mercoledì 29 gennaio 2014

I CONFINI

La trasgressione dei confini esistenti e la contestazione degli stessi possono ispirare una nuova forma di cittadinanza, che permetta la coabitazione di diversi, che consenta alle singolarità di fare comunità senza rivendicare un'identità, a alle persone di co-appartenere senza una rappresentabile condizione di appartenenza.
Così come i mondi, anche i nostri luoghi di enunciazione interiore hanno le proprie geografie. Le transculture non temono nessuna geografia. La ricerca dei continenti inesplorati deve portare fino alla vertigine in cui ribolle la materialità e l'immaterialità della vita, come ci hanno insegnato i surrealisti. Ci deve essere una biologia per scatenare le forze degli esseri, e le relazioni tra loro, senza usare le inservibili pratiche della vecchia politica, così come c'è, nella medicina cinese, una tecnica per guarire parti del corpo, toccando punti sull'estensione del corpo stesso, lontano dalle parti da curare.

domenica 26 gennaio 2014

AUTORITÀ

Questa non deve arrivare che dalla ragione. Diventa abusiva se imposta, in qualsiasi maniera lo sia. Politica, legiferante, autoritaria, è la nemica. "Bisogna pensare che io respiro ogni autorità? lungi da me una simile idea. Se si tratta di stivali, mi adeguo all'autorità del calzolaio, per ogni scienza speciale mi rivolgo all'uno o all'altro scienziato. Ma non mi lascio imporre nè dal calzolaio, nè l'architetto, nè lo scienziato. Li ascolto liberamente e con tutto il rispetto che la loro intelligenza merita, che merita il loro carattere, la loro scienza, riserbandomi però il mio incontestabile diritto di critica e di controllo. Non mi accontento di consultare una sola autorità specialista, ne consulto diverse; paragono le loro opinioni e scelgo quella che mi sembra la più giusta. Non mi fido di nessuno in maniera assoluta. Questa fiducia sarebbe fatale alla mia ragione, alla mia libertà, allo stesso successo della mia opera. Non penso che la società debba maltrattare le persone di genio come ha fatto finora. Ma non penso neppure che li debba ingrassare troppo, né accordare loro, soprattutto, dei privilegi o dei diritti esclusivi di qualunque tipo." (Michail Bakunin)

giovedì 23 gennaio 2014

Ninfea Gialla

Pianta erbacea perenne alta 50-200 cm; rizoma spesso, ramificato; foglie galleggianti, ovali, nervature laterali non riunite ai margini; fiori gialli; frutto legnoso a forma di pera; semi numerosi.
Fiorisce da giugno a settembre. Cresce in acque ricche di sostanze nutritive, lente o ferme, profonde fino a 4 metri. Piuttosto comune, ornamentale.
Sembra che la pianta fosse già nota a Dioscoride con il nome di nuphar. Sarebbe stata utilizzata anticamente dalle streghe della Tessaglia e poi da quelle europee, negli unguenti. In Europa, la pianta avrebbe avuto un uso magico, per scoprire le menzogne.
Nell'antichità, la radice e i semi erano preparati in vino, contro le flussioni femminili. Un altro impiego era contro le perdite vaginali. In medicina (omeopatia), la radice è un'alternativa alle ninfe comuni.
Effetti simili a quelli dell'oppio, caratterizzati da uno stato di trance. In esperimenti su animali, l'effetto è risultato simile a quello di atropina e papaverina.

domenica 19 gennaio 2014

SUCK

"Trasforma le parole in carne e la carne in parole"
Il primo e unico giornale underground erotico (settembre 1969 - giugno 1974). Fondato a Londra da Jim Haynes (Arts Lab, IT, Ufo club) con Germaine Greer (L'Eunuco Femmina), William Levy (IT), Heatcote Williams (autore teatrale "...ancora il cazzo bagnato e gocciolante, nudo sotto un soprabito di pelle, reduce da una scopata con Jean Shrimpton ...") e soprattutto con i soldi messi da un miliardario parigino maoista. Data la pruriginosa attitudine inglese nei confronti del sesso sin dai tempi di Oscar Wilde, i nostri cospiratori stamparono il primo numero ad Amsterdam (con l'aiuto di Willem de Ridder direttore del giornale u. g. Aloha e del mitico disegnatore provo Willem). Il primo numero fece furore, Scotland Yard chiuse l'indirizzo postale, perquisì le case dei redattori, mandò ad investigare i suoi uomini in Olanda. Nonostante i controlli 1000 copie di Suck vennero contrabbandate e regalate nel corso di una manifestazione in favore del Living Theatre alla Roundhouse. Willem venne espulso dal paese, Jim Haynes lasciò Londra per Parigi. Glissando la censura Suck viene prodotta a L. A. e a Francoforte. La grande gioiosa utopia della rivoluzione sessuale viene vissuta caoticamente, con graffi e carezze da un comitato di redazione arrapato e radicale. Una delle loro operazioni più felici fu il West Dreams Festival, rassegna di cinema erotico e di congressi carnali sui barconi lungo i canali di Amsterdam. "Come utilizzate la possibilità del vostro organismo di avere 4000 orgasmi nel corso della vostra vita? (questo numero è esatto se siete pigri o se morite giovani, 10.000 orgasmi secondo i nostri calcoli dovrebbe essere la cifra reale)". Questa frase dimostra chiaramente la preoccupazione sociale della redazione di Suck, che riuscì a trattare la libido senza squallore e con una salutare dose di autoironia per poi chiudere nel 1974. "La vecchia bestia deve riposarsi, ci sono altre cose da fare." Femminismo, gelosia, diversità di intenti ... gli amanti esausti sciolsero l'abbraccio.

