Era il 1967 i NICE si formano come gruppo di accompagnamento per la cantante nera americana P.P. Arnold, visto il successo personale si saparano dalla cantante e preparano il loro primo disco THE THOUGHTS OF EMERLIST DAVJACK, un nome fittizio che cmette insieme i nomi dei componenti del gruppo: Keith Emerson alle tastiere, Brian Davison alla batteria, Lee Jackson basso e voce, David O’List chitarra.
The Nice sono tra i primi a sconcertare il pubblico con abbondanti citazioni di brani classici e miscele di Bach e Dylan ai limiti dell’eresia. The thoughta of Emerlist Davjack è ispirato al celebre Preludio in Do diesis minore di Sergej Rachmaninov. Il 33 giri ha la forza di sancire il ruolo di Keith Emerson un virtuoso che suona e si esibisce alle tastiere come Jimi Hendrix alla chitarra.
David O’List lascia il gruppo e nel 1968 esce il nuovo LP ARS LONGA VITA BREVIS che contiene America brano strumentale ripreso da West Side Story il musical poi anche film di Leonard Bernstein. Il brano viene rimaneggiato da Emerson dopo la morte Martin Luther King, i Nice usano il patriottismo del pezzo per criticare l’intervento americano in Vietnam.
Durante un concerto alla Royal Albert Hall durante l’esecuzione del brano America Keith Emerson brucia sul palco la bandiera americana in segno di protesta.
Dopo l’uscita di FIVE BRIDGES nel 1970 i Nice si sciolgono. Nello stesso anno Keith Emerson insieme a Greg Lake al basso proveniente dai King Crimson e Carl Palmer batteria proveniente dai Crazy World Of Arthur Brown e gli Atomic Rooster.
EMERSON LAKE & PALMER fortunato album d’esordio con la mirabile Lucky Man o brani apocalittici come The Barbarian ispirato a Bartok e Knife Edge ispirato da Janecek.
TARKUS un disco per sintetizzatore Moog che la fa da padrone nella suite della prima facciata Tarkus da pesanti toni fantascientifici e visionari racconta la storia di una bizzarra macchina/animale nata da un’eruzione.
PICTURE AT AN EXHIBITION una delle più grandi opere del rock progressivo, uno dei più imponenti esempi di contaminazione pop sinfonica con la lunga trasposizione in chiave progressiva de I quadri di una esposizione del russo Modest Mussorgskij.
Keith Emerson amo ricordarlo mentre ingaggia la sua lotta con l’Hammond, lo cavalca facendolo oscillare per ottenere un suono più roboante, incendia la postazione e lancia dei coltelli tra i tasti.
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