LSD inferno per pochi dollari o Una atomica nel cervello è il primo film psichedelico italiano e uno dei primi a puntare sugli acidi per catturare un po’ di pubblico. Lo dirige sotto falso nome, Massimo Mida Puccini classe 1917. La storia punta decisamente sul filone agenti segreti alla 007 di serie Z, con l’agente segreto Rex Miller (Guy Madison), che si introduce in una banda di spacciatori di LSD che hanno intenzione di dominare il mondo con la droga. Il capo dell’organizzazione segreta criminaloide, la ECCO è un certo Mister X. Ma il loro chimico, una donna, Francesca, è in realtà un agente infiltrato.
Le cose migliori sono i numeri dei drogatoni dei bei tempi, anche se sono tutti di una certa età e non giovani hippies e le seguenze con l’agente Rex in preda ai deliri, proprio con l’atomica nel cervello come lanciava il titolo. Infatti, Il film si fa involontariamente comico quando deve rappresentare gli effetti dell’LSD. C’è per esempio un filmino propedeutico mostrato a Miller, sulle sperimentazioni della droga sui Marines. Nel filmino vediamo prima i Marines marciare ben intruppati, e dopo una decina di secondi saltare a destra e sinistra, piangere, ballare, pregare in quella che è davvero una scena di delirio collettivo. Stesso discorso quando ci viene mostrata la visuale soggettiva di chi ha assunto LSD. Immagini tremanti e fotogrammi sovrapposti, chi è sotto LSD vede il viso del suo interlocutore trasformarsi e diventare simile alle maschere africane o ai dipinti di Modigliani.
A concludere il tutto Nicola Di Bari, in veste psichedelica, che canta Un fiore rosso. Il fiore rosso ci rimanda all’immagine che vede Rex quando osserva la faccia di Francesca sotto acido. Lei, invece, lo vede come una tigre.
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