giovedì 20 maggio 2021

ODORI

Il naso ha sempre la funzione di una sentinella avanzata che grida: Chi va là? (Brillat-Savarin) 

I fili degli odori si annodano in groviglio vivente nell'antico e sempre nuovo labirinto  umano; si sente, in un rumore di oceano, crescere sia la pioggia che a  primavera  cade sulla terra scura, sia la palude  acquitrinosa, sia un'ignorata freschezza di mare. Un aroma può  riportare alla mente un'emozione, o una  persona che non si è vista da anni, oppure un intero periodo della nostra vita. E allora la lingua batte, s'inventa storie che crede di aver già vissuto. In una minuscola goccia di aroma può annidarsi  un intero continente.  Nientedimeno.  Parlare di odori è sempre un'avventura del corpo, della fantasia e della  memoria. La sfida che ci propongono gli odori è quasi metafisica: la nostra esperienza di essi non è come diciamo che sia. In definitiva l'esperienza olfattiva si presenta al fondo vaga e  indeterminata. Parafrasando Whitehead, il filosofo della critica all'esperienza  immediata, si potrebbe dire che  proprio la vaghezza  e  l'indeterminatezza dell'esperienza olfattiva è la sua concretezza.


Nessun commento:

Posta un commento