lunedì 24 maggio 2021

L'esigenza amorosa

Come insegnano ormai i bambini, il piacere di vivere non deve più affermarsi pagando un tributo alla retorica della sua sconfitta. A dispetto delle antiche oppressioni, l’amore di sé, quale lo scoprono l’infanzia e la nuova coscienza degli amanti irradia da una potenza di cui la potenza industriale, perfettamente concentrata nell’irradiazione nucleare, sarà stata il mortale surrogato. È il motivo per cui noi consideriamo l’esigenza amorosa di essere tutto, in ogni tempo e ovunque, come l’unica alternativa alla società mercantile. O l’economia porterà a compimento la perdizione del vivente, o la società si fonderà sulla predominanza dei desideri affrancati dall’universo mercantile. O noi periremo nella stupidità crescente del profitto e del prestigio promozionale, o il primato del godimento porterà alla rovina il lavoro attraverso la creatività, lo scambio mediante il dono, il senso di colpa tramite l’innocenza, la volontà di potenza grazie alla volontà di vivere, gli appagamenti angosciati per mezzo del ritmo naturale del piacere e del dispiacere. Una scommessa è aperta. Tra la tendenza ad abbandonare il meglio per il peggio, e la trasmutazione dell’Es individuale. Tra il disprezzo di sé, questa virtù, di cui si onora lo schiavo, di rimettersi ad una guida uomo politico, prete, medico, psicanalista, pensatore, istituzione, governo, e un arte di godere, pazientemente decantata dalle impregnazioni della morte.


giovedì 20 maggio 2021

ODORI

Il naso ha sempre la funzione di una sentinella avanzata che grida: Chi va là? (Brillat-Savarin) 

I fili degli odori si annodano in groviglio vivente nell'antico e sempre nuovo labirinto  umano; si sente, in un rumore di oceano, crescere sia la pioggia che a  primavera  cade sulla terra scura, sia la palude  acquitrinosa, sia un'ignorata freschezza di mare. Un aroma può  riportare alla mente un'emozione, o una  persona che non si è vista da anni, oppure un intero periodo della nostra vita. E allora la lingua batte, s'inventa storie che crede di aver già vissuto. In una minuscola goccia di aroma può annidarsi  un intero continente.  Nientedimeno.  Parlare di odori è sempre un'avventura del corpo, della fantasia e della  memoria. La sfida che ci propongono gli odori è quasi metafisica: la nostra esperienza di essi non è come diciamo che sia. In definitiva l'esperienza olfattiva si presenta al fondo vaga e  indeterminata. Parafrasando Whitehead, il filosofo della critica all'esperienza  immediata, si potrebbe dire che  proprio la vaghezza  e  l'indeterminatezza dell'esperienza olfattiva è la sua concretezza.


giovedì 13 maggio 2021

FIRE – Arthur Brown

Mentre i chitarristi inglesi gareggiano nelle interpretazioni di blues, un bizzarro cantante dello Yorkshire, che ha  appreso l'arte teatrale a Parigi, è primo in classifica (12° in Italia). Si tratta di Arthur Brown che, già da  tempo, negli spettacoli presenta il suo Crazy World mascherato, con il fuoco che esce dall'elmo. Quindi un brano che inizia: "I'm the God of hell fire and I bring you fire!" (Sono il Dio del fuoco infernale e ti porto fuoco) è appropriatissimo. Soprattutto se all'organo c'è Vincent Crane, futuro Atomic Rooster e Carl Palmer futuro Emerson Lake & Palmer. Fire sarà l’unico successo per Brown, anche se per un'intera estate fa ballare i ragazzi di tutto il mondo.
Io sono il Dio del fuoco infernale! Ti porto:
fuoco, ti porterò a bruciare,
fuoco, ti porterò a imparare
Ti vedrò bruciare
 
Hai lottato duramente, hai risparmiato e hai guadagnato
ma andrà tutto in fiamme
E la tua mente, la tua piccola mente
Sai, sei stato veramente cieco
Ora è il tuo momento, brucia la tua mente
Stai rimanendo troppo, troppo indietro
Oh no, oh no, oh no!
Brucerai
 
Fuoco, per distruggere tutto quello che hai fatto
Fuoco, per porre fine a ciò che sei diventato
Ti sentirò bruciare!
 
Hai vissuto come una piccola ragazzina
nel mezzo del tuo piccolo mondo
E la tua mente, la tua piccola mente
Sai, sei stata veramente cieca
Ora è il tuo momento, brucia la tua mente
Stai rimanendo troppo, troppo indietro
Ooooh!
 
