Pianta arbustiva o piccolo albero alto fino a 4 metri; fusto poco ramificato, prima eretto poi arcuato verso l'esterno; foglie lanceolate, dure, una di fronte all'altra o di 3 in 3 a ogni nodo, con vena bianca centrale, da cui si dipartono numerose piccole vene verdi fino al bordo, che è intero; fiori rosa più o meno vivo, che formano rametti all'estremità dei rami; frutto come doppia guaina coriacea che si apre su un fianco; semi con pennacchio, numerosi.
Fiorisce da maggio a luglio. Cresce in arbusteti, negli alvei, lungo i corsi d'acqua di terre basse e in coltivi ornamentali (parchi, giardini e viali) (0-300 m.). Spontanea in alcune zone, anche naturalizzata.
Anticamente si addizionava al vino.E' un componente del majun.I mieli tossici prodotti da questa pianta sarebbero psicoattivi, con effetto tossico-inebriante.
Nella fitoterapia moderna, si usa per iposistolia, miocardite senile, dermatite pruriginosa e contusioni.
Contiene glucosidi simili a quelli della digitale, come adinerina, cortenerina, neriatrina, oltre a oleandrina, salicina, scopoletina, e un alcaloide (nel succo lattiginoso).
Cardiotossica. Può causare la morte. Le proprietà psicoattive non sono ancora state compiutamente dimostrate.
Nessun commento:
Posta un commento