Donovan realizza lo splendido doppio album cofanetto A Gift from A Flower to A Garden, 13° in Gran Bretagna e 19° negli USA, che segna il momento più dolce della sua carriera. Anche Jennifer Juniper, pubblicato un mese dopo, possiede le saudenti melodie che ormai appartengono a questo artista: Il pezzo esce abbinato a Poor Cow, tema dominante del film omonimo. Il disco è 5° nel Regno Unito e 25° negli USA. Donovan sta ottenendo anche nel nostro paese, grazie a Mellow Yellow, spinge la casa discografica e richiedergli una versione italiana di questa canzone d’amore.
Jennifer Juniper, sta seduta immobile
Lei sta dormendo? Non penso
Sta respirando? Si, molto piano
Cosa fai, Jennifer, amore mio?
Jennifer Juniper, cavalca una cavalla pezzata
Jennifer Juniper, lillà nei suoi capelli
Sta sognando? Si, penso di si
È carina? Si, moltissimo
Cosa fai, Jennifer, amore mio?
Sto pensando a come sarebbe se mi amasse
Sai solo dopo questa canzone felice è arrivata
E mi piace che qualcuno provi a dirti
Jennifer Juniper, capelli di lino dorato
Jennifer Juniper aspetta quello che le manca
Lei ti piace? Si, mi piace, Signore
L'ameresti? Si, l'amerei, Signore
Cosa fai, Jennifer, amore mio?
Jennifer Juniper, Jennifer Juniper, Jennifer Juniper
Jennifer Juniper vive sulle colline
Jennifer Juniper sta seduta immobile
Sta dormendo? Io non credo
Sta respirando? Si, ma molto piano
Cosa fai, Jennifer, amore mio?
Jennifer Juniper, Jennifer Juniper, Jennifer Juniper
Jennifer Juniper, Jennifer Juniper, Jennifer Juniper
Nato come anti-Dylan made in Scotland negli anni della protesta, Philip Leitch, in arte Donovan (Glasgow, 1946), deve il suo sccesso ad una celebre puntata del programma Tv «Ready, Steady, Go!» nel gennaio 1965; dove Donovan vi appare con giubbotto di jeans e cappello alla «Help! », con una chitarra che adatta il vecchio motto di Woody Guthrie («quest'arma uccide i fascisti») eliminando ogni riferimento politico. Il brano che esegue, Catch The Wind, è una intimistica ballata di piccolo malessere giovanile che si accompagna ad altri Pezzi (Universal Soldier, Ballad Of A Crystal Man, The War Drags On) di generica protesta antimilitarista; ma in repertorio non c'è solo quello, anzi, prevale una linea di squisite ballate d'amore cantate con voce sussurrante, da Colours a Turquoise a To Sing For You. I brani circolano su numerosi 45 giri e vengono raccolti dalla Pye in una coppia di album (What's Bin Did And What's Been Hid e Fairytale, entrambi 1965) che nel corso degli anni verranno rimescolati più volte, con grande disordine. Nel dicembre del 1965 Donovan si lega al manager Mickie Most e comincia a proporre una nuova immagine di sé, abbandonando il dylanismo di facciata ed esplorando piuttosto i territori della nuova canzone «progressiva» con riferimenti alla cultura delle droghe. Un viaggio negli Stati Uniti con esibizioni in gruppo (il batterista 'Candy' John Carr e il giovane Shawn Phillips alla chitarra) rafforza i nuovi convincimenti dell'artista, che trova presto nuovo e più vasto pubblico: Sunshine Superman (in origine To Paul And John, dedicata ai Beatles) e Mellow Yellow (con arrangiamento di John Paul Jones e accompagnamento vocale di Paul McCartney) ottengono straordinario successo in particolare negli Usa, vendendo più di un milione di copie con maliziosi ammiccamenti al mondo delle droghe dentro una confezione di orecchiabile pop. I due hit intitolano anche due buoni album dove Donovan spende la sua ispirazione migliore, in equilibrio fra tenerezza folk e curiosità psichedelica: Sunshine Superman (Epic 1966) contiene un classico del rock acido come Season Of The Witch e una bella dedica ai Jefferson Airplane (Fat Angel), mentre in Mellow Yellow (Epic 1967) spiccano la ballata romantica Sand & Foam e una dedica all'amico Bert Yansch dei Pentangle, House Of Yansch. L'infatuazione psichedelica svanisce nel corso del 1967 e con quella anche il successo: i nuovi 45 giri, Epistle To Dippy e There's A Mountain (con un arrangiamento vagamente latino), falliscono il grande colpo nelle classifiche, mentre l'artista rinnega il trascorso amore per la droga e si dedica piuttosto alla meditazione trascendentale del Maharishi Yogi, sulle orme degli amici Beatles. Nel febbraio del 1968 partecipa anche lui al pubblicizzato viaggio indiano di Lennon e McCartney, mentre la Epic pubblica un doppio album, A Gift From A Flower To A Garden, dove le passate tensioni stemperano in delicate melodie intimiste, con accenti di filastrocca. Su quella strada di felice regressione muovono i 45 giri successivi, che non ripetono più i fasti del 1966 ma trovano ancora buona accoglienza: da Wear Your Love Like Heaven a Jennifer Juniper, da Hurdy Gurdy Man (che intitola anche un buon album, nel 1968) a Lalena fino a To Susan On The West Coast Waiting e ad Atlantis che nel 1969 chiudono l'epoca d'oro del personaggio
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