatien  Alphonse  Francois, marchese  De Sade, firma un contratto di matrimonio con la bella  Anne de Montreuil, per poi scoprire che  si  è  invece impegnato a sposare  la sorella Renée,  di gran lunga più brutta di  Anne. Quest'ultima si ritira in convento per un  periodo di meditazione, e  il marchese,  trascurando la moglie non desiderata, si dedica a svariate pratiche sessuali con donne  di ogni estrazione. Lo guida nella  sua ricerca del piacere uno zio abate, corrotto e vizioso. Perseguitato dai de Montreuil, De Sade finisce a più riprese in prigione e in manicomio. Dopo essere riuscito finalmente  ad avere Anne, viene definitivamente rinchiuso in carcere: prima di morire, chiede  perdono a Renée. Corman aveva annunciato l'intenzione di tradurre in film un  soggetto di  Richard  Matheson sulla giovinezza del marchese De Sade, da intitolarsi Theatre of the Macabre. Poi, preso da altri progetti, aveva  abbandonato l'idea, prontamente  ripresa dall'A.I.P. in coproduzione con una compagnia tedesca. La regia avrebbe dovuto essere affidata  a Michael  Reeves, ma la  sua morte improvvisa costrinse la produzione a  ripiegare su Richard Rush. Dopo svariate interruzioni e numerosi  incidenti (John Huston, che interpretava la parte dell'abate zio, lasciò il set per non farvi più ritorno), la regia passò a Cy Endfield, che tuttavia non fu in grado di finire il film. L'A.I.P., che vi aveva investito grosse somme, si rivolse allora a Gordon Hessler, e finalmente toccò a  Corman volare in Germania e portare a termine le riprese. Sarebbero sue  alcune scene orgiastiche. Il nome di Endfield fu l'unico accreditato nei titoli di testa. 

WHAT'S IN IT FOR HARRY - HOW TO MAKE IT - TARGET: HARRY 1969 / ISTAMBUL MISSION IMPOSSIBLE 

Harry  Black accompagna un uomo d'affari, Carlyle, a Istanbul a bordo del proprio aereo. Mentre  Black si riposa nel suo hòtel Carlyle viene assassinato. Più tardi Black viene avvicinato  per la strada  da una  giovane  donna, Diane Reed;  poi è assalito da due uomini che   lavorano per un certo Mosul Rachi. Costui vuol  recuperare una valigetta portata  da Carlyle che  crede  caduta in  mano a Black. Diane riesce a sapere che la valigetta contiene dei clichés  per fabbricare banconote false. Diane lavora con Rachi. Black  riparte per Monaco. Là, la figlia di Carlyle viene assassinata forse perché era in  possesso dei clichés. Si viene però a sapere che questi sono  nelle mani di Diane che vorrebbe venderli. Black,  Rachi  e la polizia cercano di recuperarli. Ma  Rachi  e Black cadono in  una trappola  tesa da uno degli sbirri di Rachi (a meno che non si tratti di un poliziotto). Riescono a fuggire e  Diane propone a  Black di partire con lei e con i soldi falsi. Black finge di accettare la proposta ma consegna  Diane alla  polizia. Rifiutato dalla ABC perché troppo  violento  per la televisione, per la quale era stato prodotto, il film usci alcuni anni dopo nelle sale  cinematografiche con l'aggiunta di sequenze di nudi senza la complicità né di  Gorman né della protagonista Charlotte  Rampling. Fu un insuccesso e Corman   chiese che  il suo nome  come regista fosse cambiato con quello di Henry Neill. 

BLOODY MAMA  1970 / IL  CLAN DEI BARKER - BLOODY MAMA 

Kate “Ma” Barker è cresciuta nell'odio e  nel cinismo: violentata  dai fratelli all'età di sette anni, ha dedicato  tutta la sua vita alla “educazione” dei quattro  figli, Herman il sadico, Lloyd il drogato, Arthur il timido e Fred l'omosessuale. Esigendo da loro un'obbedienza assoluta, li instrada  presto sulla  via del  crimine: durante   la  Depressione, lasciata la casa e abbandonato   anche il marito, Ma Barker diventa una  vera e  propria capobanda organizzando una serie di rapine. Nel corso di una di  queste Herman  perde il controllo dei nervi e uccide un uomo. Per tranquillizzarlo, Ma dorme con lui. Scoperti dalla polizia per una disattenzione, lo stesso Herman e Fred vengono arrestati: in carcere, Fred cede  alle attenzioni di Kevin Dirkman che, una volta uscito, diviene l'amante di Ma. Herman, contro il volere della madre, sposa  Mona, una prostituta, e  la porta in famiglia. Le imprese criminose  si susseguono  senza tregua: Lloyd violenta una  ragazza, che poi viene annegata da Ma,  Herman e  Kevin in una vasca da bagno. Poco dopo, Lloyd muore   per un'overdose. I Barker, per sistemarsi,  tentano il colpo grosso: rapito il milionario Sam Adams Pendlebury, chiedono  un forte riscatto, che viene pagato. Ma Barker vorrebbe uccidere il prigioniero, ma  i figli la mettono in minoranza e lo rilasciano: adesso è Herman,   a tutti gli effetti, il capo della banda. Per lasciar sbollire le indagini, i Barker si nascondono in una casa su un lago, ma  Herman e Kevin mettono  la polizia sulle loro tracce divertendosi a sparare con il mitra agli alligatori. Circondati dalle forze dell'ordine, i Barker vengono uccisi uno a uno. Herman  si suicida, e Ma è l'ultima a cadere sotto i colpi dei poliziotti. Il film fu danneggiato commercialmente dal  periodo dell'uscita, subito dopo Bonnie  and  Clyde  (Gangster Story) di Arthur Penn, cui tutta la critica volle paragonarlo  non traendone altro che  indicazioni negative. 

