Altrove lentamente
Non conosciamo altra bellezza, altra festa che quella che distrugge l'abuso delle banalità quotidiane e dei sentimenti truccati, basterebbe un colpo di vento per trasformare questo delirio permesso nel più grande incendio che la storia conosca.
sabato 19 agosto 2023
venerdì 28 luglio 2023
ROGER CORMAN i film - Parte 10
VON RICHTHOFEN AND BROWN 1970 / IL BARONE ROSSO - LE BARON ROUGE
Durante la prima guerra mondiale, nel 1916, il barone Manfred von Richthofen raggiunge nella Francia occupata la squadriglia del maggiore Oswald Boelcke, mettendosi ai suoi ordini. Ben presto il barone si crea una fama leggendaria combattendo secondo le regole della cavalleria, anche se sono i nemici più che i compagni ad ammirarlo. In particolare un suo sottoposto, Herman Goering, mostra di non gradire affatto la sua signorilità e i suoi modi aristocratici. Da parte inglese, la palma del migliore spetta al canadese Roy Brown, che al contrario di von Richthofen ignora ogni nozione d'onore e cavalleria, combattendo senza osservare alcuna regola. Il suo rifiuto di brindare alla salute del nemico che ha appena abbattuto un suo commilitone imbarazza profondamente gli ufficiali inglesi. Morto Boelcke, è von Richthofen a prendere il comando della squadriglia: la sua prima direttiva riguarda il colore degli aerei, che dovranno essere dipinti tutti a vivaci colori. In seguito a ciò, la squadriglia viene soprannominata il «circo volante» e von Richthofen guadagna l'appellativo di «Barone rosso» per il colore del suo aereo. Tra gli inglesi, intanto, Brown va assumendo un'influenza sempre maggiore, ed è sua la decisione di attaccare a tradimento la base tedesca: l'operazione riesce, ma oltre agli aerei viene anche bombardato un ospedale con medici e malati, pochi dei quali possono salvarsi. Adirato per la slealtà nemica, von Richthofen sottopone i suoi uomini a un durissimo sforzo per rimettere in sesto la squadriglia, e organizza una spedizione punitiva a tempo di record. Goering si segnala mitragliando un gruppo di inermi infermiere e von Richthofen, resosi conto che una nuova concezione della guerra sta prendendo il posto dei suoi antichi ideali, lascia la squadriglia. Intanto la Germania vede le sue possibilità di vittoria assottigliarsi di ora in ora, e un gruppo di alti ufficiali progettano un complotto per impadronirsi del potere e studiare immediatamente i piani di una nuova guerra: von Richthofen, consultato al riguardo, rifiuta di prender parte all'azione e torna alla sua squadriglia. In un ultimo duello aereo, Brown riesce ad abbatterlo. Il comando viene assunto da Herman Goering. «In partenza, volevo raccontare solo la storia di von Richthofen, ma la United Artists rifiutava di finanziare un film su un asso tedesco. Per salvare il progetto, proposi loro di includere il canadese Roy Brown, che l'aveva abbattuto, e allora accettarono. Mi decisi a girare in Irlanda perché gli aerei utilizzati per The Blue Max (La caduta delle aquile) si trovavano li e potevano essere presi in affitto per una somma relativamente modesta. Don Stroud doveva interpretare von Richthofen e Bruce Derri, l'asso canadese. La United Artists mi impose John Phillip Law per il ruolo di von Richthofen, e Don Stroud diventò Roy Brown. Volevo fare il film a tutti i costi, il tema mi stava molto a cuore. Von Richthofen, un aristocratico, era l'ultimo dei cavalieri, mentre Roy Brown, cosiddetto eroe, meccanico in un garage, moriva di paura all'idea di volare, al punto da ammalarsi d'ulcera ed essere costretto a scolarsi una bottiglia di latte prima di poter decollare. Ecco l'uomo che ha abbattutto il Barone rosso. Poi la United Artists avrebbe sabotato il mio film. Ero talmente nauseato che decisi di smettere di fare film. Finché giravo con piccoli budget, mi lasciavano tranquillo, pensando che in fondo non avevano niente da perdere. Ma, con l'aumentare dei capitali, cominciarono a mettermi i bastoni tra le riuote, imponendomi questo o quell'altro, cambiando il mio film con un nuovo montaggio, ecc. Mi sono detto allora che era tempo di riposarmi qualche mese, e di fondare una compagnia tutta mia in modo da poter controllare personalmente i miei film». (R. Corman).
FRANKENSTEIN OLTRE LE SFERE DEL TEMPO 1990
2031. Lo scienziato statunitense Joe Buchanan sperimenta una tecnologia connessa allo sviluppo di una nuova arma. Involontariamente, apre un "vortice temporale", nel quale è risucchiato, finendo, insieme alla sua automobile dotata di intelligenza artificiale, nel 1817, in Svizzera. Qui conosce sia il dottor Victor Frankenstein, creatore dell'omonimo essere, sia Mary Shelley, la quale scriverà il romanzo "Frankenstein" dedicato ai due personaggi. Joe tenta di allacciare un rapporto con Mary, ma Victor lo coinvolge nei suoi dissidi con il mostro. Lo scienziato americano apre, dunque, un'altra "porta temporale", che varca insieme a Victor e le sue tristi creature. Liberamente ispirato al "Frankenstein Liberato" dell'autore di fantascienza britannico Brian W.Aldiss, e diretto da Roger Corman, prolifico regista statunitense, questo film tratta di personaggi, di fantasia o realmente esistiti, e tematiche, collegati al mito di Frankenstein. Già nei guai nel suo tempo per le sue pericolose sperimentazioni, Buchanan, giunto nel passato, trova un suo simile nel dottor Frankenstein, creatore del mostro cui dà il nome e pertanto responsabile dei dolori del personaggio, il primo dei quali è la solitudine. La creatura uccide con lo scopo di sfogarsi per la sua condizione e per spingere il "genitore artificiale" a prendersi cura di lui, eventualmente donandogli una compagna. Joe ambisce a coltivare l'amicizia e l'amore con l'affascinante Mary Shelley; ma Victor Frankenstein, anche in virtù di una certa affinità con il collega americano proveniente dal futuro non è disposto a lasciare che lo scienziato si crogioli in vicende sentimentali. Preso atto del male presente in tal frangente del XIX Secolo, Joe, avendo la capacità di manipolare il tempo, sceglie di trasportarne tutti i protagonisti in un'altra epoca; giunge in futuro imprecisato ove vede le conseguenze dell'uso della sua arma. In una landa ghiacciata, deserta, nella quale la passata presenza umana è testimoniata esclusivamente da installazioni elettroniche ancora funzionanti, il mostro di Frankenstein vede una potenziale "terra promessa", nella quale vivere per sempre insieme ad un esemplare suo simile, di sesso femminile, generato dal cadavere di Elizabeth, fidanzata di Victor. L'illusione dura poco; Elizabeth, avendo compreso ciò che è diventata, sceglie la morte. Successivamente, tocca al mostro essere ucciso dall'implacabile Joe. Roger Corman affronta con coerenza il tema dell'"abuso" del sapere, il quale, privo del supporto dell'etica, reca conseguenze pericolose, imprevedibili, non controllabili. La trama si evolve lasciando questo tema sempre più in secondo piano; l'epilogo racconta lo scontro finale tra un mostro di Frankenstein all'apparenza più umano di Joe, il quale trionfa e si prepara a regnare su una terra congelata, abitata solo da macchine. La fantasia del regista corre a briglia sciolta; l'intera vicenda è assolutamente inverosimile, anche per come è mostrato l'approccio dei personaggi ad oggetti, situazioni, altre persone che non appartengono alla loro epoca. Joe Buchanan si adatta con estrema facilità alla Svizzera del XIX Secolo, lingua compresa. Mary Shelley sale senza paura su una "carrozza senza cavalli" del XXI Secolo; la vettura pensante di Joe è senza dubbio un elemento interessante : il regista, ad inizio anni '90, immagina come sarebbe stata l'automobile di 40 anni dopo, senza sbagliare di molto. Non ho trovato il livello della recitazione elevato; il doppiaggio è scarso. Joe Buchanan è interpretato dall'attore britannico John Hurt; Bridget Fonda è Mary Shelley. Mi trovo in difficoltà nel valutare quest'opera. Il regista riprende i temi del mito di Frankenstein e li amplia, creando un parallelo tra le azioni di Victor Frankenstein e Joe Buchanan; ma ciò si accompagna ad una messa in scena poco convincente, accompagnata da effetti speciali estremamente "rudimentali" in rapporto all'epoca di uscita del film; divagazioni quasi ingenue, come l'attrazione di Joe per il "mondo romantico" di Mary Shelley; un epilogo violento e nichilista. Un film fantastico curioso ed interessante ... ma con alcuni limiti.
