Non conosciamo altra bellezza, altra festa che quella che distrugge l'abuso delle banalità quotidiane e dei sentimenti truccati, basterebbe un colpo di vento per trasformare questo delirio permesso nel più grande incendio che la storia conosca.
lunedì 4 novembre 2013
La vendetta
Possiamo dire che la vendetta non è un fine in sé? Certo che non lo è. Ma è umana, e tutte le rivolte hanno avuto e conserveranno a lungo questo carattere. In realtà, noi, che non abbiamo sofferto delle persecuzioni di cui essi, gli operai, sono stati vittime; noi che ci isoliamo in casa nostra dal grido e dalla vista delle sofferenze umane, non siamo giudici di chi vive in mezzo a quest'inferno ... Personalmente odio le esplosioni dinamitarde, ma non posso impancarmi a giudice di uomini che sono spinti alla disperazione ... C'è una sola cosa: non bisogna erigere la vendetta a teoria. Nessuno ha il diritto di istigarla in altri; ma chi sente in tutte le sue fibre quest'inferno, e compie un atto disperato, abbia come giudici i suoi affini, i suoi eguali che hanno subito sofferenze da paria.
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