Nome Botanico: Phalaris aquatica. Pianta erbacea perenne alta 90-180 cm; fusto eretto, robusto, rigonfio alla base, guarnito di ciuffi; foglie con lamine grigiastre a verde-bluastro, numerose, ruvide, con lingua allungata; fiori in infiorescenza che si restringe verso la punta, a panicolo spiciforme, cilindrica, con numerose spighette a più fiori, glume membranose; frutto come cariosside a pericarpo aderente; semi molto piccoli, appuntiti, con corta peluria.
Fiorisce da aprile a giugno. Cresce in ambienti ruderali e ai bordi dei campi (0-700 metri). Diffusa, erba da foraggio.
Contiene DMT, 5-Meo-DMT, bufotenina e altri composti indolici non identificati. Il contenuto alcaloideo totale varia da 0,05 a 0,12 %. Alcune specie di Phalaris possono essere infestate da Claviceps phalaridis e C. purpurea.
Allucinogena e visionaria, come analogo dell'ayahuasca. Potrebbe essere psicoattiva per la presenza di alcaloidi dell'egot da C. purpurea ed eventualmente C. phalaridis. In alcune zone costituisce un'erba tossica per gli animali da pascolo. L'intossicazione è nota come phalaris staggers, caratterizzata da disturbi neurologici. Si ha paresi, non coordinamento degli arti, disturbi dell'equilibrio, tremori, tachicardia e convulsioni, fino a morte per arresto cardiaco.
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