venerdì 21 luglio 2023
ROGER CORMAN i film - Parte 9
THE TRIP 1967 / IL SERPENTE DI FUOCO
Paul Groves, regista televisivo, attraversa un periodo di crisi professionale, e non lo aiuta a uscirne la separazione dalla moglie Sally, sorpresa in compagnia di un altro uomo. Per vedere chiaro in se stesso e nelle cose, Paul decide di far ricorso all’LSD, e chiede a un santone suo amico, John, di assisterlo nel “viaggio” I due vanno a cercare lo spacciatore Max in un night-club psichedelico e, procuratasi la droga necessaria, tornano a casa di John, dove Paul prende l'acido. All'inizio, tutto sembra più bello: colori vivaci, paesaggi meravigliosi, un senso di pace. Poi cominciano ad apparire personaggi noti, come Sally e Glenn, una bionda conosciuta da Max. Quindi i sogni diventano incubi: continuamente inseguito da misteriose figure incappucciate, Paul passa attraverso singolari rapporti sessuali, cupe rievocazioni di riti medievali e una serie di visioni paranoiche in cui egli sembra prendere su di sé tutte le colpe del mondo. Spaventato, chiede a John di fermarlo, ma questi lo convince a continuare: l'incubo progredisce fino alla visione della propria morte e sepoltura. Al suo risveglio (almeno è quel che crede) Paul trova John ucciso, e preso dal panico e lascia precipitosamente la casa, vagando senza meta attraverso la città che, con luci e suoni, prolunga le sensazioni del “viaggio”. Ritrovato Max, viene a sapere che John è vivo e vegeto: sollevato, va a casa di Glenn, dove trascorre gli ultimi spiccioli di influsso psichedelico facendo l'amore. Svaniti gli effetti dell'LSD, Paul sente di essere un uomo nuovo, di stare per cominciare una nuova vita da vivere all'insegna dell'amore. Ma Glenn lo avverte: « Ora tutto ti sembra facile, ma aspetta domattina ... ». Per avere un'idea precisa di cos'e un “viaggio”, Corman prese personalmente l'acido. Il film ha una conclusione aperta, e il regista rifiuta di prendere posizione pro o contro l'uso della droga, ma l'A.I.P., casa produttrice del film, senza avvertire il regista aggiunse un prologo in cui una voce fuori campo avverte gli spettatori dei pericoli dell'LSD.
DE SADE 1969 / DE SADE - DE SADE
Donatien Alphonse Francois, marchese De Sade, firma un contratto di matrimonio con la bella Anne de Montreuil, per poi scoprire che si è invece impegnato a sposare la sorella Renée, di gran lunga più brutta di Anne. Quest'ultima si ritira in convento per un periodo di meditazione, e il marchese, trascurando la moglie non desiderata, si dedica a svariate pratiche sessuali con donne di ogni estrazione. Lo guida nella sua ricerca del piacere uno zio abate, corrotto e vizioso. Perseguitato dai de Montreuil, De Sade finisce a più riprese in prigione e in manicomio. Dopo essere riuscito finalmente ad avere Anne, viene definitivamente rinchiuso in carcere: prima di morire, chiede perdono a Renée. Corman aveva annunciato l'intenzione di tradurre in film un soggetto di Richard Matheson sulla giovinezza del marchese De Sade, da intitolarsi Theatre of the Macabre. Poi, preso da altri progetti, aveva abbandonato l'idea, prontamente ripresa dall'A.I.P. in coproduzione con una compagnia tedesca. La regia avrebbe dovuto essere affidata a Michael Reeves, ma la sua morte improvvisa costrinse la produzione a ripiegare su Richard Rush. Dopo svariate interruzioni e numerosi incidenti (John Huston, che interpretava la parte dell'abate zio, lasciò il set per non farvi più ritorno), la regia passò a Cy Endfield, che tuttavia non fu in grado di finire il film. L'A.I.P., che vi aveva investito grosse somme, si rivolse allora a Gordon Hessler, e finalmente toccò a Corman volare in Germania e portare a termine le riprese. Sarebbero sue alcune scene orgiastiche. Il nome di Endfield fu l'unico accreditato nei titoli di testa.
WHAT'S IN IT FOR HARRY - HOW TO MAKE IT - TARGET: HARRY 1969 / ISTAMBUL MISSION IMPOSSIBLE
Harry Black accompagna un uomo d'affari, Carlyle, a Istanbul a bordo del proprio aereo. Mentre Black si riposa nel suo hòtel Carlyle viene assassinato. Più tardi Black viene avvicinato per la strada da una giovane donna, Diane Reed; poi è assalito da due uomini che lavorano per un certo Mosul Rachi. Costui vuol recuperare una valigetta portata da Carlyle che crede caduta in mano a Black. Diane riesce a sapere che la valigetta contiene dei clichés per fabbricare banconote false. Diane lavora con Rachi. Black riparte per Monaco. Là, la figlia di Carlyle viene assassinata forse perché era in possesso dei clichés. Si viene però a sapere che questi sono nelle mani di Diane che vorrebbe venderli. Black, Rachi e la polizia cercano di recuperarli. Ma Rachi e Black cadono in una trappola tesa da uno degli sbirri di Rachi (a meno che non si tratti di un poliziotto). Riescono a fuggire e Diane propone a Black di partire con lei e con i soldi falsi. Black finge di accettare la proposta ma consegna Diane alla polizia. Rifiutato dalla ABC perché troppo violento per la televisione, per la quale era stato prodotto, il film usci alcuni anni dopo nelle sale cinematografiche con l'aggiunta di sequenze di nudi senza la complicità né di Gorman né della protagonista Charlotte Rampling. Fu un insuccesso e Corman chiese che il suo nome come regista fosse cambiato con quello di Henry Neill.