Fuoco, ti porterò a bruciare,
Fuoco, ti porterò a imparare
Brucerai,
Brucerai
Stai per bruciare, bruciare, bruciare, bruciare, bruciare, bruciare, bruciare, bruciare, bruciare, bruciare, bruciare!
 
Fuoco, ti porterò a bruciare,
Fuoco, ti porterò a imparare,
Fuoco, ti porterò a letto,
Fuoco, ti porterò, fuoco...
Arthur Brown è lo stravagante giullare della generazione psichedelica inglese; nel corso del 1967 con il tastierista Vincent Crane e il batterista Carl Palmer fonda il Crazy World Of Arthur Brown, formazione tra le più singolari della scena britannica. Il gruppo ha subito modo di farsi notare davanti a una folla di hippies al 14th Hour Technicolour Dream, il leggendario festival psichedelico  londinese, e da quel palcoscenico attira l'attenzione di Kit Lambert e Pete Townshend. I due, in veste di produttori e consiglieri, procurano un contratto per la Track e suggeriscono le mosse più adatte a destare sensazione: abiti fluorescenti, viso dipinto, ghigno satanico e capelli in fiamme fanno apparire Brown una grottesca creatura demoniaca. Nell'estate 1968 il Crazy World balza al primo posto delle classifiche e agli onori della cronaca con Fire, uno dei pezzi  forse più  rappresentativi di  tutto il periodo psichedelico inglese. Quel brano trova posto su The Crazy World  Of Arthur Brown (Track 1968) un album che, al di là dello stupore iniziale, rivela ispirazioni  nel R&B americano più selvaggio, da James Brown a Screamin' Jay Hawkins (significativa la cover di I Put A Spell On You). Il complesso passa tuttavia come una rapida meteora, travolto dalla stessa fugace sensazione che lo aveva portato sugli altari, e finisce per sciogliersi nel giugno 1969, a metà della lavorazione del secondo album, The Trials Of The Magician



mercoledì 5 maggio 2021

EDEN - Mia Hansen-Løve

Gli anni ’90 segnano il rapido sviluppo della musica elettronica francese. Nelle eccitanti notti parigine Paul muove i suoi primi passi come Dj amante della musica house. Con il suo migliore amico crea il duo “Cheers” che trova immediatamente un fedele seguito sotterraneo. I due amici sono presto risucchiati da una breve ed euforica popolarità. Paul, accecato dalla sua passione musicale, inizia però a trascurare la sua vita quotidiana. Eden ripercorre i passi del “French touch” dal 1992 a oggi, rievocando una generazione che è stata in grado di riscrivere le regole della musica dance grazie a musicisti come i Daft Punk, Dimitri from Paris, Cassius, Alex Gopher e altri.

Mia Hansen-Løve: “Ho finito di girare Un amore di gioventù con la consapevolezza di aver reso un’idea quanto più possibile coerente. Considerare i miei primi tre film come una sorta di trilogia, mi ha fatto sentire il bisogno di andare avanti. Nello stesso periodo, mio fratello Sven, Dj per vent’anni, ha deciso di chiudere questo percorso e di cambiare stile di vita. Anche lui ha sentito l’esigenza di ripartire e cominciare a scrivere, cosa che avrebbe sempre voluto fare. Dopo aver visto Qualcosa nell’aria di Olivier Assayas, che racconta la storia della sua generazione attraverso gli anni dell’adolescenza, ho pensato: «Cosa accadrebbe se girassi un film sulla mia generazione,quella dei giovani tra il 1990 e il 2000, da una prospettiva più ampia rispetto al quella di Un amore di gioventù? Cosa verrebbe fuori?». La storia di mio fratello, la sua carriera come Dj dalla nascita dei rave e la scoperta della musica elettronica fino al successo mondiale del French Touch, una certa disillusione che l’ha spinto a cambiare la sua vita, sembrano racchiudere l’energia e le aspirazioni della mia generazione”. 

Mia Hansen-Løve, dopo due cortometraggi, ha diretto il suo primo film Tout est pardonné (2007) presentato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes e vincitore del premio Louis-Delluc come miglior esordio. Il film successivo, Il padre dei miei figli, ispirato agli ultimi giorni del produttore Humbert Balsan, è stato presentato al festival di Cannes nel 2009 nella sezione Un Certain Regard. Nel 2010 la rivista Variety ha classificato Mia Hansen-Løve tra i primi dieci registi internazionali da conoscere. Un anno dopo, ha diretto Un amore di gioventù, film che ha ottenuto un ampio successo di pubblico e l’unanime consenso della critica