GAS-S-S-S!/ GAS-S-S-S… OR IT MAY BECOME NECESSARY TO DESTROY THE WORLD IN ORDER TO SAVE IT! 1970 

Un  gas sperimentale evapora nell'atmosfera per errore. Coloro che hanno più di venticinque anni vedono accelerarsi il loro  processo di invecchiamento fino a  morire nello spazio  di pochi giorni. Avendo degli elementi reazionari trasformato il Texas in uno stato di polizia, Coel e Cilla decidono di lasciare la loro terra. Una volta in viaggio un moderno Billy the Kid ruba la loro macchina. Si accorgono che i giovani della loro  generazione ripetono gli stessi errori del passato. Con quattro persone  decidono di raggiungere una comunità  hippie del Nuovo  Messico. Dopo aver assistito a un concerto organizzato dalla FM Radio vengono catturati da Jason e dai  suoi  Nomadi, una ex-squadra  fascista di football che vuol distruggere El Paso. Riescono a fuggire e incontrano il “ceto medio” al comando di Marshall  McLuhan  che li tratta come hippies sporchi. Al loro arrivo nella comunità, minacciata da Jason e dai Nomadi, Quant, il capo, si decide, suo malgrado, ad opporre violenza a violenza.  Succede allora che un  lampo si abbatte sulla terra che si squarcia e dalle sue viscere appaiono i  cadaveri delle persone incontrate nel corso del viaggio. Un camion  dell'esercito si ferma in mezzo alle fazioni nemiche e ne discendono eroi leggendari come John F. Kennedy, Martin Luther King,  Che  Guevara ed anche Edgar Allan Poe, con il suo corvo, benedicente i due  gruppi. Dio discute con il Cristo del Nuovo Mondo che nascerà.  Dopo alterne vicende il film andò in porto con molti tagli, (ad opera della American  International Pictures), soprattutto delle sequenze riguardanti i dialoghi di Dio. Corman avrebbe voluto farne un film sulla controcultura ma vi rinunciò preferendo  la  commedia  anche se  con un  copione  a metà.  Malgrado una costruzione a volte caotica Gas-s-s-s! ha dei momenti  eccellenti ed è praticamente impossibile vederlo proiettare nelle sale degli Stati Uniti se non ricorrendo alle emittenti televisive.