BLOODY MAMA 1970 / IL CLAN DEI BARKER - BLOODY MAMA
Kate “Ma” Barker è cresciuta nell'odio e nel cinismo: violentata dai fratelli all'età di sette anni, ha dedicato tutta la sua vita alla “educazione” dei quattro figli, Herman il sadico, Lloyd il drogato, Arthur il timido e Fred l'omosessuale. Esigendo da loro un'obbedienza assoluta, li instrada presto sulla via del crimine: durante la Depressione, lasciata la casa e abbandonato anche il marito, Ma Barker diventa una vera e propria capobanda organizzando una serie di rapine. Nel corso di una di queste Herman perde il controllo dei nervi e uccide un uomo. Per tranquillizzarlo, Ma dorme con lui. Scoperti dalla polizia per una disattenzione, lo stesso Herman e Fred vengono arrestati: in carcere, Fred cede alle attenzioni di Kevin Dirkman che, una volta uscito, diviene l'amante di Ma. Herman, contro il volere della madre, sposa Mona, una prostituta, e la porta in famiglia. Le imprese criminose si susseguono senza tregua: Lloyd violenta una ragazza, che poi viene annegata da Ma, Herman e Kevin in una vasca da bagno. Poco dopo, Lloyd muore per un'overdose. I Barker, per sistemarsi, tentano il colpo grosso: rapito il milionario Sam Adams Pendlebury, chiedono un forte riscatto, che viene pagato. Ma Barker vorrebbe uccidere il prigioniero, ma i figli la mettono in minoranza e lo rilasciano: adesso è Herman, a tutti gli effetti, il capo della banda. Per lasciar sbollire le indagini, i Barker si nascondono in una casa su un lago, ma Herman e Kevin mettono la polizia sulle loro tracce divertendosi a sparare con il mitra agli alligatori. Circondati dalle forze dell'ordine, i Barker vengono uccisi uno a uno. Herman si suicida, e Ma è l'ultima a cadere sotto i colpi dei poliziotti. Il film fu danneggiato commercialmente dal periodo dell'uscita, subito dopo Bonnie and Clyde (Gangster Story) di Arthur Penn, cui tutta la critica volle paragonarlo non traendone altro che indicazioni negative.
GAS-S-S-S!/ GAS-S-S-S… OR IT MAY BECOME NECESSARY TO DESTROY THE WORLD IN ORDER TO SAVE IT! 1970
Un gas sperimentale evapora nell'atmosfera per errore. Coloro che hanno più di venticinque anni vedono accelerarsi il loro processo di invecchiamento fino a morire nello spazio di pochi giorni. Avendo degli elementi reazionari trasformato il Texas in uno stato di polizia, Coel e Cilla decidono di lasciare la loro terra. Una volta in viaggio un moderno Billy the Kid ruba la loro macchina. Si accorgono che i giovani della loro generazione ripetono gli stessi errori del passato. Con quattro persone decidono di raggiungere una comunità hippie del Nuovo Messico. Dopo aver assistito a un concerto organizzato dalla FM Radio vengono catturati da Jason e dai suoi Nomadi, una ex-squadra fascista di football che vuol distruggere El Paso. Riescono a fuggire e incontrano il “ceto medio” al comando di Marshall McLuhan che li tratta come hippies sporchi. Al loro arrivo nella comunità, minacciata da Jason e dai Nomadi, Quant, il capo, si decide, suo malgrado, ad opporre violenza a violenza. Succede allora che un lampo si abbatte sulla terra che si squarcia e dalle sue viscere appaiono i cadaveri delle persone incontrate nel corso del viaggio. Un camion dell'esercito si ferma in mezzo alle fazioni nemiche e ne discendono eroi leggendari come John F. Kennedy, Martin Luther King, Che Guevara ed anche Edgar Allan Poe, con il suo corvo, benedicente i due gruppi. Dio discute con il Cristo del Nuovo Mondo che nascerà. Dopo alterne vicende il film andò in porto con molti tagli, (ad opera della American International Pictures), soprattutto delle sequenze riguardanti i dialoghi di Dio. Corman avrebbe voluto farne un film sulla controcultura ma vi rinunciò preferendo la commedia anche se con un copione a metà. Malgrado una costruzione a volte caotica Gas-s-s-s! ha dei momenti eccellenti ed è praticamente impossibile vederlo proiettare nelle sale degli Stati Uniti se non ricorrendo alle emittenti televisive.
venerdì 14 luglio 2023
ROGER CORMAN i film - Parte 8
THE TOMB OF LIGEIA/LIGEIA 1965 / LA TOMBA DI LIGEIA - LA TOMBE DE LIGEIA
Nel 1861 Ligeia, la giovane moglie di sir Verden Fell, muore, e il marito, nonostante le riserve del pastore sull'ateismo della defunta, la fa seppellire nel cimitero vicino alla chiesa. Un attimo prima che la bara venga sigillata per sempre, un gatto nero vi balza sopra miagolando mentre Ligeia spalanca gli occhi per un istante. Tempo dopo, la bella lady Rowena, nel corso di una caccia alla volpe, viene disarcionata andando a cadere proprio accanto alla tomba di Ligeia. Spaventata dalle tombe che la circondano e dai disperati miagolii di un gatto, Rowena perde i sensi. È Fell a soccorrerla e la giovane, nonostante il suo aspetto austero e il sinistro maniero che abita, si sente profondamente attratta da lui. I due si sposano, e tutto sembra procedere nel migliore dei modi. Ma, tornati dal viaggio di nozze, Rowena avverte il progressivo allontanamento di Fell, che senza motivo apparente si assenta ogni notte lasciandola sola. Ad accrescere i suoi timori, degli incubi notturni in cui vede Ligeia e il gatto la tormentano continuamente: una mattina, al suo risveglio, trova addirittura una volpe morta sul letto. Per uscire dalla solitudine che la stringe, Rowena rende partecipe delle sue apprensioni l'amico e ex-corteggiatore Christopher Gough che, insospettito, dissotterra la bara di Ligeia non trovandovi altro che una figura di cera. Rowena scopre per caso un passaggio segreto dietro uno specchio e, seguendolo, sorprende Fell tra le braccia del corpo conservato di Legeia. La donna, prima di morire, aveva ipnotizzato il marito portandolo a credere alla sua eterna sopravvivenza. Posseduto dallo spirito di Ligeia, Fell dà fuoco alla casa e cerca di uccidere il gatto. Mentre Christopher riesce a portare Rowena fuori da quel luogo, Fell e il felino, avvinghiati l'uno all'altro, muoiono nell'incendio. «Per me. Ligeia fu un ritorno alle origini. Mi sono riavvicinato alla linea di Poe e dei miei primi film, House of Usher, The Pit and the Pendulum e l'episodio Morella di Tales of Terror. Anzi, Morella e Ligeia sono molto vicini. Quello che era cambiato era il mio punto di vista. Prima ero persuaso che il mondo nel quale si muovevano i nostri personaggi fosse una pura creazione dello spirito (di Poe), l'immagine di un mondo dell'inconscio, e credevo che niente fosse reale. Ecco perche non giravo mai in esterni. Credevo che il minimo accenno realista non potesse che rivelare l'artificio del mondo che rappresentavo. Per Ligeia, invece, ho utilizzato per la prima volta nella serie Poe degli scenari naturali. Ne avevo abbastanza di paesaggi nebbiosi, e avevo un po' paura di ripetermi. Con Ligeia ho tentato un approccio tipicamente gotico. Ho trovato una vecchia abbazia vicino a Norfolk e la abbiamo girato gli esterni, ma ancora non so se le mie teorie sono giuste, se va bene introdurre elementi di realismo in questo tipo di film. E poi Ligeia, di tutti i miei film, è il più vicino a una vera storia d'amore. C'è un aspetto molto importante in Poe che in passato abbiamo considerato solo marginalmente, ed è il tema dell'amore perduto: Annabelle Lee, Leonora, Morella, Ligeia. Penso di poter definire Ligeia come una storia d'amore gotica». (R. Corman).
