lunedì 23 dicembre 2019

IL PENSIERO-SUONO


Non vi è dunque né materializzazione dei pensieri, né spiritualizzazione dei suoni, ma si tratta del fatto per cui il pensiero-suono implica divisioni e per cui la lingua elabora le sue unità costituendosi tra due masse amorfe. Ogni lingua crea dunque il proprio repertorio di significati articolando arbitrariamente la massa di per sé amorfa del pensiero. In questo senso il significato è linguisticamente autonomo: non esistono significati prima, al di fuori o indipendentemente dalla lingua; il significato nasce all'interno del sistema linguistico ed è un'entità tutta linguistica. 
Il ruolo caratteristico della lingua di fronte al pensiero non è creare un mezzo fisico materiale per l'espressione delle idee, ma servire da intermediario tra pensiero e suono in condizioni tali che la loro unione sbocchi necessariamente in delimitazioni reciproche di unità. Il pensiero, caotico per sua natura, è forzato a precisarsi decomponendosi.  

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