domenica 13 giugno 2021

(SITTIN’ON) THE DOCK OF THE BAY – Otis Redding

Il suono del mare apre (Sittin' on) The Dock of The Bay, canzone di una bellezza unica Otis Redding la registra il 7 dicembre '67. Tre giorni dopo il suo aereo precipita nel lago ghiacciato Monoma, vicino a Madison, nel Wisconsin. Otis muore con il suo gruppo, i Bar-Kays. Finisce tragicamente un anno straordinario per lui che lo ha visto vincitore come miglior cantante nella classifica di Melody Maker, da cui ha scalzato Elvis Presley che vinceva da otto anni. Anche se la sua Respect era stata prima negli States nell'interpretazione di Aretha Franklin, Redding non aveva mai avuto un top 10 durante la sua vita. Questo disco postumo è 1° negli USA e vincerà due Grammy. La versione italiana di Mario Guarnera si chiamerà "Navi". 
Sono seduto sotto il sole del mattino
Resterò seduto quando si farà sera
Osservando le navi entrare
Poi le guarderò quando se ne andranno di nuovo, yeah
 
Sono seduto sul molo della baia
Mentre osservo la bassa marea,
Sono proprio seduto sul molo della baia
A perdere tempo
 
Sono partito da casa mia in Georgia
Diretto alla Baia di Frisco
Perché non avevo niente per cui vivere
E pare che niente troverò sul mio cammino
 
Quindi non farò altro che stare seduto sul molo della baia
Ad osservare la bassa marea, uuh
Sono seduto sul molo della baia
A perdere tempo
 
Sembra che niente debba cambiare
Tutto rimane come prima
Non sono in grado di fare ciò che dieci persone mi dicono di fare
Quindi suppongo che rimarrò quello di sempre
 
Seduto qui a riposare le mie ossa
E questo stato di confusione e di solitudine non vuole lasciarmi in pace
In giro per duemila miglia
Solo per poter fare di questo molo la mia dimora, già!
 
Mi siederò sul molo della baia
Ad osservare la bassa marea,
Sono seduto sul molo della baia

A perdere tempo

Nei cinque anni della sua folgorante carriera, il cantante e autore Otis Redding è passato dalla pedissequa imitazione dei grandi modelli della black music anni Cinquanta alla definizione di un proprio originale stile, tanto da assurgere indiscutibilmente al rango di "re del soul"; il suo nome è rimasto negli annali anche dopo  la scomparsa in un tragico incidente e oggi ancora la sua figura è ricordata, anche se la musica nera ha preso strade ben lontane dallo struggente pathos dell'artista. Figlio di un ministro del culto nel profondo Sud americano, Redding inizia la carriera come cantante di Johnny Jenkins & The Pinetoppers, pagando debito al selvaggio vocalismo di Little  Richard e ai più eleganti modi di Sam Cooke. Nel 1963 debutta come solista, convincendo i responsabili della Stax-Volt (così riporta la leggenda) con un provino inventato su due piedi durante una pausa in studio con Jenkins. Il primo 45 giri è These Arms Of Mine, seguito di lì a poco da una riscrittura di Ruler Of My Heart, di Irma Thomas, che diventa Pain In My Heart: i pezzi hanno successo e  Redding  diventa presto un beniamino nel circuito della black music sudista. La fama viene consolidata tra il 1964 e il 1965 da una serie di altri pezzi che presto si affacciano alla ribalta nazionale: Come To Me, Chained And Bound, I've Been Loving You Too Long (un brano scritto a quattro mani con Jerry Butler) appassionano il pubblico e definiscono il particolare stile dell'artista, che usa con sentimento la rugginosa voce in brani spesso in forma di ballata. L'anno della svolta è il 1965, quando Redding incide la scatenata Respect, inno della nuova musica nera poi ripresa con fortuna anche da Aretha Franklin: di quell'anno sono anche due celebri Lp, Otis Sings Soul Ballads e Otis Blue, che ampliano il discorso iniziato l'anno prima con Pain In My Heart, per la Atco, e che proseguirà poi con The Soul Album (1966). Interprete prolifico ed eclettico, Redding si mantiene al vertice della scena con un vasto repertorio che trae spunto da vari generi: a brani di nuovo R&B come I Can't Turn You Loose o Fa Fa Fa Fa si accompagnano versioni "nere" di pezzi beat (Satisfaction, Day Tripper) e cover che svariano dai primi anni Sessanta (Shake, dell'amato Sam Cooke) agli anni Quaranta (Merry Christmas Baby, di Charles Brown) e più indietro ancora (Try A Little Tenderness, un Harry Woods del 1932). Il 1967 è l'anno fatale dell'artista, nel bene e nel male. Redding lo passa per buona parte in studio, a incidere materiale per due Lp (Dictionary Of Soul e King & Queen, in duetto con Carla Thomas) e numerosi 45 giri, quando è libero da impegni di registrazione, si getta in vorticose tournée che lo portano fra l'altro due volte in Europa. Nei ritagli di tempo, progetta una propria etichetta, la Jotis, destinata a nuovi artisti emergenti: il primo è Arthur Conley, per cui Redding produce Sweet Soul Music, una rielaborazione della Yeah Man di Sam Cooke che va in testa alle classifiche di black music di quel periodo. La frenetica e fortunata attività è troncata drammaticamente il 10 dicembre 1967, quando il bimotore che trasporta Redding e il suo gruppo di accompagnamento, i BarKays, cade nelle acque del lago Monoma, nel Wisconsin, durante una tappa di trasferimento di un tour del Mid West. Giusto tre giorni prima del tragico incidente, Redding aveva registrato un nuovo brano scritto con Steve Cropper, Sittin' On The Dock Of  The Bay; pubblicato nel marzo 968, il pezzo riscuote  enorme successo e arriva, primo caso nella discografia dell'artista, in testa alle classifiche assolute americane. 



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