THE WILD ANGELS 1966 / I SELVAGGI - LES ANGES SAUVAGES
In California, una banda di motociclisti Hell's Angels è capeggiata da Heavenly Blues. Loser, uno della banda, si fa rubare la moto da dei motociclisti rivali, e perde anche il posto di lavoro a causa degli emblemi nazisti che porta addosso. Decisi a riprendersi la moto, gli Angels attaccano il ritrovo dei rivali e compiono la loro vendetta ma, durante l'inseguimento, Loser viene ferito seriamente da un poliziotto e portato all'ospedale. Heavenly e i suoi, nel corso di un'orgia, decidono di andare a riprendere il loro compagno, e cosi fanno. Ma Loser, privato della necessaria assistenza medica, muore di li a poco. Incuranti del rischio che comporta per loro esporsi in pubblico, gli Angels lo vogliono seppellire al suo paese natale: durante la cerimonia funebre, i convenzionali discorsi del pastore scatenano la reazionedella banda che, in chiesa, se la prende con il sacerdote facendolo finire nella bara. La giovane vedova viene violentata e il corpo di Loser preso per essere avvolto in un drappo nazista. La gente del posto, esasperata dall'atteggiamento degli Angels, li attacca, scatenando una rissa furibonda. All'arrivo della polizia, tutti i motociclisti si danno alla fuga: il solo Heavenly Blues, mormorando le parole “Non c'è posto in cui andare”, sceglie di restare, consapevole dell'inutilità della vita condotta fino ad allora. Verrà arrestato. “Ho voluto rivedere il film di Benedek The Wild One (Il selvaggio) che all'epoca avevo amato molto, per essere ben certo di non andare nella stessa direzione. Il film di Benedek mi è parso oggi vuoto di senso, gratuito, ma soprattutto trovo che è invecchiato enormemente. Restano, è chiaro, i saggi di bravura di Marlon Brando e di Lee Marvin. Solo per questo il film ha ancora qualche valore. Detto questo, il mio intento era tutt'altro quando ho cominciato a girare The Wild Angels, a partire anche solo dal fatto che ho girato totalmente in esterni e in ambienti naturali, mentre il film di Benedeck è stato girato quasi interamente in studio”. (R. Corman)
THE ST. VALENTINE'S DAY MASSACRE 1967 / IL MASSACRO DEL GIORNO DI S. VALENTINO - L'AFFAIRE AL CAPONE
Chicago, 1929: la città è divenuta capitale mondiale del crimine. Il numero dei delitti è impressionante: 918 in nove anni. Le bande, che grazie al proibizionismo hanno incassato fior di milioni, cercano continuamente di farsi lo sgambetto e assumere il controllo totale delle operazioni. La lotta maggiore si svolge tra Al Capone, re dei gangster, e Bugs Moran, un boss meno potente ma altrettanto intraprendente. La sua prima sfida consiste nell'inviare i suoi uomini di fiducia, Peter e Frank Gusenberg, in giro per i bar clandestini, obbligando i proprietari a comprare la sua birra invece di quella di Capone. Questi risponde colpo su colpo, ma si trova costretto ad un atto esemplare quando Moran fa uccidere Patsy Lolardo, suo personale amico e protetto. 11 14 febbraio 1929, mentre alcuni uomini di Capone si fingono contrabbandieri e vendono un carico d'alcool a Moran, il resto della banda, in uniformi da poliziotto, fa irruzione nel garage in cui ha luogo la transazione e, con spietata freddezza, uccide a colpi di mitra sette uomini di Moran. Capone, in viaggio in Florida per crearsi un alibi, viene a sapere che Moran non è tra i morti: è l'inizio della sua fine. I responsabili del massacro moriranno di morte violenta nei due anni successivi e Capone stesso, al centro della pubblica indignazione, verrà arrestato per frode fiscale, e morirà in carcere di una malattia venerea. Il film, prodotto dalla 20th Century Fox, permise a Corman di disporre di un budget assai più consistente del solito, circa 2.500.000 dollari. Ma il regista, ancorato alle sue vecchie abitudini di economia, riuscì a risparmiarne 400.000. La parte di Al Capone avrebbe dovuto essere interpretata da Marlon Brando, che poi rinunciò lasciando il posto a Jason Robards jr.
A TIME FOR KILLING / THE LONG RIDE HOME 1967 / ASSALTO FINALE - LA POURSUITE DES TUNIQUES BLEUES
Verso la fine della guerra di secessione, un gruppo di prigionieri sudisti riesce a fuggire dal Forte del maggiore Wolcott. Li guida il capitano Bentley, che ormai ha fatto dell'odio la sua ragione di vita. Durante la fuga, i sudisti si trovano sulla strada di un convoglio nordista: uccisi tutti gli uomini di scorta, fanno prigioniera Emily, fidanza di Wolcott, che si stava recando al Forte per incontrarsi con il maggiore. Bentley violenta la donna e quindi riprende il cammino, tenendo nascosta ai suoi uomini la notizia della fine della guerra, comunicatagli da un portaordini subito ucciso. Wolcott, sulle tracce dei fuggitivi, ritrova Emily che lo spinge a continuare l'inseguimento e a non dare tregua a Bentley. Infine, arriva il giorno dello scontro: i nordisti hanno la meglio e Bentley viene colpito a morte, ma ha il tempo di rivelare a Wolcott che anche Emily era a conoscenza della fine della guerra, e che lo ha spinto ad ucciderlo solo per motivi di vendetta personale. Corman, scaduto il contratto con l'A.I.P., firmò con la Columbia per portare sullo schermo un soggetto di Robert Towne intitolato The Southern Blade. Il regista intendeva esporre nel film il proprio personale punto di vista sulla guerra di secessione ma la Columbia, che proprio in quel periodo aveva avuto simili difficoltà per la realizzazione di Major Dundee (Sierra Charriba) di Peckinpah, cercò in ogni modo di rendere la vita difficile a Corman, costringendolo ad abbandonare il film dopo quindici giorni di riprese. Al suo posto fu chiamato Phil Karlson. Nei titoli di testa non rimane traccia del nome di Corman, così come di quelli dello sceneggiatore Robert Towne e del montatore Monte Hellman. Delle scene girate da Corman, restano quelle iniziali del Forte e quelle dell'imboscata al convoglio vicino al fiume.
