Un particolare dell'affresco dei Dannati del ciclo dipinto da Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto. La raffigurazione della bolgia infernale, ispirata probabilmente al poema dantesco, presenta con estrema crudezza una serie di episodi nei quali demoni ghignanti, dal colorito livido o verdastro che aggiunge alla scena effetti di allucinata visionarietà, straziano i corpi ignudi dei dannati di potenza michelangiolesca.
La commissione per la decorazione a fresco della Cappella di S. Brizio nel Duomo di Orvieto, con cui l'artista chiude il secolo, opera avviata nel 1447 dall'Angelico e per cui il Signorelli venne preferito al Perugino, attesta il prestigio ormai da lui conseguito. La sequenza iconografica gli è predisposta certamente dai canonici del Duomo sulla base della Leggenda aurea di Jacopo da Varazze, nonché delle misticheggianti Revelationes di santa Brigida: la Storia dell'Anticristo, il Giudizio Universale, la Resurrezione della carne, i Dannati, l'Inferno, i Beati, il Paradiso. “tutte le storie della fine del mondo con bizzarra e capricciosa invenzione: angeli, demoni, rovine, terremoti, fuochi, miracoli d'anticristo, e molte altre cose simili” .
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