mercoledì 12 novembre 2014

Tutto è di tutti

Si dicono delle belle cose sulla necessità di dividere ciò che si possiede con coloro che non hanno nulla. Ma chiunque provi a mettere in pratica questo principio è subito messo in guardia che tutti questi grandi sentimenti son buoni soltanto per i libri di poesie, non certo per la vita reale ... E ci abituiamo, ed educhiamo i nostri figli a vivere con una moralità a doppia faccia, da ipocriti! ... Ma una società non può continuare a vivere in questo modo; essa deve ritornare alla verità o sparire.

Tutto è di tutti! E purché l'uomo e la donna arrechino la loro quota di lavoro, hanno diritto alla loro quota di ciò che sarà prodotto da tutti. E questa quota concederà loro come minimo l'agiatezza. Finiamola con queste formule ambigue quali il diritto al lavoro, o a ciascuno il prodotto integrale del suo lavoro. Ciò che noi proclamiamo è il diritto all'agiatezza - l'agiatezza per tutti! 
(Petr A. Kropotkin)

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