venerdì 7 luglio 2023
ROGER CORMAN i film - Parte 7
X-THE MAN WITH X-RAY EYES 1963 / L'UOMO DAGLI OCCHI A RAGGI X - L'HORRIBLE CAS DU DOCTEUR X
Il dottor James Xavier, dopo anni di studi, è riuscito ad ottenere un siero che, iniettato negli occhi, consente la vista a raggi X. Venuto a sapere che, per la mancanza di risultati, i fondi destinati alle sue ricerche verranno sospesi, Xavier si sottopone personalmente all'esperimento, che ha pieno successo nonostante le riserve dei suoi collaboratori, il dottor Brant e la dottoressa Diane Fairfax. Eccitato per le possibilità che il siero gli apre, Xavier comincia a vedere attraverso la carta, attraverso i vestiti e quindi attraverso i corpi stessi: riesce così a diagnosticare un male impedendo al chirurgo di compiere l’operazione sbagliata. Nonostante la sua buona fede, viene radiato dall'albo per l'inosservanza dell'etica professionale. Intanto, i suoi occhi divengono sempre più sensibili e lo costringono a portare degli speciali occhiali piombati, mentre la sua testa è torturata da fortissime emicranie. I suoi amici vorrebbero impedirgli di continuare, ma Xavier si ribella e, durante una colluttazione, uccide accidentalmente Brant. Preso dal panico, lascia la città e si unisce a un Luna Park itinerante, dove Crane, il proprietario, cerca di sfruttare i suoi poteri non esitando a ricorrere al ricatto. L'arrivo della dottoressa Fairfax sistema le cose, e Xavier, alla ricerca di denaro per proseguire i suoi esperimenti e per trovare un antidoto, si reca a Las Vegas dove, grazie alla sua “vista” può vincere a qualsiasi gioco. Preso per un baro, viene inseguito dalla polizia fino sulle colline che circondano la città Coinvolto in un incidente automobilistico, Xavier perde gli occhiali e si ritrova a vagare nel deserto in mezzo a orribili visioni spettrali. Capitato in un tendone in cui si sta svolgendo la riunione di una setta religiosa, ascolta il predicatore pronunciare le parole: "Se i tuoi occhi ti danno scandalo, strappali Disperato, applica alla lettera la massima della Bibbia".
THE HAUNTED PALACE 1963 / LA CITTÀ DEI MOSTRI - LA MALEDICTION D'ARKHAM
Sul villaggio di Arkham sembra gravare una cupa maledizione: nel 1765, dopo la scomparsa di numerose giovani donne, lo stregone Joseph Curwen e la sua compagna Hester Tillinghast vennero bruciati sul rogo dopo la scoperta delle loro pratiche demoniache. Curwen, prima di morire, giurò di vendicarsi dei suoi giustizieri. Circa un secolo dopo, la dimora di Curwen viene riaperta da un suo discendente. Charles Dexter Ward, che somiglia all'avo in modo singolare. Lui e sua moglie Ann incontrano subito l'ostile diffidenza degli abitanti, con l'unica eccezione del dottor Marinus Willet che diventa loro amico. Ai margini del villaggio, Ward scopre la presenza di uomini e donne dalle fattezze mostruose, e apprende da Willet che si tratterebbe dei diretti discendenti di coloro che condannarono Curwen. Nella dimora che fu di Curwen, Ward comincia a subire strani cambiamenti di carattere: in particolare. si sente attratto dal ritratto dell'avo, e gradisce la compagnia di due presunti maghi, Simon Orne e Jabez Hutchinson. Sempre più posseduto dallo spirito di Curwen. Ward resuscita Hester e destina Ann ad essere sacrificata agli Dei Antichi, nonostante l'intervento del dottor Willet che viene fatto prigioniero. La gente del villaggio, fatta irruzione nella casa, dà fuoco al ritratto di Curwen, e cosi facendo libera Ward dal malefico influsso. Gli Dei Antichi e i loro viscidi servitori vengono ricacciati negli abissi della Terra, e tutto sembra tornare alla normalità. Ma, allontanandosi dalla casa in fiamme, Ward e Ann subiscono una orrenda metamorfosi: si trasformano infatti in Curwen ed Hester. The Haunted Palace, ultimo film americano del ciclo Poe, segna anche il tentativo di Corman di abbandonare l'opera dell'autore prediletto per accostarsi a quella di Howard Phillips Lovecraft, il creatore dei “mostri di Cthulhu” Il film è anzi il primo adattamento cinematografico di un racconto di Lovecraft. che divise con Poe la paternità della storia per motivi di produzione.
THE SECRET INVASION 1964 / CINQUE PER LA GLORIA - L'INVASION SECRETE
Il generale italiano Quadri è tenuto prigioniero dai nazisti nel carcere di Dubrovnik, allo scopo di impedirgli di convincere le sue truppe a rivoltarsi contro gli altri alleati tedeschi. Per liberarlo e abbreviare cosi la durata della guerra, l'Intelligence Service recluta, con la promessa dell'amnistia, cinque reclusi nelle prigioni del Cairo: Durrell, un assassino: Rocca, un boss del sindacato del crimine; Scanlon, esperto di esplosivi; Fell, un falsario; e Saval, ladro di oggetti d'arte. Al comando del maggiore Richard Mace, i cinque si mettono in contatto con i partigiani jugoslavi e riescono a scavare un tunnel sotto la prigione, ma i nazisti li scoprono e li fanno prigionieri. La fuga dall'interno del carcere è più complicata, ma il gruppetto riesce a scappare portando via anche il generale. Fell resta ucciso nell'azione, e durante la fuga anche Scanlon e Saval muoiono. Messisi in salvo, i superstiti scoprono che Quadri è stato ucciso dai nazisti, e che l'uomo che portano con sé è un impostore collaborazionista. Obbligato a rivolgersi ugualmente agli italiani, l'uomo cerca di convincerli a restare con i tedeschi e allora Durrell, travestito da nazista, lo uccide, riuscendo a far si che i suoi uomini si rivoltino contro i tedeschi. Durrell viene ucciso, e anche il maggiore Mace muore. L'unico sopravvissuto del commando è Rocca, ma la missione è stata compiuta con successo. II film, girato prima di The Dirty Dozen di Aldrich, ne anticipa i temi principali. Da notare un curioso richiamo, nella figura del falso generale, al Rossellini de Il generale Della Rovere. Sostanzialmente, The Secret Invasion è un remake del primo film di Gorman, Five Guns West.
