mercoledì 18 marzo 2015

Ciao DAEVID ALLEN

Nel 1963 Daevid Allen forma un trio di jazz e poesia, il DAEVID ALLEN TRIO, con Robert Wyatt e Hugh Hopper.
Nel 1965 Mike Ratledge, stanco degli studi all'Università di Oxford, torna a Canterbury e si unisce ad Allen, Robert Wyatt e Kevin Ayers sostituendo Larry Nolan nel gruppo MISTER HEAD e, prendendo il nome di DAEVID ALLEN QUARTET.

Nello stesso anno il gruppo cambia ancora nome ispirandosi al titolo di una novella di William Burroughs, diventano quindi i SOFT MACHINE. La musica è un frantumarsi di immagini sonore, dove il jazz di Ratledge è sfigurato dalla mania omicida degli altri: Wyatt in piedi a scandire il tempo in tasselli musicali frantumati sotto i tacchi di Ayers, con Allen preso dalla creazione totale di un'altra musica.

Nel 1968, bloccato al confine con la Gran Bretagna Daevid Allen rimane in Francia. Vive a Parigi partecipando a modo suo al Maggio Francese (light show proiettati dalle finestre della sua camera da letto sopra le barricate brucianti).
I GONG si creano una certa fama suonando in qualche club parigino, la loro musica risente di mille influenze, ma è sempre libera e improvvisata, autentica trascrizione sonora della costante ebbrezza del fumo che regna tra i suoi componenti. Questo basta alla polizia francese per ritenere la musica del gruppo socialmente pericolosa e costringere la band a lasciare Parigi per qualche tempo.
La GONG band crea un nuovo stile di canto mondiale, una musica chiamata sussurro spaziale, derivante dai canti dei templi di Atlantide. Questo sussurro spaziale unito alla magica tecnica della chitarra battente chiamata glissando praticata da Allen, è il veicolo basilare per l'elevazione della coscienza. I GONG operano tramite una triplice combinazione di musica, rituale, parole, simboli teatrali e suggestioni poetiche, bilanciate e spiritualizzate dalla pura musica.
Nasce così la trilogia di Radio Gnome Invisibile: The Flying Teapot, Angels Egg e You.

Daevid Allen narra di essere stato visitato in una notte di luna piena da essere verdognoli chiamati Pot Head Pixies (folletti testa di cosa), originariamente introdottisi in figurine di inchiostro tramite una pipa d'hashish piena di sogni visibili. Essi provengono da un luminoso pianeta verde di nome Gong, sconosciuto agli astronomi e situato nel settimo cielo in armonia con le leggi della musica e delle sfere. Questi esseri misteriosi hanno delle teste a punta che terminano con un'elica che serve come ricevitore. Noti per le loro capriole, si spostano su teiere volanti, possono rendersi invisibili quando vogliono. Sul loro pianeta madre si governano da sè tramite un sistema chiamato Anarchia flottante.



Sono Zero l'eroe e la mia testa
è volata via nel cielo, non so perché
e adesso questa navicella spaziale viene da me
penso di essermi perso nello spazio
& adesso tutte queste facce
e ancora non posso parlare
è veramente una magia o
è esattamente quello che mi sta succedendo ...
(Tratto da Angels Egg)

La musica dei Gong è un inno alla libertà e alla pura creazione. Daevid Allen ci ha insegnato per anni a pestare chiodi di garofano nel mortaio della vita, a non accontentarsi delle parvenze che spesso nascondono il senso vero della realtà, ci ha convinti a scavalcare il muro del vicino per rubare le mele che i genitori ci avevano assicurato non essere assolutamente musica.

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