venerdì 5 maggio 2023

Charles Le Brun

Pittore, nato a Parigi il 24 febbraio 1619, morto ivi il 12 febbraio 1690. Dopo breve tirocinio presso Simon Vouet, fu lungamente in Italia (1642-1646) subendovi l'influsso di Raffaello, dei bolognesi, del Poussin. Tornato in patria seppe conquistarsi il favore del Colbert e di Luigi XIV; e per trent'anni, con il titolo di primo pittore del re (1662), dominò tutta la scuola francese. Fondò, sul modello dell'Accademia di S. Luca, l'Accademia di scultura e pittura, vivaio per lui di docili collaboratori. La sua opera personale comprende numerosi quadri di cavalletto, eseguiti particolarmeme agl'inizî e alla fine della sua carriera, di soggetto religioso o storico, anche ritratti (Berlino, Museo), spesso con colorito smorto e freddo, e con disegno talvolta inespressivo, ma sempre con senso decorativo e con sapiente composizione; qualità che si affermano anche meglio nei complessi decorativi del palazzo del presidente Lambert (Parigi, circa 1650), del castello di Vaux (1658-1661), del Louvre (Galleria di Apollo, 1661), dei castelli di Sceaux (1674), di Marly (1681-1686) e specialmente di Versailles, dove il L. B. fu occupato dal 1674 al 1686. La collezione dei suoi disegni che permette di seguirne l'opera (la più gran parte si trova al Louvre) è ingente. Forniva di modelli anche gli scultori; fissò in gran parte il programma delle sculture dei giardini di Versailles; diede disegni per la tomba della propria madre (Parigi, chiesa di Saint-Nicolas-du-Chardonnet), eseguita dal Tubi e dal Collignon. Specialmente come direttore della manifattura dei gobelins, si rivelò grande decoratore e animatore. Gli si debbono, fra altre, le serie di arazzi delle Stagioni, delle Case Regnanti, della Storia del Re. Disegnò anche tutto il mobilio reale e il vasellame d'oro, poi distrutto (1689). Morto il Colbert, il L. B. cadde a poco a poco in disgrazia e nell'isolamento.


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