sabato 20 settembre 2014

ROBERT CRUMB

Riuscendo miracolosamente a scansare il pericolo di finire impagliato nel museo dei sixties, l'allampanato giovanotto convinto di essere la reincarnazione di un frullato genetico dei cartoons degli anni trenta, continuando a disegnare quello che più gli piace per il solo gusto di farlo, è diventato un vero classico. Anarchico, ma classico.
Una pesante sessione con qualche strana sostanza psichedelica, a New York nel 1965, lo lasciò in uno stato confusionale per un paio di mesi. Durante quel periodo gli si materializzarono in testa tutti gli scoppiettanti personaggi della sua commedia umana, un'esplosione di immagini dissociate di cui prese diligentemente nota: Mr. Natural, Mr. Snoid, Angel Food, Le Demoni Avvoltoio, Schuman the Human etc. Fu come se l'inconscio collettivo  della nazione si fosse messo in contatto con lui tramite dei cartoni animati sgangherati, fu un'esperienza religiosa di cui uscì sano di mente grazie al trip successivo. Calato dalla costa Est a San Francisco, in piena Summer of Love, coi suoi disegni aveva scioccato la colorata folla del distretto di Haight Ashbury, l'ombelico dell' hippiedom mondiale, diventando un cult istantaneo. I suoi pupazzetti schizzati a china con un segno sferzante e potente rimangono uno dei più formidabili strumenti di iniziazione retinica degli ultimi decenni. 

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