Negli Anni cinquanta un serial televisivo originò una serie di tre film di fantascienza che esplorava, con rara complessità e profondità il tema dominante del tempo: l’invasione degli Alieni. Una delle produzioni di maggior effetto della televisione britannica negli Anni Cinquanta fu un serial di tre film fantascientifici, scritti da Nigel Kneale, che avevano come protagonista uno scienziato nucleare caparbio e irascibile, il dottor Bernard Quatermass. Come ha ammesso lo stesso Kneale, tutti e tre i film presentavano sostanzialmente la stessa trama: un extraterrestre minaccia la Terra e alla fine è sconfitto da Quatermass, nonostante si intromettano burocrati impiccioni e ottusi militari. Ma, in ogni copione, progressivamente, il tema venne esplorato con maggiore profondità e a sempre maggiori livelli di significato. Questi copioni furono anche esempi di alta costruzione drammatica, di tensione crescente e di suspense, e sfociavano inesorabilmente in rivelazioni mostruose. La Hammer Film Productions, all'epoca una piccola compagnia specializzata in film di serie B aventi come protagonisti attori americani in declino, acquistò i diritti del serial televisivo e ne trasse un primo film, L'astronave atomica del dottor Quatermass (The Quatermass Experiment), intitolato inizialmente The Quatermass Xperiment (1955), una trovata pubblicitaria per sfruttare l'introduzione nel 1951 del Certificato X da parte dell'Ente Britannico di Censura Cinematografica. Fu un grande successo, cui fece subito seguito una versione cinematografica del secondo film del serial, I vampiri dello spazio (Quatermass II,1957), che convinse la Hammer che il suo futuro stava nella fantascienza e nei film dell'orrore. Fu solo nel 1967 che lo studio girò il terzo e migliore film della serie, L'astronave degli esseri perduti (Quatermass and the Pit). Kneale, benché non avesse adattato il primo film della serie, preparò le sceneggiature del secondo e del terzo; considerate insieme, queste opere rappresentano uno dei contributi britannici più intelligenti e soddisfacenti al cinema di fantascienza. L'astronave atomica del dottor Quatermass e I vampiri dello spazio, con la loro fotografia in bianco e nero, tetra e suggestiva, sono autentici prodotti degli Anni Cinquanta. La regia pulita di Val Guest li investe di realistica immediatezza giornalistica e rende alla perfezione l'atmosfera di paranoia che contraddistinse il periodo della guerra fredda, del movimento per il disarmo nucleare e della crisi di Suez.
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