domenica 12 gennaio 2014

LILLY JOHN

Grande figura storica della ricerca sperimentale sugli stati modificati di coscienza, inventore della vasca di deprivazione sensoriale (che ispirò Stati di Allucinazione di Ken Russell), e pioniere assoluto della ricerca sulla comunicazione fra uomo e delfini. Anche da questo studio fu tratto un film di successo, Il giorno del delfino. 
Eclettico e visionario scienziato ed esploratore, Lilly ha portato significativi contributi alla psicologia, alla medicina, alla cibernetica e alla filosofia; a lui si deve anche la teoria del modello della mente come biocomputer, modello descritto nel celebre lavoro Programming and Metaprogramming the Human Biocomputer. Theory and Experiments (1972)-
Nell'unico libro tradotto in italiano, Il Centro del ciclone, Lilly presenta le sue numerose ricerche e autosperimentazioni con LSD e gli approfondimenti dal lato spirituale della vita e degli spazi interiori stimolati da questa ricerca. Seguace di una ricerca filosofica sulla natura della mente e della realtà, Lilly fu unanimemente considerato un'autorità nel campo accademico e lavorò con le massime personalità del suo tempo, dai fisici Richard Feynman e Robert Milliken e filosofi e scrittori Alan Watts e Aldous Huxley, e gli psichiatri R.D. Laing e Oscar Janiger.

venerdì 10 gennaio 2014

CONTROLLO SOCIALE

Il controllo è il risultato puntuale della concordanza fra un progetto politico, il quadro in cui esso s'iscrive e la pertinenza dei mezzi a disposizione per controllare le sue strategie. Rispetto al controllo tecnico-scientifico, che rimane anch'esso iscritto nei processi storici, è un controllo secondario.
Per inerzia questo controllo secondario ha preso la mano ad ogni progetto storico. E' divenuto progressivamente esso stesso progetto storico, producendo così l'efficacia in un sistema privo di senso...
Non controlliamo il nostro controllo.

domenica 5 gennaio 2014

Rifiuto del lavoro

A partire dagli anni '60, un importante fenomeno di delinquenza sociale si sviluppò nell'insieme delle società occidentali in rapporto alla inaugurazione di un modello di sviluppo economico basato sulla gestione (da parte della triade stato-azienda-sindacato), di una crisi strisciante vista come mezzo di ristrutturazione permanente del mercato. In questo clima di compromesso storico le lotte operaie, per sfuggire al loro ruolo di cinghia motrice dello sviluppo, dovettero uscire dal quadro produzione-salario per affermare progetti che una rivalutazione storica della soggettività spinse verso puntuali radicalizzazioni, anche se inseriti nel quadro del sistema come nuovo mercato (qualità della vita, tempo libero, servizi, psicologizzazione dei rapporti sociali, sessuali, amorosi, ecc.).
Nel momento in cui la società si trasforma in fabbrica sociale, che il salario diventa il prezzo politico della sottomissione al lavoro, che l'inflazione diventa il costo sociale dell lotte, la crisi economica diventa una crisi del consenso sociale e si assiste alla crescita di una disposizione a rifiutare il lavoro come contropartita sociale del consumo (e del livello di vita in generale). Ciò in quanto il rifiuto del lavoro appare come il prezzo del riscatto politico o di uno sviluppo politico arbitrario, tanto più che il livello di produzione e della tecnologia sembrano negare la necessità del lavoro.

mercoledì 1 gennaio 2014

Se guardo indietro

Se guardo indietro
alla mia vita
a colpirmi sono
cartoline
Foto Rovinate

manifesti sbiaditi
Di un tempo, che non riesco a ricordare