Pendolaria, villaggio situato in Inghilterra, sulla linea ferroviaria Portsmouth-Waterloo Station, dove un pendolare può trovare tutto ciò che brama. Fu realizzato da un lontano discendente dello scienziato inglese Merlino, per favorire i pendolari stanchi, particolarmente il lunedì mattina. Il pendolare dagli occhi semichiusi getta appena un'occhiata dal finestrino sporco di seconda classe, e all'improvviso il panorama diviene luminoso, quasi abbagliante. Il treno si ferma con dolcezza, senza scossoni, le porte si aprono senza rumore e per l'aria si diffonde una musichetta che ricorda i romantici film di terza visione della domenica pomeriggio. Sceso, ogni pendolare trova il proprio sogno segreto. Può essere una spiaggia di sabbia morbida dove si frangono dolcemente onde orlate di spuma; oppure una comoda poltrona accanto al caminetto, con un bicchiere di ottimo whisky, un cane giallo accoccolato e l'ultimo romanzo di Agatha Christie, con un numero infinito di pagine; o ancora il posto migliore alla finale dei campionati mondiali di calcio. Un uomo d'affari di Woking trovò un trenino elettrico lungo un miglio con un assortimento vastissimo di vagoni. Un capufficio di Surbiton trovò un piccolo giardino alla francese, già concimato e pronto per piantarvi le rose. Una commessa di Liphook trovò le rovine di un grande supermercato, da cui si levava ancora qualche fil di fumo; accanto, una bella toga bianca e un'arpa romana, a sua disposizione. I viaggiatori possono andarsene in qualsiasi momento; il treno li ricondurrà alla stazione di Waterloo senza un secondo di ritardo. (Elsepeth Ann Macey, London 1955)
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