THE MASQUE OF THE RED DEATH 1964 / LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA - LE MASQUE DE LA MORT ROUGE
Italia, secolo XII. Il principe Prospero, un nobile dedito al culto di Satana, si reca al villaggio per la riscossione dei tributi annuali. Incoraggiati dalla profezia di una misteriosa vecchia che annuncia la imminente fine della tirannia, Gino e Ludovico si ribellano, incorrendo nelle ire di Prospero che li condanna a morte. L'intervento di Francesca, figlia di Ludovico e fidanzata di Gino, induce Prospero a tornare sulla sua decisione: ma crudelmente il principe affida alla giovane il compito di scegliere chi dei due morrà e chi invece avrà salva la vita. La notizia che in paese è scoppiata un'epidemia di morte rossa differisce la decisione: fatte bruciare tutte le case, Prospero si ritira nel suo castello portando con se Francesca e, prigionieri, Gino e Ludovico. Invitati tutti i nobili della regione al castello. Prospero fa sigillare le porte in attesa che l'epidemia si estingua. Sua moglie Juliana, gelosa di Francesca, cerca di favorirne la fuga con Gino e Ludovico, ma il piano è scoperto e Prospero, durante un festino, ordina ai due uomini di combattere tra sé con cinque coltelli, uno dei quali è avvelenato. Ludovico, che tenta di attaccare il principe, viene da questi ucciso, e Gino è gettato fuori del castello. Mentre Juliana offre la sua vita a Satana, Prospero ha intenzione di iniziare Francesca alle pratiche demoniache. Ma il destino ha altri progetti: sulla via del villaggio, Gino incontra una misteriosa figura vestita di rosso che gli ordina di attendere Francesca per fuggire con lei. Lo straniero, la Morte Rossa, entra nel castello e contagia tutti i convitati, mentre Francesca può allontanarsi incolume con Gino. Compiuta la sua opera, la Morte Rossa si ritrova con le sue «sorelle» (Morte Nera, Morte Gialla ecc.) e ciascuna riprende il cammino in giro per il mondo. «lo non credo che Prospero sia la semplice incarnazione del Male. È solo un uomo che ha tracciato la propria linea di condotta basandosi su ciò che poteva vedere intorno a sé. Credo che non abbia fatto altro che fuorviarsi. Per come la vedo io, nessuno vince: né il Bene né il Male. C'è una frase che riassume molto bene l'ottica del film, ed è quando la Morte Rossa si rivolge a Prospero dicendogli che ogni uomo si crea il proprio Paradiso e il proprio Inferno». (R. Corman)
lunedì 3 luglio 2023
ROGER CORMAN i film - Parte 6
TALES OF TERROR 1962 / I RACCONTI DEL TERRORE - L'EMPIRE DE LA TERREUR
Morella - In seguito alla morte della moglie ventiseienne Morella, Locke si è rinchiuso nella solitudine e nel silenzio, rifiutando persino di vedere sua figlia Lenora, che da parte sua lo ritiene responsabile della morte della madre. Passati ventisei anni, Locke accetta di ricevere la visita di Lenora che, entrata nella stanza della madre, ne scopre il corpo mummificato. Quella stessa notte, lo spirito di Morella abbandona il corpo entrando in Lenora. Locke, udite le sue grida, si precipita nella sua stanza, ma non può fare altro che constatarne la morte. Vegliando il corpo, assiste terrorizzato alla metamorfosi di Lenora in Morella. Quest'ultima gli rivela di essere tornata per vendicarsi e Locke, tentando di fuggire, fa cadere un candelabro acceso che appicca il fuoco alla casa. Tutti muoiono tra le fiamme. The Black Cat - Montresor, un gretto ubriacone, trascura completamente la moglie Annabel. Che, esasperata, cede al corteggiamento di un fascinoso assaggiatore di vini. Fortunato. Venuto a conoscenza del fatto Montresor sfida Fortunato a una gara d'assaggio e, fattogli bere dell'Amontillado drogato, lo trascina in cantina e lo mura con Annabel in una cavità della parete. Ma il gatto nero di Annabel, da sempre ostile a Montresor, si insinua nella cavità e quando i poliziotti, su richiesta di Montresor, ispezionano la cantina, rivela con i suoi miagolii il segreto dell'assassino. The Facts in the Case of Mr. Valdemar - Essendo vicino a morire, Valdemar si è affidato alle cure di un mesmerista, Carmichael, perché con l'ipnosi riesca a tenerlo in vita anche dopo la morte. La moglie di Valdemar, Helene, ama il giovane dottore Elliot James, ma resta ugualmente fedele al marito. Col passare dei giorni. Valdemar sembra scosso da terribili sofferenze: Carmichael acconsente ad interrompere l'esperimento purché Helene lo sposi. La donna, disperata, accetta, ma Valdemar, risvegliato, si avventa su Carmichael e lo uccide. Poi, morto ormai da molti giorni, si decompone a vista d'occhio in un liquido vischioso che avvolge i due corpi avvinghiati.
THE TOWER OF LONDON 1963
Mentre Edoardo IV d'Inghilterra sta morendo il fratello gobbo, Riccardo di Gloucester. decide di sterminare tutti coloro che lo allontanano dal trono. Edoardo chiede all'altro fratello Clarence di proteggere i due giovani figli, ma Clarence muore assassinato da Riccardo con un pugnale che reca il sigillo della regina. Sospettando della moglie Edoardo nomina successore Riccardo al posto di Clarence. Riccardo, con l'aiuto del fedele Sir Ratcliffe, tenta di persuadere la governante di corte, Miss Shore, di contestare la legittimità dei due figli del re. Ma lei preferisce morire sotto la tortura piuttosto che diffamare la regina. Quest'ultima raduna truppe di scozzesi fedeli, al comando di Lord Stanley. Ossessionato dalla visione di Miss Shore, che gli appare insanguinata, Riccardo diventa pazzo e uccide la moglie Anna. Soffoca i due giovani eredi al titolo nella torre di Londra e si proclama re. A Bosworth incontra l'armata degli oppositori e i fantasmi delle sue vittime che si ergono contro di lui. Il suo cavallo si impenna e lui muore trafitto dalla scure di un soldato morto. Si compie cosi la profezia che gli prediceva una morte violenta. Il film fu commissionato a Corman dal produttore indipendente Edward Small che gli propose questo remake dell'altro film di Rowland V, Lee The tower of London del 1939. Considerando la debolezza della sceneggiatura Corman e Vincent Price, protagonista del film, decisero di farne una farsa macabra Parodiando al contempo Shakespeare e il film di Lee con alcune sequenze di grande effetto.
THE YOUNG RACERS 1963 / I DIAVOLI DEL GRAN PRIX
Lo spericolato corridore automobilistico Joe Machin è un donnaiolo impenitente, sempre impegnato ad ingannare la moglie Sesia servendosi di suo fratello Robert per coprirsi le spalle. Un altro pilota, Steve Children, che è anche scrittore, arriva a Montecarlo per il Gran Premio e trova la sua fidanzata Dominique tra le braccia di Joe. Deciso a fargliela pagare, pensa di scrivere un libro che dovrebbe rivelare pubblicamente la vera indole del campione' Machin e, per studiarlo più da vicino, se lo fa amico seguendolo in ogni corsa. Joe scopre il progetto di Steve ma, durante la corsa di Aintree, avviene un incidente in cui entrambi restano coinvolti: Steve perde il controllo dell'auto e Joe, per non travolgerlo, finisce fuori strada ferendosi gravemente. Informato da Robert del generoso atto di Joe. Steve rinuncia al libro: quando Machin, completamente guarito, uscirà dall'ospedale, i due diventeranno amici inseparabili. Joe tornerà da Sesia, rimasta in paziente attesa, mentre Steve sposerà la sua segretaria.
