Paese sotterraneo raggiungibile mediante la scala a chiocciola che i viaggiatori troveranno all'interno del Monte PIRAMIDALE. Tutto qui è fatto di legno: il terreno è segatura, e i ciottoli sono nodi di alberi. Fiori di legno crescono nei giardini, e l'erba è un intrico di trucioli. Dove non c'è né "erba" né "terra", il suolo è ricoperto da un solido parquet. Per l'aria svolazzano uccelli di legno. La città di Doccionia si trova nelle viscere del monte, ed è anch'essa di legno. Le case, costruite come torri, hanno varie forme: alcune sono quadrate, altre esagonali o ottagonali. Le più belle appaiono stagionate e consunte dal tempo. I Doccioni stessi sono di legno. Alti meno di venti centimetri, hanno gambette corte, ma braccia di una lunghezza straordinaria. Le teste sono sproporzionatamente grandi, e le facce scolpite appaiono di una bruttezza incredibile. La parte superiore della loro nuca è decorata con una gran varietà di figure grottesche, una combinazione di forme vegetali e forme geometriche. Tutti hanno ali di legno, fissate alle spalle con viti dello stesso materiale; il che permette loro di volare, dato che le gambe non sono di alcuna utilità. Per dormire, i Doccioni si tolgono le ali e le appendono al muro. I criminali qui sono puniti col distacco delle ali, e rinchiusi in un'alta torre finché non si correggono. Forse la caratteristica che più colpisce di questo paese è il silenzio che regna ovunque. I Doccioni non fanno alcun rumore volando, e comunicano a gesti; il bestiame non muggisce e gli uccelli non cantano. I visitatori ricordino che i Doccioni hanno paura del rumore, e questo costituisce dunque, a parte il fuoco, l'arma più efficace in caso di attacco. (Frank Baum, Dorothy and the Wizard in Oz, Chicago, 1908)
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