sabato 2 maggio 2020

NAMIBIA: THE STRUGGLE FOR LIBERATION – Charles Burnett

Namibia: The Struggle for Liberation racconta la storia di Sam Nujoma, primo presidente della Namibia, che ha combattuto tutta la vita per l'indipendenza del suo paese oppresso dal governo Sudafricano.
1945: il giovane Samuel Nujoma, interpretato da Carl Lumbly, incontra dei ragazzi che cantano una canzone per l’indipendenza della Namibia e ricorda il suo passaggio all’età adulta avvenuto pochi anni prima, nel 1938, con il pericoloso viaggio di iniziazione alla salina. Ampi spazi e immagini color seppia caratterizzano i primi momenti di Namibia: The Struggle for Liberation: il giovane Samuel si trova nella zona contesa di Walvis Bay e inizia ad avvicinarsi alla politica. Qui conosce Padre Elias, interpretato da Danny Glover, che incontrerà successivamente a Windhoek dove - 
nel corso di una protesta pacifica e disarmata - dodici persone rimangono uccise dall’esercito sudafricano che spara sulla folla: uno degli episodi chiave del percorso umano e politico di Nujoma, più tardi costretto all’esilio.
Da questo momento Sam rappresenta la voce della Namibia presso le Nazioni Unite, dove lotterà per quasi trent’anni per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Dopo il massacro di Shaperville, nel 1960, in Egitto inizia l’addestramento dell’esercito della SWAPO (South-West Africa People’s  Organisation) con il supporto di Cuba e dell’Unione Sovietica. Lo scontro tra Sudafrica e Namibia diventa quindi un’altra delle tante rappresentazioni di una guerra più vasta, quello tra le super potenze, tra Unione Sovietica e USA: i sudafricani, i nemici, incarnati nell’accento duro degli afrikaans, diventano in questo contesto i nemici spietati da combattere.

Burnett usa un linguaggio visionario che raccoglie sessant'anni di storia africana attraverso gli occhi di un personaggio fuori dal comune. Si tratta del primo film prodotto dal governo della Namibia, uno sforzo economico notevole ed una scommessa della cinematografia africana.
Charles Burnett è un regista di colore, originario del Mississippi, il cui cinema si è sempre sottratto alle logiche di mercato. Con le sue opere ha dipinto un ritratto duro e tutt'altro che convenzionale della vita afro-americana contemporanea, con chiari spunti – lo afferma orgogliosamente lui stesso - d'ispirazione neorealista. Il suo Killer of Sheep (1977) è stato acclamato in patria e all'estero senza mai ottenere il favore delle grandi distribuzioni. Nel 1990 realizza To Sleep With Anger, altro caposaldo della sua filmografia. 

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