venerdì 14 luglio 2023

ROGER CORMAN i film - Parte 8

THE TOMB OF LIGEIA/LIGEIA 1965 / LA TOMBA DI LIGEIA - LA TOMBE DE LIGEIA 

Nel 1861 Ligeia, la giovane moglie di sir Verden Fell, muore, e il marito, nonostante le riserve del pastore sull'ateismo della defunta, la fa seppellire nel cimitero vicino alla chiesa. Un attimo prima che la bara venga  sigillata per sempre, un gatto nero vi balza sopra miagolando mentre Ligeia spalanca gli occhi per un istante. Tempo dopo, la bella lady Rowena, nel corso di una caccia alla volpe, viene disarcionata andando a cadere proprio  accanto alla tomba di Ligeia. Spaventata dalle tombe che la circondano e dai disperati miagolii di un gatto, Rowena perde i sensi. È Fell a soccorrerla e la giovane, nonostante il suo aspetto austero e il sinistro maniero che abita, si sente  profondamente attratta da lui. I due si sposano, e tutto sembra procedere nel migliore dei modi. Ma, tornati dal viaggio di  nozze,  Rowena  avverte il progressivo allontanamento di  Fell, che senza motivo  apparente si assenta ogni notte lasciandola sola. Ad accrescere  i suoi timori, degli incubi notturni in cui vede Ligeia e il gatto la tormentano continuamente: una mattina, al suo risveglio, trova addirittura una volpe morta sul letto. Per uscire dalla solitudine che la stringe, Rowena  rende partecipe delle sue  apprensioni l'amico e ex-corteggiatore Christopher Gough  che, insospettito, dissotterra la bara di Ligeia non trovandovi altro che una figura di cera. Rowena scopre per caso un passaggio segreto  dietro uno  specchio e, seguendolo, sorprende Fell tra le braccia del corpo  conservato di Legeia. La  donna, prima di morire, aveva ipnotizzato il marito portandolo a credere alla sua eterna sopravvivenza. Posseduto dallo spirito di Ligeia, Fell dà fuoco alla casa e cerca di uccidere il gatto. Mentre Christopher riesce a  portare Rowena fuori da quel luogo, Fell e il felino, avvinghiati l'uno all'altro, muoiono nell'incendio. «Per me. Ligeia fu un ritorno alle origini. Mi sono riavvicinato alla linea di Poe e dei miei primi film, House of Usher, The Pit  and the Pendulum   e l'episodio Morella di Tales of Terror. Anzi, Morella e Ligeia sono molto vicini. Quello che era cambiato era il mio punto di vista. Prima ero persuaso che il mondo  nel quale si muovevano  i  nostri personaggi fosse  una  pura creazione dello spirito (di Poe), l'immagine di un mondo  dell'inconscio, e credevo che niente fosse reale. Ecco perche non giravo mai in esterni. Credevo che il minimo accenno realista non potesse che rivelare l'artificio del mondo che rappresentavo. Per Ligeia, invece, ho utilizzato per la prima volta nella serie Poe degli scenari naturali. Ne  avevo  abbastanza    di paesaggi nebbiosi,  e avevo un po' paura di ripetermi.  Con Ligeia ho tentato un approccio tipicamente gotico. Ho trovato una vecchia  abbazia vicino a Norfolk e la abbiamo girato gli esterni, ma ancora non so se le mie teorie sono giuste, se va bene introdurre elementi di realismo in questo tipo di film. E poi Ligeia, di tutti i miei film, è il più vicino a una vera storia d'amore. C'è un  aspetto molto importante in Poe che in passato  abbiamo considerato solo marginalmente, ed è il tema dell'amore  perduto: Annabelle Lee, Leonora, Morella, Ligeia. Penso di poter definire Ligeia come una storia d'amore gotica». (R. Corman). 


THE WILD ANGELS 1966 / I SELVAGGI -  LES ANGES SAUVAGES 

In California, una banda di motociclisti Hell's Angels è capeggiata da Heavenly Blues. Loser, uno della banda, si fa rubare la moto da dei motociclisti rivali, e perde anche il posto di lavoro a causa degli emblemi nazisti che porta addosso. Decisi a riprendersi la moto, gli Angels attaccano il ritrovo dei rivali e compiono la loro vendetta ma, durante l'inseguimento, Loser viene ferito seriamente da un poliziotto e portato all'ospedale. Heavenly e i suoi, nel corso di un'orgia, decidono di andare a riprendere il loro compagno, e  cosi fanno. Ma Loser, privato della necessaria assistenza medica, muore di li a poco.  Incuranti del rischio che comporta per loro esporsi in pubblico, gli Angels lo vogliono seppellire al suo paese natale: durante la cerimonia funebre, i convenzionali discorsi del pastore scatenano la reazionedella banda che, in chiesa, se la prende con il sacerdote facendolo finire nella bara. La giovane vedova viene violentata e il corpo di Loser preso per essere avvolto in un drappo nazista. La gente del posto, esasperata dall'atteggiamento degli Angels, li attacca, scatenando una rissa furibonda. All'arrivo della polizia, tutti i motociclisti si danno alla fuga: il solo Heavenly Blues, mormorando le parole “Non c'è posto in cui andare”, sceglie di restare, consapevole dell'inutilità della vita condotta fino ad allora. Verrà arrestato. “Ho voluto rivedere il film di Benedek The Wild One (Il selvaggio) che all'epoca avevo amato molto, per essere ben certo di non andare nella stessa direzione. Il film di Benedek mi è parso oggi vuoto di senso,  gratuito, ma soprattutto trovo che è invecchiato enormemente. Restano, è chiaro, i saggi di bravura di Marlon Brando e di Lee Marvin. Solo per questo il film ha ancora qualche valore. Detto questo, il mio intento era tutt'altro quando ho cominciato a girare The Wild  Angels, a partire anche solo dal fatto che ho girato totalmente in esterni e in ambienti naturali, mentre il film di Benedeck è stato girato quasi interamente in studio”. (R. Corman) 

