sabato 19 giugno 2021

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE – Lewis Carrol


Nel meriggio dorato di sole 

Scivoliamo sul fiume indolenti, 

Mentre i remi, in mani inesperte, 

Da braccia di bimbi sospinti, 

Fingono invano  di tracciare un corso 

Tra i nostri sobbalzi esitanti 


Di bracciata in bracciata. Ah le crudeli 

Tre! Nel sognante dondolio 

Dell'acqua, in un tempo cosí magico, 

Richiedere il flebile brusio 

Di una storia. Ma resistere non riesce 

La voce sola al triplice ronzio 


Delle bimbe. L'editto è: — Si incominci! 

Cosí l'imperiosa Prima propone. 

— Ma  che ci sia nonsenso nella storia! 

In tono fermo Seconda già dispone, 

Mentre Terza  con voce impudente 

Interrompe ad ogni occasione. 


Poi, trascinata dalla fantasia, 

Ecco, la loro voce s'assottiglia, 

Mentre seguon la bimba  nel paese 

Di nuova straordinaria meraviglia, 

Dove parla cordiale con uccelli 

Ed animali. Ed al vero si assomiglia, 


E  ci credono un poco; ma la favola 

Già si esaurisce. Finisce la scorta 

Delle idee. L'aedo stanco cerca invano 

Di rimandar la storia ad altra volta. 

—  Il resto alla prossima puntata. 

—  Cioè adesso — Già si stringe la ritorta!

Bisogna  andare avanti! Cosf crebbe 

La  mirabile storia di Alice, 

Ogni  episodio estorto col ricatto 

E poi inserito nella sua cornice. 

L'approdo  serale della lieta ciurma 

Coincide  con la storia che finisce. 


Ecco, Alice! Con  gesto gentile 

Ricevi questa bambinesca   storia 

Ed offrila all'altare dell'infanzia 

Nel  cerchio mistico della memoria 

Come  fiori che il pellegrino ha colto 

Nella remota terra della  gloria.





Nessun commento:

Posta un commento