Pianta erbacea perenne alta 80-200 centimetri; fusto ramificato, verde, striato di bluastro, lucido, pieno, guaine della base carnose; foglie verde-blu scuro, brillanti, picciolate, guaina larga, alta sul fusto; fiori gialli, piccoli, raccolti in grandi ombrelle terminali; frutto grigio scuro, glabro, cilindrico-affusolato, striato, con 2 stili corti; semi ricurvi, scanalati, marrone-verdastro.
Fiorisce da giugno ad agosto. Cresce su terreno incolto e ruderale, su muri e rupi, ai bordi di siepi e scarpate (0-1000 metri). Spontanea, coltivata. La ssp. piperitum è selvatica.
Secondo Plinio il Vecchio, è afrodisiaco. Secondo Idelgarda di Bingen, allontana la malinconia e rende allegri, se ci si cosparge la fronte, tempie, petto e stomaco con il succo, e cura la pazzia in miscela con veratro (forse veratro bianco), timo (Thymus pulegioides) e grasso.
Il finocchio è un additivo del betel e di diverse preparazioni usate in Oriente. Rientra nella composizione di incensi per evocare gli spiriti, anche con olibano (coriandolo). La pianta fiorita è utilizzabile come sostituto della canapa.
Nella medicina popolare il thè ha proprietà calmanti.
A dosi elevate, si ha un'intossicazione con crampi, tremiti, allucinazioni e convulsioni epilettiformi, seguite da depressione e sonnolenza.
Non conosciamo altra bellezza, altra festa che quella che distrugge l'abuso delle banalità quotidiane e dei sentimenti truccati, basterebbe un colpo di vento per trasformare questo delirio permesso nel più grande incendio che la storia conosca.
sabato 26 luglio 2014
domenica 20 luglio 2014
LSD inferno per pochi dollari di Mike Middleton
LSD inferno per pochi dollari o Una atomica nel cervello è il primo film psichedelico italiano e uno dei primi a puntare sugli acidi per catturare un po’ di pubblico. Lo dirige sotto falso nome, Massimo Mida Puccini classe 1917. La storia punta decisamente sul filone agenti segreti alla 007 di serie Z, con l’agente segreto Rex Miller (Guy Madison), che si introduce in una banda di spacciatori di LSD che hanno intenzione di dominare il mondo con la droga. Il capo dell’organizzazione segreta criminaloide, la ECCO è un certo Mister X. Ma il loro chimico, una donna, Francesca, è in realtà un agente infiltrato.
Le cose migliori sono i numeri dei drogatoni dei bei tempi, anche se sono tutti di una certa età e non giovani hippies e le seguenze con l’agente Rex in preda ai deliri, proprio con l’atomica nel cervello come lanciava il titolo. Infatti, Il film si fa involontariamente comico quando deve rappresentare gli effetti dell’LSD. C’è per esempio un filmino propedeutico mostrato a Miller, sulle sperimentazioni della droga sui Marines. Nel filmino vediamo prima i Marines marciare ben intruppati, e dopo una decina di secondi saltare a destra e sinistra, piangere, ballare, pregare in quella che è davvero una scena di delirio collettivo. Stesso discorso quando ci viene mostrata la visuale soggettiva di chi ha assunto LSD. Immagini tremanti e fotogrammi sovrapposti, chi è sotto LSD vede il viso del suo interlocutore trasformarsi e diventare simile alle maschere africane o ai dipinti di Modigliani.
A concludere il tutto Nicola Di Bari, in veste psichedelica, che canta Un fiore rosso. Il fiore rosso ci rimanda all’immagine che vede Rex quando osserva la faccia di Francesca sotto acido. Lei, invece, lo vede come una tigre.
Le cose migliori sono i numeri dei drogatoni dei bei tempi, anche se sono tutti di una certa età e non giovani hippies e le seguenze con l’agente Rex in preda ai deliri, proprio con l’atomica nel cervello come lanciava il titolo. Infatti, Il film si fa involontariamente comico quando deve rappresentare gli effetti dell’LSD. C’è per esempio un filmino propedeutico mostrato a Miller, sulle sperimentazioni della droga sui Marines. Nel filmino vediamo prima i Marines marciare ben intruppati, e dopo una decina di secondi saltare a destra e sinistra, piangere, ballare, pregare in quella che è davvero una scena di delirio collettivo. Stesso discorso quando ci viene mostrata la visuale soggettiva di chi ha assunto LSD. Immagini tremanti e fotogrammi sovrapposti, chi è sotto LSD vede il viso del suo interlocutore trasformarsi e diventare simile alle maschere africane o ai dipinti di Modigliani.
A concludere il tutto Nicola Di Bari, in veste psichedelica, che canta Un fiore rosso. Il fiore rosso ci rimanda all’immagine che vede Rex quando osserva la faccia di Francesca sotto acido. Lei, invece, lo vede come una tigre.
martedì 15 luglio 2014
LA RAGIONE
La ragione è l'utilizzazione di una grande documentazione generale con la creazione di nuove vie che prolungano la realtà al di là del presente, costruendo mentalmente dall'esperienza vissuta per conoscere il termine finale e modificare così l'azione presente per ottenere di modificare questo fine. Il sapere si divide nettamente in due parti: da una parte le conoscenze obiettive, suscettibili di dimostrazioni sensibili e che possano determinare una mutua comprensione degli umani davanti all'evidenza dei fatti; dall'altra le conoscenze soggettive, strettamente limitate al sapere individuale. Le divergenze provengono, invariabilmente, dal miscuglio o dalla sostituzione, più o meno cosciente, di una delle due conoscenze con l'altra. Quanti ragionano male o sono in malafede, operano questa sostituzione e, credendo o facendo finta di credere di essere sempre sul terreno obiettivo e impersonale, argomentano al contrario soddisfacendo abbondantemente la loro logica personale, fonte di dispute senza limiti. Gli uomini non possono avvicinarsi gli uni agli altri che quando si tratta di punti comuni che interessano tutti, e la ragione non può esercitarsi che su questi punti.