THE ST. VALENTINE'S DAY MASSACRE 1967 / IL  MASSACRO  DEL GIORNO DI S. VALENTINO - L'AFFAIRE AL CAPONE 

Chicago, 1929: la città è divenuta capitale mondiale del crimine. Il numero dei delitti è impressionante: 918 in nove anni. Le bande, che grazie al proibizionismo hanno incassato fior di milioni, cercano continuamente di farsi lo sgambetto e assumere il controllo totale delle operazioni. La lotta maggiore si svolge tra  Al Capone, re dei gangster, e Bugs Moran, un boss meno potente ma altrettanto intraprendente. La sua prima sfida consiste nell'inviare i suoi uomini di fiducia, Peter e Frank Gusenberg, in giro per i bar clandestini, obbligando i proprietari a comprare la sua  birra invece di quella di Capone. Questi risponde colpo su colpo, ma si trova costretto ad un atto esemplare quando Moran fa uccidere  Patsy Lolardo, suo personale amico e protetto. 11 14 febbraio 1929, mentre alcuni uomini di Capone si fingono contrabbandieri e vendono un carico d'alcool a Moran, il resto della banda, in uniformi da poliziotto, fa irruzione nel garage in cui ha luogo la transazione  e, con spietata freddezza, uccide a colpi di mitra sette uomini di Moran. Capone, in viaggio in Florida per crearsi un alibi, viene a sapere che Moran non è tra i morti: è l'inizio della sua fine. I responsabili del massacro moriranno di morte violenta nei due anni successivi e Capone stesso, al centro della pubblica indignazione, verrà arrestato per frode fiscale, e morirà in carcere di una malattia venerea. Il film, prodotto dalla 20th Century Fox, permise a Corman di disporre di un budget assai più consistente del solito, circa 2.500.000 dollari. Ma il regista, ancorato alle sue vecchie abitudini di economia, riuscì a  risparmiarne 400.000. La parte di Al Capone avrebbe dovuto essere interpretata da Marlon Brando, che poi rinunciò lasciando il posto a Jason Robards jr.

A TIME FOR KILLING / THE LONG RIDE HOME 1967 / ASSALTO FINALE - LA POURSUITE DES TUNIQUES BLEUES 

Verso la fine della  guerra di secessione, un gruppo di prigionieri sudisti riesce a fuggire dal Forte del maggiore Wolcott.  Li guida il capitano Bentley, che ormai ha fatto dell'odio la sua ragione di vita. Durante la fuga, i sudisti si trovano sulla strada di un convoglio nordista: uccisi  tutti gli uomini di scorta, fanno prigioniera Emily, fidanza di Wolcott, che si  stava recando al  Forte  per incontrarsi con  il maggiore. Bentley violenta la donna e quindi riprende il cammino, tenendo nascosta ai suoi uomini la notizia della fine della guerra, comunicatagli da un portaordini subito ucciso. Wolcott, sulle tracce dei fuggitivi, ritrova Emily che lo spinge a continuare  l'inseguimento e a non dare tregua a Bentley. Infine, arriva il giorno dello scontro: i nordisti hanno la meglio e Bentley viene colpito a morte, ma  ha il tempo di rivelare a Wolcott che anche Emily era a conoscenza della fine della guerra, e che lo ha  spinto ad ucciderlo solo per motivi  di vendetta personale. Corman, scaduto il contratto con l'A.I.P., firmò  con la Columbia per portare sullo schermo un soggetto di  Robert Towne intitolato The Southern Blade. Il regista intendeva esporre nel film il proprio personale punto di vista sulla  guerra di secessione ma la Columbia, che proprio in quel periodo aveva avuto simili difficoltà per la realizzazione di Major Dundee (Sierra Charriba) di Peckinpah, cercò in ogni modo di rendere la vita difficile a Corman, costringendolo ad abbandonare il film dopo quindici giorni di riprese. Al suo posto fu chiamato Phil  Karlson. Nei titoli di testa non rimane traccia del nome di Corman, così come di quelli dello sceneggiatore Robert Towne e del montatore Monte  Hellman. Delle scene girate da Corman,  restano quelle  iniziali del Forte  e quelle dell'imboscata al convoglio vicino al  fiume. 


