lunedì 3 giugno 2019

L’ORA DEI FORNI di Octavio Getino e Fernando E. Solanas

Il film documenta la situazione politica,sociale, culturale presente in Argentina e in tutta l'America Latina negli anni Sessanta. Si denunciano le sopraffazioni determinate dall'imposizione della cultura coloniale alla popolazione autoctona, lo sfruttamento che è conseguenza della dipendenza economica e politica dall'imperialismo americano. Oltre alla parte che abbiamo potuto vedere in Italia (Neocolonialismo e violenza), l'opera comprende 
altre due parti (Atto per la liberazione e Violenza e liberazione) dove si fa più esplicito l'incitamento alla rivoluzione. Gli autori prevedono che durante  la proiezione il film sia interrotto in determinati momenti per inserirvi dibattiti fra il pubblico e che sotto lo schermo compaia per tutto il tempo uno striscione recante una frase di Fanon: “Ogni spettatore è un vigliacco o un traditore..”
Per la continuità e l'approfondimento di un tipo di cinema come L'ora dei forni, ai margini del sistema e contro il sistema, è necessaria  in  ogni caso  una   notevole  capacità di invenzione prima che di mimesi. Prima della realizzazione del film la realtà era una; oggi, per noi, e intendiamo per la nostra cinematografia, comincia a essere altra. Il film è servito da elemento polarizzatore,  risolutore, provocatore, ha radicalizzato posizioni, determinato schieramenti, in tal modo assolvendo il suo programma d'azione. Ciò nonostante il sistema non si inganna; questo tentativo lo indurrà, già lo sta facendo, a seguire da vicino non soltanto L'ora dei forni ma qualsiasi altro film che si inscriva nella medesima ricerca. Questo ci porta nuovamente a quella domanda che molti vanno  ponendosi: sarà possibile proseguire per questa via? A tale domanda pensiamo sia confacente una sola risposta: "lo crediamo necessario". A partire da qui "la ricerca delle possibilità", la sfida verso gli altri e verso noi stessi. 
 (Fernando  E. Solanas, Octavio Getino, “Cine, cultura y decolonización”, Siglo Veintiuno Argentina editores s.a., Buenos Aires 1973) 
 Un film che mena un colpo decisivo al neocolonialismo e alla colonizzazione culturale, fenomeno complementare che si osserva nei paesi dove la politica è nelle mani degli imperialisti. L'importanza politica de L'ora dei forni è pari all'importanza delle innovazioni tecniche. Solanas si oppone con vigore al cinema di finzione e propone un cinema d'investigazione che suscita la riflessione. In breve, un cinema utile. 
(N. Touazi e A. Hamid, in “El Moudjahid”, Algeri, 10 agosto 1969)

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