Prodotto per la prima volta in proprio sempre con l’aiuto del tecnico del suono Roy Halee, presente fin dai primi lavori, Bookends contende al successivo LP Bridge over Troubled Water il titolo di grande capolavoro di Simon & Garfunkel. L'impressione che si ha ascoltando il disco è quella di un percorso artistico che giunge a un apice espressivo, come se gli album precedenti fossero in qualche modo preparazione graduale a questo lavoro. Il minimalismo in grande stile, la letteratura tascabile del duo è ai massimi livelli. Simon & Garfunkel mettono in discussione le proprie radici e influenze, leggi: Everly Brothers, Dylan, folk, il nuovo rock, per reimpostare un discorso musicale il più personale possibile. E' un disco discreto, che nulla inventa, ma è la storia della gente comune. È la storia dell'America minore. Una realtà dipinta con poche pennellate leggere ma che lasciano il segno. Ascoltiamo attraverso il disco le impressioni di due giovani musicisti in piena evoluzione, forse addirittura impreparati dal successo che li sta travolgendo. Musica urbana ma anche tradizionale che si insinua tra donne che percorrono velocemente la strada per andare al lavoro; tra uomini avvolti dallo smog e dal fumo delle loro sigarette in monotone giornate urbane, tutto tra speranza e insoddisfazione della vita quotidiana. Insomma è un album di vecchie foto sulla voglia di fuggire e sul passare delle stagioni, la fine dei sogni e dell'innocenza.
Dodici canzoni in stato di grazia, da ascoltare tutte d'un
delicatezza delle loro composizioni. Save the Life of My Child contiene inoltre un estratto di The Sound of Silence. Mentre il brano precedente sfuma, parte America traccia che racconta il viaggio di due giovani amanti.
Di prettamente acustico sussurrato troviamo soltanto Overs e Old Friends, ambedue sincere divagazioni su vita di coppia e successi condivisi insieme. Old Friend contiene l'apporto strumentale di archi e fiati ed è una celebrazione della vecchiaia.
Segue America, un'altra ballata autobiografica, tra le migliori dell'intero repertorio di Simon.
Voices Of Old People, un intermezzo solo parlato, due minuti di dialoghi tra anziani, registrazioni eseguite personalmente da Art Garfunkel in varie case di cura ed ospizi.
La prima facciata si chiude con lo stesso brano strumentale Bookends con l’aggiunta delle voci.
Il lato B, parte con la poetica Fakin'It, segue l’orwelliana Punky's Dilemma.
La terza traccia è la versione definitiva di Mrs. Robinson, brano divenuto grandemente famoso per la sua inclusione nel film Il laureato (1967), con l'introduzione ritmata di voci e quel ritornello mandato a memoria da almeno tre generazioni.
Con Hazy Shade Of Winter assistiamo ad un tentativo non molto riuscito di hard rock.
Il disco si chiude con At the Zoo, una canzone di Paul Simon dedicata a New York City, la canzone racconta la storia di un viaggio verso lo Zoo di Central Park, forse sotto l'effetto di droghe; quando il cantante raggiunge lo zoo, dà caratteristiche umane agli animali, e ne viene fuori una visione cinica verso la vita umana e la società.
La brevità del disco riflette la tecnica estremamente perfezionista utilizzata per la produzione. I musicisti passarono più di 50 ore in studio per incidere la sola Punky's Dilemma, per fare esempio, e le parti vocali furono sovra-incise diverse volte, in alcuni casi anche nota per nota, fino a quando tutti non erano soddisfatti del risultato.
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