venerdì 7 luglio 2023

ROGER CORMAN i film - Parte 7

X-THE MAN  WITH X-RAY EYES 1963 / L'UOMO DAGLI OCCHI A RAGGI X - L'HORRIBLE CAS DU DOCTEUR X 

Il dottor James Xavier, dopo anni di studi, è riuscito ad ottenere un siero che, iniettato negli occhi, consente la vista a raggi X. Venuto a sapere che, per la mancanza di risultati, i fondi destinati alle sue ricerche verranno  sospesi, Xavier si  sottopone personalmente all'esperimento, che ha pieno successo nonostante le riserve dei suoi collaboratori, il dottor Brant e la dottoressa Diane Fairfax. Eccitato per le possibilità che il siero gli apre, Xavier comincia a vedere attraverso la carta, attraverso i vestiti e quindi attraverso i corpi stessi: riesce così a diagnosticare un male impedendo al chirurgo di compiere l’operazione  sbagliata. Nonostante la sua buona fede, viene radiato dall'albo per l'inosservanza dell'etica professionale. Intanto, i suoi occhi divengono sempre più sensibili e lo costringono a portare degli speciali occhiali piombati, mentre la sua testa è torturata da fortissime emicranie. I suoi amici  vorrebbero impedirgli di continuare, ma  Xavier si ribella e, durante una colluttazione, uccide accidentalmente Brant. Preso dal panico, lascia la città e si unisce a  un Luna Park itinerante, dove Crane, il proprietario, cerca di sfruttare i suoi poteri non esitando a ricorrere al ricatto. L'arrivo della dottoressa Fairfax  sistema le cose, e Xavier, alla ricerca di denaro per proseguire i suoi esperimenti e per trovare un antidoto, si reca a Las Vegas  dove, grazie alla  sua “vista” può vincere a qualsiasi gioco. Preso per un baro, viene inseguito dalla polizia fino sulle colline che circondano la città Coinvolto in un incidente automobilistico, Xavier perde gli occhiali e si ritrova a vagare nel deserto in mezzo a orribili visioni spettrali. Capitato in un tendone in cui si sta svolgendo la riunione di una setta religiosa, ascolta il predicatore pronunciare le parole: "Se i tuoi occhi ti danno scandalo, strappali Disperato, applica alla lettera la massima della Bibbia". 

THE HAUNTED PALACE 1963 / LA CITTÀ  DEI MOSTRI - LA MALEDICTION D'ARKHAM 

Sul villaggio di Arkham sembra gravare una cupa maledizione: nel 1765, dopo la scomparsa di numerose giovani donne, lo stregone Joseph Curwen e la sua compagna Hester Tillinghast vennero bruciati sul rogo dopo la scoperta delle loro pratiche demoniache.  Curwen, prima di morire, giurò di vendicarsi dei suoi giustizieri. Circa un secolo dopo, la dimora di Curwen viene  riaperta da un suo discendente. Charles  Dexter Ward, che somiglia  all'avo in modo singolare. Lui e sua  moglie Ann incontrano subito l'ostile diffidenza degli abitanti, con l'unica eccezione del dottor Marinus Willet che diventa loro amico. Ai margini del villaggio, Ward scopre la presenza di uomini e donne dalle fattezze mostruose, e apprende da Willet che si tratterebbe dei diretti discendenti di coloro che condannarono Curwen. Nella dimora che fu di Curwen, Ward comincia a subire strani cambiamenti di carattere: in particolare. si sente attratto dal ritratto dell'avo, e gradisce la compagnia di due  presunti maghi, Simon Orne e Jabez Hutchinson. Sempre più posseduto dallo spirito di Curwen.  Ward  resuscita  Hester e destina Ann ad essere sacrificata agli Dei Antichi, nonostante l'intervento del dottor Willet che viene fatto prigioniero. La gente del villaggio, fatta irruzione nella casa, dà fuoco al ritratto di Curwen, e cosi facendo libera Ward dal malefico influsso. Gli Dei Antichi e i loro viscidi servitori vengono ricacciati negli abissi della Terra, e tutto sembra tornare alla normalità. Ma, allontanandosi dalla casa in fiamme, Ward  e Ann  subiscono una orrenda metamorfosi: si trasformano infatti in Curwen ed Hester. The Haunted Palace, ultimo film americano del ciclo Poe,  segna  anche il tentativo di Corman di abbandonare l'opera dell'autore prediletto per accostarsi a quella di Howard Phillips Lovecraft, il creatore dei “mostri di Cthulhu” Il film è anzi il primo adattamento cinematografico di  un racconto di Lovecraft. che divise con Poe la paternità della storia per motivi di produzione. 