THE RAVEN 1963 / I MAGHI DEL TERRORE - LE CORBEAU
Inghilterra, secolo XV. Il dottor Erasmus Craven, un mago dai molti poteri, ha abbandonato le arti magiche dalla morte della giovane moglie Lenore. Ma una sera riceve una strana visita: un corvo parlante entra dalla finestra e gli rivela di essere un mago, Adolphus Bedlo, mutato in uccello da un terzo mago, il potente Scarabus, che aveva avuto l'ardire di sfidare. Bedlo chiede aiuto a Craven, che gli restituisce sembianze umane, ed ha poi la sorpresa di sapere che una donna in tutto somigliante al ritratto di Lenore vive nel castello di Scarabus. Craven e Bedlo si mettono in viaggio per raggiungere il castello, accompagnati dai rispettivi figli Estelle e Rexford. Giunti al castello, vengono accolti amichevolmente da Scarabus che però, alla prima occasione, li fa prigionieri minacciando di torturare Estelle se Craven non gli rivelerà certi segreti magici. Intanto, Craven ha scoperto che Lenore non é affatto prigioniera di Scarabus, ma si è finta morta per poter scappare con il mago più potente. Bedlo, che doveva attirare Craven al castello, non vuole più assecondare i disegni di Scarabus e cerca di tirarsi indietro, ma viene nuovamente trasformato in corvo. In queste sembianze, riesce a recidere i legacci di Craven, che sfida Scarabus a un duello di magia. La magia buona di Craven ha la meglio, e Scarabus resta nel castello in rovina con Lenore, che il marito non ha voluto riprendere con sé. I vincitori lasciano il castello; Craven porta con sé anche il corvo, mostrando però di non avere alcuna fretta di ridargli le sembianze di Bedlo. lo e Matheson ne avevamo abbastanza dei soliti adattamenti da Poe, e cosi decidemmo di giocare fino in fondo la carta della parodia. Fu davvero un piacere assistere alle riprese e osservare ciò che accadeva tra i nostri attori. Vincent Price è un gentleman estremamente raffinato, dotato di un acuto senso dell'umorismo, e abituato a seguire abbastanza da vicino i dialoghi. Boris Karloff era un professionista in tutti i sensi, e memorizzava alla perfezione tutte le sue battute. Peter Lorre, al contrario, coglieva più o meno il senso, ma si lasciava andare costantemente ad improvvisare, aggiungendo qua e là battute o gesti a getto continuo. Ci sbellicavamo tutti dalle risate. Vincent adorava tutto questo e ne approfittava per improvvisare a sua volta, mentre il povero Boris, meticoloso fino all'incredibile, non riusciva a raccapezzarsi. Per fare un esempio, Vincent scende con Peter (che aveva addosso le ali da corvo) in cantina, e all'apparire della ragnatele, Peter improvvisa: “Difficile da tenere pulito, eh? ”. (R. Corman)
THE TERROR 1963 / LA VERGINE DI CERA
Smarritosi nei meandri della costa baltica, l'ufficiale napoleonico Andrè Duvalier perde i sensi a causa della stanchezza, e trovandosi in uno stato di semi-incoscienza intravede una giovane donna che sparisce nel mare. Duvalier sviene di nuovo, e al suo risveglio si trova nella casa di una vecchia. Non riuscendo a spiegarsi le ripetute apparizioni della giovane, viene a sapere da Gustaf, servo deficiente della vecchia, che la ragazza vive nel castello del barone von Leppe, e decide di recarsi in visita al castello. Qui vede un ritratto perfettamente somigliante alla giovane, ma von Leppe gli rivela che si tratta di sua moglie, morta anni prima, e insiste perché l’ufficiale lasci il castello. Duvalier se ne va ma, trovato Gustaf morente che lo implora di cercare la giovane prima che sia troppo tardi, torna al castello, e può parlare con la misteriosa donna che accetta di seguirlo. Sparita nuovamente, Duvalier viene a sapere la verità da Stefan, servitore di von Leppe: sua moglie è effettivamente morta assassinata da lui, ma la maledizione di una strega (la vecchia) lo condanna a vederla sempre vicino a sé nel castello. Inoltre, il vero barone è morto da tempo, ucciso da Erik, figlio della vecchia creduto morto da vent'anni, che ne ha preso il posto. Mentre Erik e Stefan annegano nei sotterranei del castello invasi dall'acqua. Duvalier porta via con se la ragazza che però, appena fuori del castello, si decompone sotto i suoi occhi sciogliendosi come cera. “Tutto cominciò una domenica di pioggia. Avevo un week-end libero prima dell'ultima settimana di riprese di The Raven. Dovevo giocare a tennis, quando cominciò a piovere. Vagando tra le scene del castello, mi dissi che sarebbe stato un peccato distruggere tutto avendolo utilizzato una sola volta. Se avessi potuto ottenere da qualche attore due giorni di riprese in più, e in cinque giorni una traccia di sceneggiatura, sarei forse riuscito in cosi poco tempo a girare un altro film ”. (R. Corman)
martedì 27 giugno 2023
ROGER CORMAN i film - Parte 5
HOUSE OF USHER 1960 / I VIVI E I MORTI - LA CHUTE DE LA MAISON USHER
Alla ricerca della fidanzata Madeline Usher, scomparsa da Boston, il giovane Philip Winthrop arriva alla dimora della famiglia Usher, una grande casa che sorge vicino a una palude. Roderick Usher, fratello di Madeline, informa Philip che la giovane ma si oppone decisamente alle nozze e invita Winthrop ad andarsene al più presto. Ma Philip non crede alla maledizione degli Usher che dovrebbe causare la morte imminente di Madeline, e decide di trattenersi qualche giorno per convincere la donna ad andarsene con lui. Sfuggito fortunosamente a strani incidenti, Philip, nonostante le raccomandazioni del servitore Bristol, visita con Madeline la cripta di famiglia, sfuggendo per poco alla caduta improvvisa di una bara. Madeline sviene e viene riportata in camera. dove Philip la convince a fuggire con lui: ma, tornato a prenderla, la trova morta. Roderick insiste perché sia sepolta subito, e così avviene. L'indomani mattina, dopo un incubo notturno, Philip apprende da Bristol che Madeline andava soggetta a crisi di catalessi, e accusa Roderick di averla sepolta viva. Roderick non nega, affermando di aver agito per amore della sorella, che adesso realmente morta. Ma Philip si ribella e, sceso nella cripta, trova delle tracce di sangue che portano ad un passaggio segreto. Madeline, completamente impazzita, cerca di ucciderlo, mettendosi poi alla ricerca di Roderick. Scoppia un violento temporale, e una crepa nel muro della casa diviene via via sempre più profonda. Mentre il tetto crolla su Madeline e Roderick, Bristol fa uscire Philip e torna a morire con gli ultimi Usher. Philip fa appena in tempo ad allontanarsi: volgendosi indietro, vede la casa sprofondare per sempre nella palude nebbiosa. “Tutto fu girato in studio. Per me, l'universo di Poe è it mondo dell'inconscio. Pensavo che mi sarebbe stato più facile ricreare questo inconscio in mezzo a scenografie artificiali piuttosto che in pieno giorno. Non volevo in alcun modo girare in esterni: tutto il film doveva galleggiare in un'atmosfera irreale. Quando c'è stato bisogno di una inquadratura in esterni, come per l'arrivo di Mark Damon al castello, mi sono messo alla ricerca di un paesaggio che fosse come un simbolo. Sulle colline intorno a Hollywood un incendio aveva devastato una parte di terreno, e noi utilizzammo quella distesa desolata. Si rivelò perfettamente intonata all'atmosfera del film” . (R. Corman)
SKI TROOP ATTACK 1960
Durante la seconda guerra mondiale una pattuglia di ricognizione americana, comandata dal luogotenente Factor, si avvicina, a molta distanza, alle linee tedesche. Sperano di far saltare un ponte d'importanza vitale per il trasporto di munizioni dell'armata di von Runstedt. La pattuglia di sciatori subisce l'attacco dei tedeschi. Dopo un combattimento corpo a corpo i superstiti americani raggiungono il loro obiettivo. Dopo vari film dell'orrore e di fantascienza Corman si decise a realizzare un film di guerra. Le riprese in pieno inverno furono particolarmente dure e sfinirono la troupe. Non potendo ingaggiare comparse professionali per le sequenze delle battaglie si ricorse all'aiuto di due scuole di sci rivali per rappresentare americani e tedeschi e la loro rivalità giovò all'autenticità dell'azione.
