lunedì 18 ottobre 2021

VOLUTTÀ - Massimo Bontempelli

Dormi, corpo, dormi

Che a difenderti ci penso io.

Mangia il sonno a mascelle piene.

Ninna, nanna, corpo mio.

Sdraiati nel fango si sta tanto bene.

Tu ci dormi come un dio.

Quest’è un mio braccio. E questo un osso.

Questo non capisco cos’è.

Questa mano dura e nera

è d’un vicino o mia di me?

Dov’è la testa?

non è la mia questa.

Eccola qui — la bocca — il naso.

Dormi, corpo, ci sei tutto.

Ah non sapevi — prima —

com’è bello grattarsi tutto

poi lasciarsi andare giù

caro corpo mio stanco e sporco

che sbragato nel fango dormi

il più bello de’ tuoi sonni.


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