THE SECRET INVASION 1964 / CINQUE PER LA GLORIA - L'INVASION SECRETE 

Il generale italiano Quadri è tenuto prigioniero dai nazisti nel carcere di Dubrovnik, allo scopo di impedirgli di convincere le sue truppe a rivoltarsi contro gli altri alleati tedeschi. Per liberarlo e abbreviare cosi  la durata della  guerra, l'Intelligence Service recluta, con la promessa dell'amnistia, cinque reclusi nelle prigioni del Cairo: Durrell, un assassino: Rocca, un boss del sindacato del crimine; Scanlon, esperto di esplosivi; Fell, un falsario; e Saval, ladro di oggetti d'arte. Al comando del maggiore Richard Mace, i cinque si mettono in contatto con i partigiani jugoslavi e riescono a scavare un tunnel sotto la prigione, ma i nazisti li scoprono e li fanno prigionieri. La fuga dall'interno del carcere è più complicata, ma il  gruppetto riesce a  scappare portando via anche il generale. Fell resta ucciso nell'azione, e durante la fuga anche  Scanlon e Saval muoiono. Messisi in salvo, i superstiti scoprono che Quadri è stato ucciso dai nazisti, e che l'uomo che  portano con sé è un impostore collaborazionista. Obbligato a rivolgersi ugualmente agli italiani, l'uomo cerca di convincerli a restare con i tedeschi e allora Durrell, travestito da nazista, lo uccide, riuscendo a far si che i suoi uomini si rivoltino contro i tedeschi. Durrell viene ucciso, e  anche il maggiore Mace muore. L'unico sopravvissuto del commando è Rocca, ma la missione è stata compiuta con successo. II film, girato prima di The Dirty Dozen di Aldrich, ne anticipa i temi principali. Da notare un curioso richiamo, nella figura del falso generale, al Rossellini de Il generale Della Rovere. Sostanzialmente, The Secret Invasion è un remake  del primo film di Gorman, Five Guns West. 

THE MASQUE OF THE RED DEATH 1964 / LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA - LE MASQUE DE LA MORT ROUGE 

Italia, secolo XII. Il principe Prospero, un nobile dedito al culto di Satana, si reca al villaggio per la riscossione dei tributi annuali. Incoraggiati dalla profezia di una misteriosa vecchia che  annuncia la imminente fine della tirannia, Gino e Ludovico si ribellano, incorrendo nelle ire di Prospero che li condanna a morte. L'intervento di Francesca, figlia di Ludovico e fidanzata di Gino, induce  Prospero a tornare sulla sua decisione: ma crudelmente  il principe affida alla giovane il compito di scegliere chi dei due morrà e chi invece avrà salva la vita. La notizia che in paese è scoppiata un'epidemia di morte rossa differisce la decisione: fatte bruciare tutte le case, Prospero si ritira nel suo castello portando con se Francesca e, prigionieri, Gino e Ludovico. Invitati tutti i nobili della regione al castello. Prospero fa sigillare le porte in attesa che l'epidemia si estingua. Sua moglie Juliana, gelosa di Francesca, cerca di favorirne la fuga con Gino e Ludovico, ma il piano è scoperto e Prospero, durante un festino, ordina ai due uomini di combattere tra sé con cinque  coltelli, uno dei quali è avvelenato. Ludovico, che  tenta di attaccare il principe, viene da questi ucciso, e Gino è gettato fuori del castello. Mentre Juliana offre la sua vita a Satana, Prospero ha intenzione di iniziare Francesca alle pratiche  demoniache. Ma il destino ha altri progetti: sulla via del villaggio, Gino incontra una misteriosa figura vestita di rosso che gli ordina di attendere Francesca per fuggire con  lei. Lo straniero, la Morte Rossa, entra nel castello e contagia tutti i convitati, mentre Francesca può allontanarsi incolume con Gino. Compiuta la  sua opera, la Morte Rossa si ritrova con le sue «sorelle» (Morte Nera, Morte Gialla ecc.) e ciascuna riprende il  cammino in giro per il mondo. «lo non credo che Prospero sia la semplice incarnazione del Male. È solo un uomo  che ha tracciato la propria linea di condotta basandosi su ciò che poteva vedere intorno a sé. Credo che non  abbia fatto altro che fuorviarsi. Per come la vedo io, nessuno vince: né il Bene né il Male. C'è una frase che riassume  molto bene l'ottica del film, ed è quando la Morte  Rossa  si rivolge a Prospero dicendogli che ogni uomo si crea il proprio Paradiso e il proprio Inferno». (R. Corman) 


