lunedì 23 novembre 2020

UN POVERO VERGOGNOSO – Xavier Forneret

 
L'ha cavata 

Da una  tasca bucata, 

Sotto gli occhi l'ha messa 

L'ha guardata ben bene 

Dicendo:  «Infelice! »

L'ha soffiata 

Con  la bocca umettata; 

Aveva  quasi  paura 

Di un  tremendo pensiero 

Che  lo colse nel cuore. 

L'ha bagnata: 

Una  lacrima ghiacciata 

Che  per caso sgelò; 

La sua stanza è tarlata 

Ancor  Oli di un bazar. 

L'ha strofinata, 

Ma   non l'ha riscaldata; 

Non  sentendola  quasi 

Ché, contratta dal freddo, 

Gli  voltava la schiena. 

L'ha pesata 

Sull'aria appoggiata, 

Come  si pesa un'idea; 

Con  del filo di ferro 

L'ha poi misurata. 

L'ha sfiorata 

Con  la bocca aggrottata. 

Con  terrore improvviso 

Essa allora  gridò: 

Baciami, addio! 

L'ha baciata, 

E  poi l'ha incrociata 

Sull'orologio del corpo, 

Che  mal caricato 

suonava  cupo e sordo. 

L'ha palpata 

Con  mano ostinata 

A  farla morire.

-Si questo boccone

Nutrire mi può

L'ha tagliata 

Lavata 

Portata 

Rosolata, 

L'ha mangiata. 

Quando non era ancora grande, gli avevano detto: "Se hai fame, mangiati una mano".



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