mercoledì 29 gennaio 2014

I CONFINI

La trasgressione dei confini esistenti e la contestazione degli stessi possono ispirare una nuova forma di cittadinanza, che permetta la coabitazione di diversi, che consenta alle singolarità di fare comunità senza rivendicare un'identità, a alle persone di co-appartenere senza una rappresentabile condizione di appartenenza.
Così come i mondi, anche i nostri luoghi di enunciazione interiore hanno le proprie geografie. Le transculture non temono nessuna geografia. La ricerca dei continenti inesplorati deve portare fino alla vertigine in cui ribolle la materialità e l'immaterialità della vita, come ci hanno insegnato i surrealisti. Ci deve essere una biologia per scatenare le forze degli esseri, e le relazioni tra loro, senza usare le inservibili pratiche della vecchia politica, così come c'è, nella medicina cinese, una tecnica per guarire parti del corpo, toccando punti sull'estensione del corpo stesso, lontano dalle parti da curare.

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