lunedì 3 luglio 2023

ROGER CORMAN i film - Parte 6

TALES  OF  TERROR  1962 / I RACCONTI DEL TERRORE - L'EMPIRE DE LA TERREUR 

Morella - In seguito alla morte della moglie ventiseienne Morella, Locke  si è rinchiuso nella solitudine e nel silenzio, rifiutando persino di vedere sua figlia Lenora, che  da parte   sua lo ritiene responsabile della morte  della madre. Passati ventisei anni, Locke accetta  di ricevere la visita di Lenora che, entrata nella stanza della madre, ne scopre il corpo mummificato.  Quella  stessa notte, lo spirito di Morella abbandona il corpo entrando  in Lenora. Locke, udite le sue grida, si precipita nella sua stanza, ma non  può fare altro  che constatarne la morte.  Vegliando il corpo, assiste terrorizzato alla metamorfosi di Lenora in Morella. Quest'ultima gli rivela di essere tornata per vendicarsi e Locke, tentando di fuggire, fa cadere un candelabro acceso che  appicca il fuoco alla casa. Tutti muoiono tra le fiamme. The Black  Cat - Montresor, un gretto ubriacone, trascura  completamente la moglie Annabel. Che, esasperata, cede al corteggiamento di un fascinoso assaggiatore di vini. Fortunato. Venuto a conoscenza del fatto Montresor sfida Fortunato a una  gara d'assaggio e, fattogli bere  dell'Amontillado drogato, lo trascina in cantina e lo mura con Annabel in una cavità della parete. Ma il gatto nero di Annabel, da sempre ostile a Montresor,  si insinua nella cavità e quando i poliziotti, su richiesta di Montresor, ispezionano  la cantina, rivela con  i suoi miagolii il segreto dell'assassino. The Facts in the Case  of Mr. Valdemar - Essendo vicino a morire, Valdemar si è affidato alle cure di un mesmerista, Carmichael, perché con  l'ipnosi riesca a tenerlo in vita anche dopo la morte. La moglie di Valdemar, Helene, ama il giovane dottore Elliot James, ma resta  ugualmente fedele al marito. Col  passare dei giorni.  Valdemar  sembra  scosso da  terribili sofferenze: Carmichael acconsente ad interrompere l'esperimento  purché  Helene lo sposi. La  donna, disperata, accetta,  ma Valdemar, risvegliato, si avventa su Carmichael  e lo uccide. Poi, morto ormai da molti giorni, si decompone a vista d'occhio  in un liquido vischioso che avvolge i due corpi avvinghiati.   

THE TOWER OF LONDON 1963 

Mentre  Edoardo IV d'Inghilterra sta morendo il fratello gobbo, Riccardo di Gloucester. decide di sterminare tutti coloro che lo  allontanano dal  trono. Edoardo chiede all'altro fratello Clarence di proteggere i due giovani figli, ma Clarence muore  assassinato da Riccardo con un  pugnale che reca  il sigillo della regina. Sospettando della moglie Edoardo nomina  successore  Riccardo al posto di Clarence. Riccardo, con l'aiuto del fedele Sir Ratcliffe, tenta di persuadere la governante di corte, Miss  Shore, di contestare la legittimità dei due figli del re. Ma lei preferisce morire sotto la tortura piuttosto che diffamare  la regina. Quest'ultima raduna truppe di scozzesi fedeli, al comando di Lord Stanley.  Ossessionato dalla visione di Miss Shore, che gli appare insanguinata, Riccardo diventa pazzo e uccide la moglie Anna. Soffoca i due giovani eredi al titolo nella torre di Londra e si proclama re. A  Bosworth incontra l'armata degli oppositori e i fantasmi delle sue vittime che si ergono contro di lui. Il suo cavallo si impenna e lui muore trafitto dalla scure di un soldato morto. Si compie cosi la profezia che gli prediceva una morte violenta. Il film fu commissionato a Corman dal produttore indipendente Edward Small che gli propose questo remake dell'altro film di Rowland V, Lee The tower of London del 1939. Considerando la debolezza della sceneggiatura Corman  e Vincent Price, protagonista del film, decisero di farne una farsa  macabra Parodiando al contempo Shakespeare e il film di Lee con alcune sequenze  di grande effetto.

THE YOUNG  RACERS 1963 / I DIAVOLI DEL GRAN PRIX 

Lo spericolato corridore automobilistico Joe Machin è un donnaiolo impenitente, sempre impegnato ad ingannare la moglie Sesia  servendosi di suo fratello Robert per coprirsi le spalle. Un altro pilota, Steve Children, che  è anche scrittore, arriva a Montecarlo per il Gran Premio e trova la sua fidanzata  Dominique tra le braccia di Joe. Deciso a fargliela pagare, pensa  di scrivere un  libro che dovrebbe rivelare  pubblicamente la vera indole del campione' Machin  e, per studiarlo più da vicino, se  lo fa amico seguendolo in ogni corsa. Joe scopre il progetto di Steve ma, durante la corsa di Aintree, avviene un incidente in cui entrambi  restano coinvolti: Steve perde il controllo dell'auto e Joe, per non travolgerlo, finisce fuori strada ferendosi gravemente. Informato da Robert del generoso atto di Joe. Steve rinuncia al libro: quando Machin, completamente  guarito, uscirà dall'ospedale, i due diventeranno amici  inseparabili. Joe tornerà da Sesia, rimasta in paziente attesa, mentre  Steve sposerà la sua segretaria. 

