martedì 23 marzo 2021

Il Potere del Cobra

Tra i serpenti, quello degno di maggiore attenzione è il cobra. Si afferma che, in genere, i morsi del cobra producano profondi cambiamenti mentali, con intensificazione delle percezioni e aumento del livello fisiologico di energia. Un uso tradizionale del veleno di cobra è quello praticato in India da  religiosi, i quali lo fumano, spesso in miscela con Cannabis indica, dopo aver seccato le ghiandole velenifere o averlo estratto e cristallizzato; i serpenti utilizzati sarebbero il cobra reale (Ophiophagus hannah) e il cobra indiano comune (Naja naja). Sembra che questa pratica derivi da una più antica; infatti, un testo indiano dell' VIII secolo  d.C., Sarngadhara Samhita, paragona la droga bhanga (bang, identificata con la canapa indiana) alla saliva del serpente, alludendo in questo modo alle proprietà psicoattive del veleno di serpente, presumibilmente il cobra. Il veleno dei cobra (isolato da un alto numero di specie, in particolare del genere Naja) è costituito essenzialmente da cardiotossine e neurotossine quali acobrotossina, clorotossina e caribdotossina, che agiscono sulla trasmissione del segnale nervoso, bloccandolo anche in modo irreversibile. Il veleno dei cobra è costituito per lo più da proteine, per cui anche in questo caso sarebbero distrutte dal calore della combustione, a meno che non si convertano in altri composti attivi, come evidenziato nel caso del veleno di scorpione fumato. Per il veleno del cobra comune sarebbero riportati effetti afrodisiaci; per esempio, a Saigon si trova un vino di cobra e a Hong Kong un preparato a base del contenuto della vescica biliare del rettile, contro l'impotenza e per aumentare la libido. 



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