E' necessario troncare la catena di proiezioni della mente, che continua interrotta per tutto il giorno, imparando a fermare l'attività dell'intelletto. Questo significa fermare non solo i pensieri mondani, ma anche il pensiero religioso o filosofico. Nel momento della contemplazione anche l'analisi del sentiero diventa un ostacolo. Dobbiamo imparare a lasciare fluire la mente, "mollando la presa" del nostro io e creando in tal modo spazio e apertura mentale.
Abbiamo dei problemi perché non lasciamo mai la presa del nostro ego, nè materialmente nè spiritualmente, questo è il problema.
Ogni esperienza ogni momento di consapevolezza, non interpretateli come buono o cattivo. Se imparate a non discriminare, allora iniziate veramente ad apprendere. Dovete smettere di recitare il vostro solito mantra: "buono, cattivo, buono, cattivo, buono, cattivo".
Questa incessante conversazione mentale è ciò che si definisce visione dualistica. Se anche per alcuni minuti al giorno imparate a fermare la vostra mente, creando dello spazio al suo interno, vivrete in modo più naturale, sarete più in contatto con madre terra, e questo è già sufficiente.
Meditazione significa semplicemente essere consapevoli e mantenere tale consapevolezza, in modo continuo.
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