(Citazione tratta dall'Enciclopedia anarchica)
(Citazione tratta dall'Enciclopedia anarchica)
lunedì 7 luglio 2014
Il blues nel circuito dei bordelli
"Era conciato come un porcello, aveva sempre un sorrisone sulla faccia, ed era un tipo di pelle scura, sembrava belloccio, finché non gli guardavi le labbra: aveva delle labbra grasse, umide."
Così Jelly Roll Morton descriveva un pianista di bordello che si chiamava Game Kid.
Bunk Johnson un trombettista di New Orleans, ricordava Jelly Roll come uno dei migliori nel 1902: "Suonava negli honky-tonks frequentati dalla gente dei cantieri, da operai, che non si facevano un bagno più di una volta ogni sei mesi, anzi, dirò di più, erano proprio dei pidocchiosi". e c'era sempre là nella penombra, un vecchio piano scassato e qualcuno che suonava il blues.
Jelly Roll non suonava solo a New Orleans: nei primi anni del secolo e anche in seguito lavorò nelle sporting houses, negli honky-tonks e nei bordelli del Mississipi, longo la costa del Golfo del Messico fino all'Alabama, alla Louisiana, al Texas e risalendo il fiume fino a Memphis, nel Tennessee. In questi anni di viaggi incontrò moltissimi pianisti di blues, molti dei quali dimenticati senza aver mai fatto un'incisione, come Skinny Head Pete, Florida Sam o Brocky Johnny: gente che si guadagnava da vivere con la musica, o comunque non lavorava, perché si faceva mantenere dalle donne.
Era il cosidetto circuito dei bordelli, un mondo in cui i musicisti semiprofessionisti potevano impadronirsi dei motivi creati dalla gente comune, dai lavoratori, e potevano aggiungerli al loro repertorio di ragtime e di canzonette.
Così Jelly Roll Morton descriveva un pianista di bordello che si chiamava Game Kid.
Bunk Johnson un trombettista di New Orleans, ricordava Jelly Roll come uno dei migliori nel 1902: "Suonava negli honky-tonks frequentati dalla gente dei cantieri, da operai, che non si facevano un bagno più di una volta ogni sei mesi, anzi, dirò di più, erano proprio dei pidocchiosi". e c'era sempre là nella penombra, un vecchio piano scassato e qualcuno che suonava il blues.
Jelly Roll non suonava solo a New Orleans: nei primi anni del secolo e anche in seguito lavorò nelle sporting houses, negli honky-tonks e nei bordelli del Mississipi, longo la costa del Golfo del Messico fino all'Alabama, alla Louisiana, al Texas e risalendo il fiume fino a Memphis, nel Tennessee. In questi anni di viaggi incontrò moltissimi pianisti di blues, molti dei quali dimenticati senza aver mai fatto un'incisione, come Skinny Head Pete, Florida Sam o Brocky Johnny: gente che si guadagnava da vivere con la musica, o comunque non lavorava, perché si faceva mantenere dalle donne.
Era il cosidetto circuito dei bordelli, un mondo in cui i musicisti semiprofessionisti potevano impadronirsi dei motivi creati dalla gente comune, dai lavoratori, e potevano aggiungerli al loro repertorio di ragtime e di canzonette.
martedì 1 luglio 2014
The Psychedelic Shop
Il primo head shop aperto negli Stati Uniti, quindi nel mondo. Se gli anni '50 possono essere rappresentati dal supermarket, gli anni '80 dagli shopping center, gli anni '90 dai super discount, l'Head Shop incarna gli anni '60, è un negozio dove si possono trovare pipette, narghilè, cartine per rollare e tutte le paraphernalia per fumatori, libri esoterici, posters e comix psichedelici, cianfrusaglie esotiche, aquiloni, ponchos, incensi, cristalli, giocattoli, campanelle tibetane, mappe stellari, tarocchi, caleidoscopi ... insomma tutto l'occorrente per viaggiare e divertirsi. Creatura dei visionari fratelli Thelin, situato nell'ombelico dell'hippedom mondiale Haight Hashbury, S.F.,è stato uno dei punti caldi della rivoluzione psichedelica. Durante la sua intensissima vita (3 gennaio 1966 - 6 ottobre 1967) è stata la base cospirativa di cui sono partiti il S.F. Oracle, l'Human be-in, e l'happening-funerale Death of the Hippie. E' stato centro terapeutico per gli abitanti del quartire, un punto d'appoggio e di riferimento per tutti coloro che si sentivano parte della scena. Usato inoltre come galleria d'arte, sala di meditazione e luogo per roventi incontri amorosi (molti bambini sono stati concepiti tra le sue mura).
"C'era una volta un certo Psychedelic Shop che provò a salvare il mondo e ci riuscì, e quindi andò avanti con l'idea di salvare l'Universo. Come finirà lo sa Dio, e noi siamo Dio e Dio è libero e non ha impegni" (Ron Thelin).
"C'era una volta un certo Psychedelic Shop che provò a salvare il mondo e ci riuscì, e quindi andò avanti con l'idea di salvare l'Universo. Come finirà lo sa Dio, e noi siamo Dio e Dio è libero e non ha impegni" (Ron Thelin).
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