venerdì 19 luglio 2013

La Castrazione dei Desideri

L'uomo dei desideri è stato scacciato dal suo corpo dal lavoratore in cui si è trasformato. L'economia non ha potuto prendere il potere se non economizzando la vita, trasformando l'energia libidica in forza di lavoro, gettando l'interdetto sul godimento, sulla gratuità naturale in cui il desiderio si compie e rinasce senza sosta.
Le pulsioni del corpo - i bisogni primari di nutrirsi, di muoversi, di esprimersi, di giocare, di accedere al piacere sessuale - sono stati irregimentati in una guerra di conquista dedicata al profitto ed al potere.E' una guerra che, pur non riguardandoli affatto, li colpisce tuttavia fin nella loro volontà di sfuggirle.
Separato dai suoi desideri di realizzazione, l'individuo ritrova di fronte a sé soltanto le molteplici modalità della sua morte. Il lavoro diventa un comodo suicidio, con un'ipocrisia tutta sociale: comincia col togliere l'essenziale della vita e la routine fa il resto.
Se non esistesse nel cuore dell'infanzia una così precisa castrazione, credete forse che tante generazioni avrebbero permesso, con la loro servitù volontaria, tante tirannie secolari?

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