Takes Off, il primo album sotto la guida di Marthy Balin che canta, suona la chitarra, compone canzoni. Ma il bello arriva alla seconda puntata, quando il 33 giri si chiama Surrealistic pillow e da quelle corde, da quei tasti, dal flauto di Grace alla voce americana di Paul Kantner viene fuori tutta la storia di San Francisco, l’ingenuità, la paranoia, il coraggio bellissimo. È la fucilazione del beat (come dice Bertoncelli), un collage di movimento e di cervello, una gran fiaba che dà ragione alla rabbia e alla dolcezza in parti eguali. I Jefferson in questo album mettono su le fondamenta per le ricerche future sia fisicamente sonore che surrealmente mentali regalando così al rock qualcosa di più di un semplice disco: una base per il coinvolgimento totale della musica nella pratica dell’esplorazione di un nuovo linguaggio.
Il Cuscino surrealistico è il primo, grande, esplicito omaggio all’uso delle droghe, al suono liberato, alla musica priva di camuffamenti e di energie soffocate, al rock come pratica di conoscenza e quindi di cultura. All’interno dell’album troviamo White rabbit (Coniglio bianco) con la sua esplosiva carica sovversiva, concentrata in meno di tre minuti nel suo inneggiare al LSD attraverso l’evidente riferimento ad Alice nel paese delle meraviglie.
Coniglio Bianco
Una pillola ti fa più largo
e una ti fa più piccolo,
e quella che ti dà tua
madre
non ti fanno proprio nulla.
Vai a domandarlo ad Alice
quando è alta dieci piedi.
E se vai a caccia di conigli
e sai che stai per cadere,
di loro che un bruco che
fumava il narghilè
ti ha chiamato.
Chiama Alice
quando era proprio piccola.
Quando gli uomini sulla
scacchiera
si alzano e ti dicono dove
andare
e tu hai appena preso
qualche specie di funghi
e la tua mente si muove
con lentezza.
Vai a domandarlo ad Alice
penso che lo sappia.
Quando la logica e la
proporzione
sono cadute fradice e morte,
e il cavaliere Bianco sta
parlando alla rovescia
e la Regina Rossa ha perso
la sua testa
Ricorda cosa disse il ghiro
Nutri la tua testa
Nutri la tua testa.
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