Pianta erbacea perenne alta 40-100 cm; fusto eretto, con densa e corta pelosità; foglie triangolari-dentate, lungamente peduncolate, grigie, feltrose inferiormente; fiori con calice spesso macchiato di violetto, corolla bianca o rossastra, infiorescenza terminale composta da molti verticilli florali, addensata superiormente; frutto formato da 4 acheni ovoidali, lisci, bruni; semi piccoli, ovoidali, bruni.
Fiorisce da giugno ad agosto. Cresce in comunità di erbacce, lungo sentieri, su pareti e ai bordi degli argini (0-1200 m). Da localizzata a rara, spontanea, anche coltivata a scopo medicinale, poi sfuggita alle coltivazioni.
Gli Indiani Cherokee del Nord America impiegano l'infuso di foglie come stimolante. E' stato riportato che la pianta sarebbe psicoattiva per l'uomo (foglie essiccate e fumate). Le foglie essicate sarebbero fumate da sole, o in miscela, come sostituto della canapa (così come le foglie di altre specie di Nepeta), oppure si cosparge un estratto della pianta su altri preparati vegetali da fumare. Il thè di erba gattaia e damiana (Turnera diffusa) è euforizzante. la pianta è inebriante per i gatti, che la ricercano attivamente per odorarla. Nepeta longibractteata si usa in Ladakh (India) durante l'attività di adorazione in cerimonie religiose.
Diverse etnie di Indiani del Nord America usano la pianta in medicina contro freddo, disturbi intestinali e come sedativo.Nepeta hindostana e Nepeta elliptica sono ingredienti del shankhapushpi, un preparato della medicina ayurvedica contro l'epilessia. Nella fitoterapia moderna, si usa per spasmi delle vie digestive e respiratorie, pertosse, ittero e isteria.
Stimolante, euforizzante e inebriante.
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