venerdì 24 marzo 2023

Quatermass l’Astronave degli esseri perduti

Con L'astronave  degli esseri perduti Kneale entrò nel regno della  mitologia e della metafisica, riflettendo l'interesse degli Anni Sessanta per la scienza occulta. Vi è alla base un'idea originale e audace, meticolosamente elaborata, che attinge con estrema  efficacia alla tradizionale e mitica immagine dell'inferno. Il film inizia con la scoperta, durante un lavoro di scavo, di una navicella spaziale proveniente da Marte che racchiude i corpi a forma di locusta e provvisti di antenne di marziani morti da lungo tempo. Da questi resti Quatermass (interpretato da Andrew Keir con uno stile più appassionato e convincente di quello di Donlevy) deduce che cinque milioni di anni prima, quando Marte stava morendo, i marziani rapirono delle scimmie, le alterarono chirurgicamente e le riconsegnarono alla Terra nel tentativo di perpetuare in qualche modo la loro specie. Quatermass si serve di questa ipotesi per spiegare tutto quanto è rimasto insoluto nella storia dell'uomo: fantasmi, levitazione, chiaroveggenza, telecinesi, fenomeni questi tutti presenti nel film. L'astronave degli esseri perduti è costruito su una rigorosa polarità di bene e di male, che origina una lotta apocalittica per la sopravvivenza della Terra. Un'agghiacciante atmosfera di morte cosmica viene creata da una successione di scene di grande efficacia create dalla ferma regia di Roy Ward Baker: un lavoratore, che ha accidentalmente attivato la navicella spaziale con un trapano elettrico, è colto da raptus demoniaco mentre il terreno si increspa minacciosamente dietro di lui; Barbara  Judd (Barbara Shelley), trasfigurata dalla visione di uno sterminio marziano, levita senza  più controllarsi; una grande ondata di energia, nella forma di un demone con le corna, si impadronisce di  Londra e riattiva le forze assopite degli abitanti, che iniziano un nuovo genocidio, distruggendo tutti coloro che sono diversi; Roney, l'archeologo (James  Donald), uno dei pochi a essere immune dagli impulsi primordiali, distrugge la carica di energia con il metodo tradizionale dell'immissione di materia nell'energia, in questo caso una gru da lui guidata. 




                               


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