giovedì 19 marzo 2020

SOME VELVET MORNING – Vanilla Fugde

Nell'autunno 1969 si affaccia nella Hit Parade italiana un brano dall'atmosfera cupa ed apocalittica; ancora ci si chiede come abbia fatto ad entrare nella classifica dei singoli, a salire così in alto e a vincere la Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia nonostante la poca commerciabilità del brano, adatto piu per un pubblico di appassionati del genere (che solitamente acquistano i long playing) che ai normali acquirenti dei 45 giri. Si parla di Some Velvet Morning e dei Vanilla Fudge
“In una dolce mattina mi deciderò
e aprirò il cancello per venire da te
per parlarti di Phaedra (*)
di come mi ha dato la vita
e di come l’ha fatta finire
in una dolce mattina mi deciderò

I fiori crescono in una collina

libellule e giunchiglie
imparate molto da noi
potete guardarci ma non toccarci
Phaedra è il mio nome

In una dolce mattina mi deciderò

e aprirò il cancello per venire da te
per parlarti di Phaedra
di come mi ha dato la vita
e di come l’ha fatta finire
in una dolce mattina mi decideró

I fiori sono ciò che conosciamo

ma segreti sono ciò che facciamo crescere
imparate molto da noi
potete guardarci ma non toccarci
Phaedra è il mio nome

In una dolce mattina mi deciderò

Nancy:
I fiori sono ciò che conosciamo
Lee
e aprirò il cancello per venire da te
Nancy
libellule e giunchiglie
Lee
per parlarti di Phaedra
Nancy
imparate molto da noi
Lee
di come mi ha dato la vita
Lee
e di come l’ha fatta finire
Nancy
potete guardarci ma non toccarci
Lee
e come ce l'ha fatta"
Strano gruppo davvero i Vanilla Fudge, responsabili di un affascinante e colorato miscuglio composto da rock con spinte strumentali molto heavy, aperture neoclassiche tendenti al melodrammatico ed elaborati arrangiamenti colmi di stravaganze. I primi passi sono a New York nel 1966 come Pigeons, quando si riuniscono quattro ventenni dalle indubbie capacita strumentali. Mark Stein e Tim Bogert, già assieme in Rick Martin & The Showmen, avevano alle spalle anni di studi e di esperienze musicali; Vince Martell veniva dalla Florida dove era stato chitarrista in diversi gruppi e Carmine Appice si era fatto una solida preparazione professionale studiando con batteristi jazz. 
Adottato il nome Vanilla Fudge, sfondano nell'estate 1967 in Inghilterra, grazie ad un hit delle Supremes, You Keep Me Hangin' On, riveduto e corretto nel tempo di base e nelle parti vocali e strumentali. Il brano ha un  impatto  stupefacente presso critica e pubblico, trascinando al successo anche l'album  The Vanilla Fudge (1967). L’album presenta brani di Sonny & Cher, Beatles, Zombies e Curtis Mayfield rielaborati con il particolare stile del quartetto che fa largo uso di tempi rallentati, voci artefatte e tremanti e un organo classicheggiante, il tutto, eseguito con innegabile feeling. 
Nel 1968 esce The Beat Goes On uno dei più ambiziosi concept album di tutti i tempi. Un affascinante pasticcio con la pretesa di sintetizzare tre secoli di musica sul lato A e 25 anni di storia sul lato B, il tutto inframmezzato da stacchi basati sulla canzone di Sonny Bono The Beat Goes On. Non contenti i quattro rivisitano Beethoven con For Elise & Moonlight Sonata e il relativo singolo li consacra gruppo psichedelico e successo mondiale. 


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