martedì 2 giugno 2015

LA NUOVA BABILONIA di Grigorij Kozincev e Leonid Trauberg

Descrizione non illustrativa ma simbolica delle vicende della Comune parigina del 1871, dalla vittoria operaia alla restaurazione borghese. Il film si divide in otto capitoli: 1. la guerra, rappresentata attraverso una Parigi-mercato (opposizione borghesia/operai); 2. il ballo (borghesia/sua disfatta); 3. l'assedio di Parigi (tedeschi/lavoratori/soldati); 4. il 18 marzo 1871 (popolo/borghesia/esercito); 5. la Comune; 6. il 49° giorno di lotta (operai/soldati); 7- la pace e l'ordine (la rstaurazione borghese); 8. il tribunale (la fucilazione dei comunardi).

Prima di girare LA NUOVA BABILONIA abbiamo fatto un viaggio in Francia, siamo passati per Berlino, ed è ciò che abbiamo visto là, il confronto spietato delle classi, l'affermarsi del nazismo, che ha ispirato il nostro punto di vista del film.
(Dichiarazione di L. Trauberg rilasciata a Venezia nel maggio 1972)

Noi non abbiamo mai parlato di avanguardia. Noi dicevamo arte di sinistra.
(Dichiarazione di G Kozincev in AA. VV. "Cinema e avanguardia in Unione Sovietca" Officina Edizioni Roma 1975)

La storia, per Kozincev, è un qualcosa in cui di frequente "i conti non tornano" e "le motivazioni non valgono assolutamente niente", mentre è in corso un processo pauroso "in cui si perde tutto e non si acquista nulla" e dal quale nasce "l'embrione di un mondo in cui regnano gli oggetti, mentre l'uomo viene avvilito e umiliato".
(Giorgio Kraiski in AA.VV.  "Cinema e avanguardia in Unione Sovietca" Officina Edizioni Roma 1975)




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