sabato 11 settembre 2021

SUZANNE – Leonard Cohen

Negli States un poeta canadese Leonard Cohen, ha deciso di musicare con una colonna sonora alcune sue poesie, tra cui Suzanne. Poche note, delicatissime, una melodia lontana e le parole quasi raccontate in primo piano.Nasce così l’album The Songs of Leonard Cohen che riscuote maggior successo in Europa (13° nella hit inglese) piuttosto che negli USA (83°). Nel 1973 Fabrizio De André proporra una versione della canzone. Il brano verrà interpretato anche da Fairport Convention, Joan Baez, Neil Diamond, Roberta Flack, Peter Gabriel, Francoise Hardy, Pearls Before Swine, Nina Simone.
"C'era una donna con quel nome... era la moglie di un mio caro amico, Armand Vaillancourt, un grande scultore di Montreal. La conobbi nei primi anni 60. Mi invitò a raggiungere con lei il posto dove stava lungo il fiume. Lì mi offrì del tè con piccoli pezzetti di arancia. In seguito scrissi una poesia e poi una canzone  che intitolai Suzanne. Le liriche non parlano di un rapporto sessuale, perché non vi fu niente di tutto questo. Si trattò piuttosto di un'attrazione reciproca molto forte e noi ci rapportammo con essa. Eravamo irresistibilmente soli l'una agli occhi dell'altro, così 
affrontammo le sensazioni che provavamo, i nostri corpi, i nostri cuori, le nostre anime e la nostra mente". (Leonard Cohen) 
Suzanne ti accompagna
al suo posto presso il fiume
dove senti passare le barche
e puoi stare con lei la notte
lo sai che è mezza matta
ma è per questo che sei lì
lei ti offre tè all’arancia
arrivato dalla Cina
e non appena stai per dirle
che non hai amore da offrirle
lei ti porta in sintonia
e lascia il fiume a rivelarti
che tu la hai sempre amata
Tu vorresti andare via con lei
e seguirla ad occhi chiusi
sai che lei di te si fiderà
perché il tuo pensiero ha toccato
il suo corpo perfetto.
Gesù era un marinaio
e camminava sull’acqua
stette a lungo ad osservare
solo nella sua torre di legno
e quando ebbe la certezza
che solo i reietti lo avrebbero visto
disse agli uomini: – Siate marinai
fino a che il mare vi farà liberi –
ma egli stesso fu stroncato
ancor prima che il cielo si aprisse
abbandonato, nella sua natura umana
affondò come un sasso nella vostra saggezza
Tu vorresti andare via con lui
e seguirlo ad occhi chiusi
pensi che forse gli crederai
poiché il suo pensiero ha toccato
il tuo corpo perfetto.
Ora Suzanne ti prende la mano
ti conduce presso il fiume
addosso ha stracci e piume
dalle casse dell’Esercito della Salvezza
il sole si riversa come miele
su nostra signora del porto *
lei ti dice di guardare
tra la spazzatura e i fiori
tra le alghe vedrai eroi
e bambini nel mattino
che si affacciano all’amore
e per sempre lo faranno
mentre Suzanne regge lo specchio
Tu vorresti andare via con lei
e seguirla ad occhi chiusi
sai che di lei ti puoi fidare
perché il suo pensiero ha toccato
il tuo corpo perfetto”.
Leonard Cohen. Uno scrittore prestato alla musica, diventato con gli anni un personaggio di culto nel campo della canzone d'autore, aristocratica presenza nella scena discografica ormai da molti lustri. Diviso fin dalla giovinezza fra l'amore per le lettere e il gusto per il folk, Cohen studia in Canada e intorno alla metà degli anni Cinquanta si trasferisce a New York, dove comincia a pubblicare poesie. Nel 1959 ottiene una borsa di studio e parte per un lungo viaggio in Grecia, stabilendosi nell'isola di Idra: lì rivela le sue qualità letterarie scrivendo racconti, liriche e anche un romanzo «Il gioco favorito», che ne fanno conoscere il nome negli ambienti letterari. Tornato in America, consolida la sua fama con altre opere  «Flowers For Hitler», «Parasites Of Heaven» dov'è traccia di alcuni testi che anni dopo diverranno con successo canzoni. Nel 1966 la cantautrice Judy Collins esegue due brani di Cohen nel suo album In My Life, suscitando grande interesse per il personaggio, che esce allo scoperto l'anno dopo con un'apparizione al festival di Newport e a un concerto della stessa Collins, al Central Park di New York. Il successo è notevole e porta a un ingaggio discografico con la Columbia, che nel 1968 pubblica Songs Of Leonard Cohen e l'anno seguente Songs From A Room. Sono i pezzi più belli del repertorio dell'artista e fra i migliori in assoluto della canzone americana moderna, con una vena nostalgica e romantica espressa da scarni arrangiamenti e dai  timbri gravi e severi della voce: i testi, poi, hanno un'eleganza  e una forbitezza sconosciuta alla canzone americana d'autore e si avvicinano piuttosto, per la ricchezza di immagini e la qualità letteraria, a certi modelli europei, francesi in particolare. Suzanne, So  Long Marianne, Master Song, Sister Of Mercy sono i pezzi memorabili di quelle raccolte, in cui trovano posto  anche bellissimi brani non originali The Partisan, la Bird On A Wire di Tim Hardin. 




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