domenica 11 settembre 2022

Se sedurre la carne la parola - Patrizia Valduga

Se sedurre la carne la parola,

prepara il gesto, produce destini …

È martirio il verso,

è emergenza di sangue che cola

e s’aggruma ai confini

del suo inverso sessuato, controverso.


O datemi qualcuno che mi ascolti,

ché di parole straripo … qualcuno

che mi prenda per mano e dei sepolti

dei fatti polvere e niente al raduno

mi porti … di occhi o paura … di volti …

Non mi restava ormai niente e nessuno,

e come sanguinando intorno intorno

pesantemente in me cadeva il giorno.


Mi dispero perché 

Non ho che poche erose scrofolose

Parole, a darsi all’ozio intente,

che non sanno far niente.   

Patrizia Valduga poetessa italiana, traduttrice raffinata, tra gli altri, di J. Donne, Molière, S. Mallarmé, L. F. Céline, impegnata in una personale e intensa ricerca stilistica, ha adibito a fini espressivi spesso sovversivi metri e forme tradizionali. La sua poesia, dominata da immagini erotiche e funebri spesso crude, ha al proprio centro l'esplorazione senza infingimenti della potenza del desiderio, di cui le pulsioni di morte non rappresentano che l'inevitabile rovescio.


 


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