ATLAS 1960 / ATLAS, IL TRIONFATORE DI ATENE
Da più di tre mesi l'antica città di Thenis è assediata dal tiranno Praximedes, riuscendo a resistere coraggiosamente. Allo scopo di evitare altre gravi perdite, l'arconte Talectos e Praximedes si accordano per risolvere la guerra con un singolo duello tra i campioni delle due parti. Il campione di Thenis Indros, figlio di Talectos. Praximedes, grazie anche all'intervento della sua affascinante amante Candia, convince Atlas, l'eroe dei giochi olimpici, a combattere per lui. Atlas sconfigge Indros e Praximedes può fare il suo ingresso a Thenis. Venendo meno alle sue promesse di clemenza, Praximedes, spalleggiato dal suo consigliere Garnis, progetta un complotto per eliminare Talectos. Atlas si rende conto di aver scelto la parte sbagliata e, seguito da Candia innamoratasi di lui, stringe alleanza con Indros cominciando a radunare delle truppe ribelli. Praximedes riesce a far prigionieri Indros e Atlas, che vengono però liberati dai cittadini insorti. La battaglia finale vede Atlas sconfiggere e uccidere Praximedes, facendo cosi tornare la pace a Thenis. Atlas e Candia, nonostante l'invito di Indros a rimanere, lasciano Thenis verso nuove avventure. Corman avrebbe dovuto disporre di maggiori mezzi per girare il film, ma il fallimento del coproduttore greco lo costrinse a rivedere tutto il piano di lavorazione e a tornare alle sue vecchie abitudini di rapidità ed economia. I dialoghi forniscono delle brillan ti giustificazioni alla scarsezza scenografica del film: Atlas chiede a Praximedes: “Perché il vostro paese sembra tutto una rovina?”, e Praximedes risponde: “Sono 600 anni che siamo in guerra. Ci é mancato il tempo di ricostruire”.
THE PIT AND THE PENDULUM 1961 / IL POZZO E IL PENDOLO - LA CHAMBRE DES TORTURES
Spagna, secolo XVI. Per avere maggiori notizie sulla recente morte di sua sorella Elisabeth, Francis Bernard fa una visita al castello del cognato Nicholas Medina. e viene cosi a sapere dallo stesso Medina che Elisabeth era stata come stregata dalla lugubre atmosfera del castello. Una notte, chiusa nel sotterraneo costruito dal padre di Medina al tempo dell'Inquisizione, Elisabeth era rimasta chiusa in una “vergine di Norimberga”, morendo di terrore. La spiegazione non soddisfa pienamente Francis, tanto più che Medina è ossessionato dal pensiero di aver seppellito la moglie ancora viva, sorte già toccata a sua madre colta dal padre in adulterio. Francis si trattiene al castello, facendo la conoscenza del dottor Leon, miglior amico di Medina. Una notte, questi è svegliato da una voce di donna che lo chiama: sceso nella cripta, vede Elisabeth uscire dalla tomba, e impazzisce dal terrore. In realtà, Elisabeth non è morta e, d'accordo con Leon, suo amante, ha architettato la messinscena per impossessarsi dei beni del marito. Medina, ormai pazzo, si identifica nel padre, ugualmente ingannato anni addietro: getta Leon in un pozzo e chiude Elisabeth nella «vergine». Francis, sopraggiunto nel sotterraneo, viene immobilizzato e legato a un tavolaccio verso il quale scende oscillando la lama mortale di un pendolo affilato. Un attimo prima che la lama lo uccida, Francis viene salvato dall'intervento di Maximilian, il servitore, e di Catherine, sorella di Medina. Questi precipita nel pozzo mentre Catherine, decidendo di chiudere per sempre il sotterraneo, condanna a una morte lenta e terribile Elisabeth, di cui ignora la presenza nella £vergine di Norimberga”
THE INTRUDER 1962 / L'ODIO ESPLODE A DALLAS
Londra, secolo XIX. Guy Carrell, un ricercatore scientifico, è ossessionato dal terrore di essere sepolto vivo, come è convinto sia accaduto a suo padre. Dopo aver annullato la data delle sue nozze con Emily Gault, figlia del suo maestro Gideon Gault, si ritira nella sua casa di campagna seguito dalla sorella Kate, iniziando a dedicarsi alla pittura di soggetti funerei e macabri. Emily, recatasi a trovarlo, lo convince a mantenere l'impegno nuziale: Guy si piega alle richieste della fidanzata ma, subito dopo la cerimonia, dà ordine che gli venga costruita una speciale cripta dotata di ogni mezzo per uscire senza conseguenze da una inumazione prematura. Un dottore amico di Guy, Miles Archer, parla con Emily convincendola ad esigere la distruzione dell'edificio. in quanto la situazione ossessiva di Guy potrebbe portarlo rapidamente alla follia. Guy, a malincuore, accetta, e la cripta viene distrutta. Per rassicurarlo completamente, Miles induce Guy ad aprire la tomba del padre per convincersi che non si trattò di seppellimento prematuro: ma all'apertura della cripta, uno scheletro cade addosso a Guy, che si accascia al suolo senza vita. Miles e Gault accertatane la morte dispongono per la sepoltura, che dovrà avvenire, ormai distrutta la cripta. sottoterra. Ma Guy è ancora vivo e, quando due profanatori di tombe aprono la sua bara, si getta su di loro e li uccide. Si vendica quindi del dottor Gault, uccidendo anche lui; quindi trascina Emily nella landa e la seppellisce viva. Miles, scoperto il corpo di Gault, si getta all'inseguimento e, raggiunto Guy, ingaggia con lui una lotta. Quando sta per soccombere, è salvato dall'intervento di Kate, che uccide il fratello ormai impazzito, pur sapendo che tutta la responsabilità dei fatti ricade su Miles ed Emily, complici nel tentativo di eliminare Guy ed appropriarsi del suo patrimonio.