THE RAVEN 1963 / I MAGHI DEL TERRORE - LE CORBEAU 

Inghilterra, secolo XV. Il dottor Erasmus Craven, un mago dai molti  poteri, ha abbandonato le arti magiche dalla morte  della giovane moglie  Lenore. Ma una  sera riceve una strana visita: un corvo parlante entra dalla finestra e gli rivela di essere un mago, Adolphus  Bedlo, mutato in uccello  da un  terzo mago,  il potente Scarabus, che aveva avuto l'ardire di sfidare. Bedlo chiede aiuto a Craven, che gli restituisce  sembianze umane, ed ha poi la sorpresa di sapere che una donna in tutto somigliante al ritratto di Lenore vive nel castello di Scarabus. Craven e Bedlo si mettono in viaggio per raggiungere il castello, accompagnati dai rispettivi figli Estelle e Rexford. Giunti al castello, vengono accolti  amichevolmente da Scarabus che però, alla prima occasione, li fa prigionieri minacciando di torturare Estelle se Craven non gli rivelerà certi segreti magici. Intanto, Craven ha scoperto che Lenore non  é affatto prigioniera di Scarabus, ma si è finta morta per poter scappare con il mago più potente. Bedlo, che doveva attirare Craven  al castello, non vuole più assecondare i disegni di Scarabus e cerca di tirarsi indietro, ma viene nuovamente trasformato in corvo. In queste sembianze, riesce a recidere i legacci di Craven, che sfida  Scarabus a  un duello di magia. La magia buona di Craven ha la meglio, e Scarabus resta nel castello in rovina con Lenore, che il marito non ha voluto riprendere con sé. I vincitori lasciano il castello; Craven porta con sé anche il corvo, mostrando però di non avere  alcuna fretta di ridargli le sembianze di Bedlo. lo e Matheson  ne avevamo abbastanza dei soliti adattamenti da Poe, e cosi decidemmo di giocare fino in fondo la carta della parodia. Fu davvero un piacere assistere alle riprese e osservare ciò che accadeva  tra i nostri attori. Vincent Price è un gentleman estremamente raffinato, dotato di un acuto senso dell'umorismo, e  abituato a seguire  abbastanza da vicino i dialoghi. Boris Karloff era un professionista in tutti i sensi, e memorizzava alla perfezione tutte le sue battute. Peter Lorre, al contrario, coglieva più o meno il senso, ma si lasciava andare costantemente ad improvvisare, aggiungendo qua e là battute o gesti a getto continuo. Ci sbellicavamo tutti  dalle risate. Vincent adorava tutto questo e ne approfittava per improvvisare a sua volta, mentre il povero Boris, meticoloso fino all'incredibile, non riusciva a raccapezzarsi. Per fare un esempio, Vincent  scende con Peter (che  aveva addosso le ali da corvo) in cantina, e all'apparire della ragnatele, Peter improvvisa: “Difficile da  tenere pulito, eh? ”. (R. Corman) 

THE TERROR 1963 / LA VERGINE DI CERA 

Smarritosi nei meandri della costa  baltica, l'ufficiale  napoleonico Andrè Duvalier perde i sensi a causa della stanchezza, e  trovandosi in uno stato di semi-incoscienza intravede una giovane donna che sparisce nel mare. Duvalier sviene di nuovo, e al suo risveglio si trova nella casa di una vecchia. Non riuscendo a  spiegarsi le ripetute apparizioni della giovane, viene a sapere da Gustaf, servo deficiente della vecchia, che la ragazza vive nel castello del barone von Leppe, e decide di recarsi in visita al castello. Qui vede un  ritratto perfettamente somigliante alla giovane, ma von Leppe gli rivela che si tratta di sua moglie, morta anni prima, e insiste perché l’ufficiale lasci il castello. Duvalier se ne va ma, trovato Gustaf  morente che lo implora di cercare la giovane prima che sia troppo tardi, torna al castello, e può parlare con la misteriosa donna  che accetta di seguirlo. Sparita nuovamente,   Duvalier viene a sapere la verità da Stefan, servitore di von Leppe: sua moglie è effettivamente morta  assassinata da lui, ma la maledizione di una strega (la vecchia) lo condanna a  vederla  sempre vicino a sé nel castello. Inoltre, il vero barone è morto da tempo, ucciso da Erik, figlio della vecchia creduto morto da vent'anni, che ne ha preso il posto. Mentre Erik e Stefan  annegano nei sotterranei del castello invasi dall'acqua. Duvalier porta via con se la ragazza che però, appena fuori del castello, si decompone sotto i suoi occhi sciogliendosi come cera. “Tutto cominciò una domenica di pioggia. Avevo un week-end libero prima  dell'ultima settimana di riprese di The Raven. Dovevo giocare a  tennis, quando  cominciò  a piovere. Vagando  tra le  scene del castello, mi dissi che sarebbe stato un peccato distruggere tutto avendolo utilizzato una sola volta. Se  avessi potuto  ottenere da qualche attore due giorni di riprese in più, e in cinque giorni una traccia di sceneggiatura, sarei forse riuscito in cosi poco tempo a girare un altro film ”. (R. Corman)